Attualità
Nuovo PalaPalmiotto, l'inaugurazione prima di Natale
L'assessore Depalo: «Stanno pe partire i lavori di resinatura dell'esterno»
Giovinazzo - giovedì 28 novembre 2024
6.52
La notizia è ancora ufficiosa, ma è trapelata nelle scorse ore dagli uffici di Palazzo di Città: il nuovo PalaPalmiotto sarà inaugurato poco prima di Natale.
I lavori di completa riqualificazione, ma soprattutto di messa a norma di un impianto pensato (male) 50 anni fa sono terminati. Ad oggi, per quel che concerne gli interni, stanno arrivando arredi (panche per spogliatoi dopo tabelloni, rete di pallavolo, canestri) ed il cantiere si chiuderà con la resinatura esterna.
LE PAROLE DELL'ASSESSORE DEPALO
Ne abbiamo parlato, ancora una volta con l'assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo: «Il palazzetto dello sport, che verrà dedicato a Domenico Palmiotto, sarà inaugurato prima dì Natale - ci ha confermato -. A brevissimo inizieranno i lavori di resinatura degli esterni che verranno completati, condizioni meteo permettendo, nell'arco di una decina di giorni. Successivamente si passerà all'installazione di alcune panchine e attrezzatura per attività ginnica e ludica sul piazzale. In parallelo verranno consegnati gli arredi e tutto il materiale necessario per svolgere regolarmente le attività previste all'interno della struttura (display-arredi-panche ed altro).
Colgo l'opportunità datami da questa finestra - ha quindi voluto sottolineare il vicesindaco - per parlare di tempistiche e di numero di spettatori e per farlo occorre sottolineare alcuni aspetti che sono fondamentali per comprendere i due temi.
Non si possono realizzare spalti in numero incoerente o spogliatoi dimensionati in maniera difforme, rispettando le distanze previste dalle linee di demarcazione delle aree a gioco senza avere le superfici necessarie. Negli anni '70, epoca di realizzazione di quella struttura, le normative consentivano altro; oggi è tutto cambiato .
Se si vuole una struttura agibile - ha spiegato ancora Depalo - , sicura ed omologabile si devono rispettare le norme ed i regolamenti attuali, non quelli in vigore negli anni '70. Il palazzetto è troppo piccolo per consentire un numero maggiore di spettatori tali da poter utilizzare in sicurezza la struttura nel rispetto appunto delle aree da destinare a pista, con le relative distanze o dimensioni degli spogliatoi. Tutti hanno forse dimenticato l'altezza, le superfici e l'aspetto igienico-sanitario di quelli che furono realizzati all'epoca sotto gli spalti; oggi, per rendere idonea la struttura alla pratica sportiva ed alle gare, questo non è più consentito.
Sui tempi - ha quindi voluto evidenziare l'assessore ai Lavori Pubblici -, a margine le difficoltà determinate dai molti messi di convivenza con il Covid, il valore del finanziamento concesso, inizialmente previsto per la così definita Casa delle Tartarughe, oggi area riqualificata dal Parcheggio di Via Fossaro, era di 650.000 euro a cui vanno sottratti IVA ed oneri per la sicurezza. Il costo totale dell'intervento, oggi in via di conclusione, al Palazzetto di Via Deceglie va ben oltre il 1.000.000 di euro per lavori quali la facciata, gli esteri, gli arredi, le gradinate etc, non inizialmente previsti. Tutto questo per sottolineare che i tempi di consegna si sono rivelati più lunghi per consentire molti più lavorii di quelli inizialmente pensati e finanziati con perizie, atti e coperture finanziarie a supporto degli ulteriori eseguiti.
Una cosa è fare una manutenzione, una cosa è salvare solo l'involucro esterno e praticamente cambiare integralmente tutto ciò che c'era prima».
NESSUN PARAGONE CON IL VECCHIO PALAZZETTO
«Del vecchio palazzetto - ha quindi rimarcato con forza Depalo - sono rimaste solo le quattro pareti laterali, comunque rifatte, oltre gli infissi risistemati. Questo per stigmatizzare l'invasività dell'intervento iniziale rispetto a quello portato a conclusione.
È davvero illogico pensare al numero degli spettatori, quando si ha un ulteriore palazzetto con una capienza importante e non considerare, invece, sicurezza, agibilità, possibilità di essere omologabile e salubrità degli ambienti collegati con il nuovo intervento di rigenerazione urbana al vecchio-nuovo PalaPalmiotto».
I lavori di completa riqualificazione, ma soprattutto di messa a norma di un impianto pensato (male) 50 anni fa sono terminati. Ad oggi, per quel che concerne gli interni, stanno arrivando arredi (panche per spogliatoi dopo tabelloni, rete di pallavolo, canestri) ed il cantiere si chiuderà con la resinatura esterna.
LE PAROLE DELL'ASSESSORE DEPALO
Ne abbiamo parlato, ancora una volta con l'assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo: «Il palazzetto dello sport, che verrà dedicato a Domenico Palmiotto, sarà inaugurato prima dì Natale - ci ha confermato -. A brevissimo inizieranno i lavori di resinatura degli esterni che verranno completati, condizioni meteo permettendo, nell'arco di una decina di giorni. Successivamente si passerà all'installazione di alcune panchine e attrezzatura per attività ginnica e ludica sul piazzale. In parallelo verranno consegnati gli arredi e tutto il materiale necessario per svolgere regolarmente le attività previste all'interno della struttura (display-arredi-panche ed altro).
Colgo l'opportunità datami da questa finestra - ha quindi voluto sottolineare il vicesindaco - per parlare di tempistiche e di numero di spettatori e per farlo occorre sottolineare alcuni aspetti che sono fondamentali per comprendere i due temi.
Non si possono realizzare spalti in numero incoerente o spogliatoi dimensionati in maniera difforme, rispettando le distanze previste dalle linee di demarcazione delle aree a gioco senza avere le superfici necessarie. Negli anni '70, epoca di realizzazione di quella struttura, le normative consentivano altro; oggi è tutto cambiato .
Se si vuole una struttura agibile - ha spiegato ancora Depalo - , sicura ed omologabile si devono rispettare le norme ed i regolamenti attuali, non quelli in vigore negli anni '70. Il palazzetto è troppo piccolo per consentire un numero maggiore di spettatori tali da poter utilizzare in sicurezza la struttura nel rispetto appunto delle aree da destinare a pista, con le relative distanze o dimensioni degli spogliatoi. Tutti hanno forse dimenticato l'altezza, le superfici e l'aspetto igienico-sanitario di quelli che furono realizzati all'epoca sotto gli spalti; oggi, per rendere idonea la struttura alla pratica sportiva ed alle gare, questo non è più consentito.
Sui tempi - ha quindi voluto evidenziare l'assessore ai Lavori Pubblici -, a margine le difficoltà determinate dai molti messi di convivenza con il Covid, il valore del finanziamento concesso, inizialmente previsto per la così definita Casa delle Tartarughe, oggi area riqualificata dal Parcheggio di Via Fossaro, era di 650.000 euro a cui vanno sottratti IVA ed oneri per la sicurezza. Il costo totale dell'intervento, oggi in via di conclusione, al Palazzetto di Via Deceglie va ben oltre il 1.000.000 di euro per lavori quali la facciata, gli esteri, gli arredi, le gradinate etc, non inizialmente previsti. Tutto questo per sottolineare che i tempi di consegna si sono rivelati più lunghi per consentire molti più lavorii di quelli inizialmente pensati e finanziati con perizie, atti e coperture finanziarie a supporto degli ulteriori eseguiti.
Una cosa è fare una manutenzione, una cosa è salvare solo l'involucro esterno e praticamente cambiare integralmente tutto ciò che c'era prima».
NESSUN PARAGONE CON IL VECCHIO PALAZZETTO
«Del vecchio palazzetto - ha quindi rimarcato con forza Depalo - sono rimaste solo le quattro pareti laterali, comunque rifatte, oltre gli infissi risistemati. Questo per stigmatizzare l'invasività dell'intervento iniziale rispetto a quello portato a conclusione.
È davvero illogico pensare al numero degli spettatori, quando si ha un ulteriore palazzetto con una capienza importante e non considerare, invece, sicurezza, agibilità, possibilità di essere omologabile e salubrità degli ambienti collegati con il nuovo intervento di rigenerazione urbana al vecchio-nuovo PalaPalmiotto».