Politica
Nuovi orari treni, anche Damascelli attacca la scelta della Regione Puglia
Il Consigliere di Forza Italia: «Servizio notevolmente peggiorato»
Giovinazzo - venerdì 14 dicembre 2018
Non sono piaciute a Domenico Damascelli, Consigliere regionale di Forza Italia, le considerazioni fatte dall'Assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini, oggi sotto il fuoco incrociato anche per alcune sui dichiarazioni sul tema del dissesto idrogeologico a cui hanno replicato i 5 Stelle.
Damascelli, in particolare, si è soffermato sui disagi lamentati dai lavoratori e dagli studenti pendolari per la riduzione di ben cinque corse tra Barletta e Bari nella primissima fascia mattutina. Se Sinistra Italiana ed il MoVimento 5 Stelle presenteranno interrogazioni in Consiglio, l'esponente forzista tira dritto ed attacca: «Altro che disagi risolti! Il servizio ferroviario di Trenitalia, in Puglia, è notevolmente peggiorato con l'entrata in vigore dei nuovi orari, partiti il 10 dicembre. Eppure, quando furono convocati in audizione su mia richiesta in Commissione Trasporti il 26 settembre scorso, perché prendessero impegni precisi per risolvere le criticità del trasporto targato Ferrovie dello Stato, l'Assessorato regionale alla Mobilità assicurò che la situazione sarebbe migliorata sensibilmente grazie alla rimodulazione degli orari dei treni. Invece, da tre giorni - sottolinea il politico bitontino -, piovono proteste e lamentele da nord a sud di Bari, per un servizio ferroviario che fa acqua da tutte le parti».
«Tempi di percorrenza aumentati, tratte soppresse, fermate saltate, corse dimezzate - continua Damascelli -: le segnalazioni giungono in particolare da Giovinazzo, Molfetta, Polignano e Mola di Bari.
A Giovinazzo – spiega – le corse sono state ridotte all'osso e i treni passano ogni mezz'ora anziché ogni 15 minuti. Nell'arco delle 24 ore, sono venuti meno sei collegamenti verso Bari e quattro in direzione Foggia. L'utenza molfettese, invece, patisce la soppressione della tratta Molfetta-Mola di Bari che drenava anche molti pendolari della Bat, i quali la preferivano alla più affollata linea Giovinazzo-Santo Spirito-Palese, per poter raggiungere Bari in maniera meno disagevole».
«A cascata – prosegue Damascelli – i disagi si ripercuotono fino ai Comuni del sud est barese. Solo dopo le proteste dei sindaci di Mola di Bari e Polignano, Trenitalia e Regione Puglia si sono accorti che, con il nuovo orario, hanno praticamente impedito agli studenti molesi dell'Alberghiero di Polignano di raggiungere l'istituto in orario utile, obbligandoli a svegliarsi all'alba per essere a scuola un'ora prima dell'inizio delle lezioni, oppure ad arrivare in ritardo di venti minuti».
Domenico Damascelli si dice senza parole, per uno sfasamento che in realtà sembra aver mietuto vittime invece di aver migliorato le condizioni di viaggio di molti pendolari: «Se l'obiettivo dichiarato era migliorare il trasporto pubblico locale, dobbiamo registrarne il fallimento, perché i risultati sono stati del tutto deludenti rispetto agli annunci. Quindi - propone il Consigliere regionale di Forza Italia -, si proceda ad un nuovo piano, che possa davvero garantire corse frequenti e in orari ben ragionati. A patirne le conseguenze sono innanzitutto lavoratori e studenti, costretti allo stress quotidiano di una vera e propria odissea, sempre più insostenibile, ma anche i numerosi turisti che si servono del treno per visitare mete di grande appeal».
«Garantire un trasporto pubblico efficiente e decoroso, lo ribadisco, è un dovere della Regione e delle aziende concessionarie del servizio - ammonisce il forzista -. Per questo, come ho già fatto in casi precedenti, sostengo le ragioni di questi viaggiatori penalizzati dai nuovi orari e chiedo la immediata risoluzione dei problemi evidenziati.
Il trasporto pubblico su rotaia - conclude Damascelli - va assolutamente potenziato, per soddisfare le legittime aspettative di chi paga un biglietto (peraltro rincarato di recente) e merita di viaggiare in condizioni dignitose».
Damascelli, in particolare, si è soffermato sui disagi lamentati dai lavoratori e dagli studenti pendolari per la riduzione di ben cinque corse tra Barletta e Bari nella primissima fascia mattutina. Se Sinistra Italiana ed il MoVimento 5 Stelle presenteranno interrogazioni in Consiglio, l'esponente forzista tira dritto ed attacca: «Altro che disagi risolti! Il servizio ferroviario di Trenitalia, in Puglia, è notevolmente peggiorato con l'entrata in vigore dei nuovi orari, partiti il 10 dicembre. Eppure, quando furono convocati in audizione su mia richiesta in Commissione Trasporti il 26 settembre scorso, perché prendessero impegni precisi per risolvere le criticità del trasporto targato Ferrovie dello Stato, l'Assessorato regionale alla Mobilità assicurò che la situazione sarebbe migliorata sensibilmente grazie alla rimodulazione degli orari dei treni. Invece, da tre giorni - sottolinea il politico bitontino -, piovono proteste e lamentele da nord a sud di Bari, per un servizio ferroviario che fa acqua da tutte le parti».
«Tempi di percorrenza aumentati, tratte soppresse, fermate saltate, corse dimezzate - continua Damascelli -: le segnalazioni giungono in particolare da Giovinazzo, Molfetta, Polignano e Mola di Bari.
A Giovinazzo – spiega – le corse sono state ridotte all'osso e i treni passano ogni mezz'ora anziché ogni 15 minuti. Nell'arco delle 24 ore, sono venuti meno sei collegamenti verso Bari e quattro in direzione Foggia. L'utenza molfettese, invece, patisce la soppressione della tratta Molfetta-Mola di Bari che drenava anche molti pendolari della Bat, i quali la preferivano alla più affollata linea Giovinazzo-Santo Spirito-Palese, per poter raggiungere Bari in maniera meno disagevole».
«A cascata – prosegue Damascelli – i disagi si ripercuotono fino ai Comuni del sud est barese. Solo dopo le proteste dei sindaci di Mola di Bari e Polignano, Trenitalia e Regione Puglia si sono accorti che, con il nuovo orario, hanno praticamente impedito agli studenti molesi dell'Alberghiero di Polignano di raggiungere l'istituto in orario utile, obbligandoli a svegliarsi all'alba per essere a scuola un'ora prima dell'inizio delle lezioni, oppure ad arrivare in ritardo di venti minuti».
Domenico Damascelli si dice senza parole, per uno sfasamento che in realtà sembra aver mietuto vittime invece di aver migliorato le condizioni di viaggio di molti pendolari: «Se l'obiettivo dichiarato era migliorare il trasporto pubblico locale, dobbiamo registrarne il fallimento, perché i risultati sono stati del tutto deludenti rispetto agli annunci. Quindi - propone il Consigliere regionale di Forza Italia -, si proceda ad un nuovo piano, che possa davvero garantire corse frequenti e in orari ben ragionati. A patirne le conseguenze sono innanzitutto lavoratori e studenti, costretti allo stress quotidiano di una vera e propria odissea, sempre più insostenibile, ma anche i numerosi turisti che si servono del treno per visitare mete di grande appeal».
«Garantire un trasporto pubblico efficiente e decoroso, lo ribadisco, è un dovere della Regione e delle aziende concessionarie del servizio - ammonisce il forzista -. Per questo, come ho già fatto in casi precedenti, sostengo le ragioni di questi viaggiatori penalizzati dai nuovi orari e chiedo la immediata risoluzione dei problemi evidenziati.
Il trasporto pubblico su rotaia - conclude Damascelli - va assolutamente potenziato, per soddisfare le legittime aspettative di chi paga un biglietto (peraltro rincarato di recente) e merita di viaggiare in condizioni dignitose».