Attualità
Nuovo gonfalone per la Città di Giovinazzo
Arbore: «Sono emozionato. Si è chiuso un percorso»
Giovinazzo - mercoledì 1 luglio 2020
Nella giornata di lunedì 29 giugno, il Presidente del Consiglio comunale, Alfonso Arbore, ha ritirato dall'azienda CI.GI.ESSE di Bari il nuovo gonfalone della Città di Giovinazzo.
Il vessillo, che rappresenta tutta la comunità locale, reca la dicitura "Città" e chiude di fatto un lungo iter partito nella primavera di due anni fa e con cui la località adriatica aveva chiesto ed ottenuto il riconoscimento per quello status. L'11 maggio 2018, infatti, vie era stata la cerimonia del conferimento del titolo di "Città" con una sobria cerimonia all'interno dell'Aula Consiliare, alla presenza dell'allora Prefetto di Bari, Marilisa Magno.
«Si è chiuso un cerchio, un lungo percorso - ha detto soddisfatto ed emozionato Alfonso Arbore, dal 2017 alla presidenza della massima assise cittadina -. Intendo pertanto ringraziare tutti i componenti del Consiglio comunale. Il percorso - ha quindi precisato - era iniziato in quell'ormai storico 11 maggio 2018 e successivamente abbiamo approvato il nuovo Statuto dell'assemblea, col contributo di tutte le forze politiche, ed il nuovo Regolamento, certamente più adeguato ai tempi».
Nei prossimi mesi (secondo alcune indiscrezioni da noi raccolte) è possibile che si completino anche alcuni ulteriori ritocchi all'Aula intitolata a Luciano Pignatelli, dopo i cantieri che l'hanno interessata così come i servizi igienici e la stanza pre-consiliare, realizzati grazie all'impegno dell'Ente comunale.
«È un lavoro di cui vado fiero - ha concluso Alfonso Arbore con riferimento al percorso appena completatosi - perché rappresenta la giusta conclusione di un lungo iter per cui mi sono speso tanto. Ed è una sorta di eredità che lasciamo noi tutti a Giovinazzo, quando avremo terminato il nostro mandato al suo servizio».
Esordio migliore per il gonfalone non avrebbe potuto esserci: farà la sua prima apparizione pubblica venerdì 3 luglio, nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, per il solenne Pontificale officiato da Mons. Domenico Cornacchia per festeggiare San Tommaso Apostolo, primo Protettore della Città di Giovinazzo.
Il vessillo, che rappresenta tutta la comunità locale, reca la dicitura "Città" e chiude di fatto un lungo iter partito nella primavera di due anni fa e con cui la località adriatica aveva chiesto ed ottenuto il riconoscimento per quello status. L'11 maggio 2018, infatti, vie era stata la cerimonia del conferimento del titolo di "Città" con una sobria cerimonia all'interno dell'Aula Consiliare, alla presenza dell'allora Prefetto di Bari, Marilisa Magno.
«Si è chiuso un cerchio, un lungo percorso - ha detto soddisfatto ed emozionato Alfonso Arbore, dal 2017 alla presidenza della massima assise cittadina -. Intendo pertanto ringraziare tutti i componenti del Consiglio comunale. Il percorso - ha quindi precisato - era iniziato in quell'ormai storico 11 maggio 2018 e successivamente abbiamo approvato il nuovo Statuto dell'assemblea, col contributo di tutte le forze politiche, ed il nuovo Regolamento, certamente più adeguato ai tempi».
Nei prossimi mesi (secondo alcune indiscrezioni da noi raccolte) è possibile che si completino anche alcuni ulteriori ritocchi all'Aula intitolata a Luciano Pignatelli, dopo i cantieri che l'hanno interessata così come i servizi igienici e la stanza pre-consiliare, realizzati grazie all'impegno dell'Ente comunale.
«È un lavoro di cui vado fiero - ha concluso Alfonso Arbore con riferimento al percorso appena completatosi - perché rappresenta la giusta conclusione di un lungo iter per cui mi sono speso tanto. Ed è una sorta di eredità che lasciamo noi tutti a Giovinazzo, quando avremo terminato il nostro mandato al suo servizio».
Esordio migliore per il gonfalone non avrebbe potuto esserci: farà la sua prima apparizione pubblica venerdì 3 luglio, nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, per il solenne Pontificale officiato da Mons. Domenico Cornacchia per festeggiare San Tommaso Apostolo, primo Protettore della Città di Giovinazzo.