Territorio
Nuovo campo da gioco per il "De Pergola"
E sui presunti allagamenti la ditta esecutrice dei lavori smentisce: «Ripristinata la schiena d’asino, il drenaggio è perfetto»
Giovinazzo - giovedì 18 giugno 2015
04.02
Il futuro del campo sportivo intitolato a Raffaele De Pergola è appena iniziato. Anche perché il risultato, dopo un degrado lento ma inesorabile, era sotto gli occhi di tutti: muri pericolanti, calcinacci che si staccano dalla struttura portante e cadono in terra. E tutto ciò perché, negli anni, nonostante l'ultimo intervento di ristrutturazione dell'impianto risalga al 2011 nessuno è riuscito a rianimare il moribondo.
Dopo l'addio della storica Unione Sportiva Giovinazzo e del Football Club Giovinazzo, ci ha provato il Giovinazzo Calcio, ma anche il club di Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo è stato costretto a traslocare facendosi ospitare dal più moderno San Pio di Bari. All'alba del 2015, il Comune di Giovinazzo ha condotto in porto il lungo iter dei lavori di ripristino funzionale della struttura sportiva che sorge a ridosso della nuova area artigianale D1.1.
L'Amministrazione comunale ha sottolineato come «già nel giugno 2014 significava la necessità di una serie di interventi atti a rendere adeguati alle norme vigenti, funzionali e agibili gli impianti sportivi comunali e, tra questi, il campo sportivo "Raffaele De Pergola"».
La perizia tecnica, predisposta dal geometra comunale Giuseppe Di Gioia, ha previsto la sostituzione delle due panchine, delle due porte e delle quattro bandierine dei calci d'angolo, il ripristino dei servizi igienici e delle docce al'interno degli spogliatoi e soprattutto la riempitura del campo con pozzolana e polvere oltre alla tracciatura finale del rettangolo di gioco. Peccato che proprio una violenta tormenta d'acqua, a fine febbraio, abbia reso parte del rettangolo di gioco (soprattutto sul lato di fronte alla tribuna scoperta) un vero e proprio lago. Avrebbe dovuto essere drenante, e invece si allaga.
Secca però la smentita da parte di Corrado Cisotti, a capo dell'azienda appaltatrice dei lavori, la cooperativa Re Manfredi di Trani: «Nonostante l'enorme quantità d'acqua caduta sul territorio di Giovinazzo - afferma - l'effettivo drenaggio del terreno di gioco è avvenuto nei tempi previsti. Basti pensare che, nelle ore successive, era già tornato praticabile». La sintesi è che i meccanismi attivati sotto il terreno di gioco sono buoni: «Non ci possiamo lamentare del drenaggio: è stata effettuata la spianatura e la successiva livellatura di tutto il campo e le pendenze sono state portate ai giusti livelli, verso i bordi del campo».
Un'operazione che, in fin dei conti, è costata 52.811,84 euro, utile a rassicurare i giocatori che, negli anni, si sono trovati spesso a correre su un campo dal quale si sollevavano ondate di sabbia creando dislivelli e deviando palloni e caviglie. L'Ufficio Tecnico comunale, che ha curato il progetto, è sereno: «Il campo è pronto: è ripristinata la schiena d'asino, il terreno è perfetto, il drenaggio anche. Adesso attendiamo solo il sopralluogo tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio al fine del rilascio dell'attestato di omologazione dello stesso ai fini calcistici».
Dunque, si potranno disputare le partite del torneo di Promozione su un rettangolo di gioco che non giocherà scherzi, nemmeno strutturali. Il "Raffaele De Pergola", negli anni, è stato sempre identificato come un vero campo di patate che ha provocato ruzzoloni, deviato traiettorie del pallone, provocato malumori ed è servito talvolta da alibi per partite perse.
Malumori e alibi che da oggi, per i tecnici che l'hanno rimesso a nuovo, non possono esistere più.
Dopo l'addio della storica Unione Sportiva Giovinazzo e del Football Club Giovinazzo, ci ha provato il Giovinazzo Calcio, ma anche il club di Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo è stato costretto a traslocare facendosi ospitare dal più moderno San Pio di Bari. All'alba del 2015, il Comune di Giovinazzo ha condotto in porto il lungo iter dei lavori di ripristino funzionale della struttura sportiva che sorge a ridosso della nuova area artigianale D1.1.
L'Amministrazione comunale ha sottolineato come «già nel giugno 2014 significava la necessità di una serie di interventi atti a rendere adeguati alle norme vigenti, funzionali e agibili gli impianti sportivi comunali e, tra questi, il campo sportivo "Raffaele De Pergola"».
La perizia tecnica, predisposta dal geometra comunale Giuseppe Di Gioia, ha previsto la sostituzione delle due panchine, delle due porte e delle quattro bandierine dei calci d'angolo, il ripristino dei servizi igienici e delle docce al'interno degli spogliatoi e soprattutto la riempitura del campo con pozzolana e polvere oltre alla tracciatura finale del rettangolo di gioco. Peccato che proprio una violenta tormenta d'acqua, a fine febbraio, abbia reso parte del rettangolo di gioco (soprattutto sul lato di fronte alla tribuna scoperta) un vero e proprio lago. Avrebbe dovuto essere drenante, e invece si allaga.
Secca però la smentita da parte di Corrado Cisotti, a capo dell'azienda appaltatrice dei lavori, la cooperativa Re Manfredi di Trani: «Nonostante l'enorme quantità d'acqua caduta sul territorio di Giovinazzo - afferma - l'effettivo drenaggio del terreno di gioco è avvenuto nei tempi previsti. Basti pensare che, nelle ore successive, era già tornato praticabile». La sintesi è che i meccanismi attivati sotto il terreno di gioco sono buoni: «Non ci possiamo lamentare del drenaggio: è stata effettuata la spianatura e la successiva livellatura di tutto il campo e le pendenze sono state portate ai giusti livelli, verso i bordi del campo».
Un'operazione che, in fin dei conti, è costata 52.811,84 euro, utile a rassicurare i giocatori che, negli anni, si sono trovati spesso a correre su un campo dal quale si sollevavano ondate di sabbia creando dislivelli e deviando palloni e caviglie. L'Ufficio Tecnico comunale, che ha curato il progetto, è sereno: «Il campo è pronto: è ripristinata la schiena d'asino, il terreno è perfetto, il drenaggio anche. Adesso attendiamo solo il sopralluogo tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio al fine del rilascio dell'attestato di omologazione dello stesso ai fini calcistici».
Dunque, si potranno disputare le partite del torneo di Promozione su un rettangolo di gioco che non giocherà scherzi, nemmeno strutturali. Il "Raffaele De Pergola", negli anni, è stato sempre identificato come un vero campo di patate che ha provocato ruzzoloni, deviato traiettorie del pallone, provocato malumori ed è servito talvolta da alibi per partite perse.
Malumori e alibi che da oggi, per i tecnici che l'hanno rimesso a nuovo, non possono esistere più.