
Enti locali
Nuova legge sull'Agricoltura Sociale: Damascelli primo firmatario
Il Consigliere regionale di Forza Italia: «Strumento innovativo. Risultato davvero importante per il mondo agricolo»
Giovinazzo - giovedì 15 marzo 2018
Reinserire nel mondo del lavoro persone che hanno avuto problemi di dipendenze oppure con disabilità psichiche o fisiche. Sono solo alcuni degli aspetti che andrà a valorizzare Legge regionale sulla cosiddetta "Agricoltura Sociale", approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale della Puglia.
Il testo vedeva come promotore e primo firmatario Domenico Damascelli, Consigliere regionale di Forza Italia e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione, che ne aveva parlato anche in una sua recente apparizione a Giovinazzo. E proprio lui ha voluto commentare questa che rappresenta una vittoria per tutte le parti politiche, una buona legge salutata con grande favore anche da Coldiretti.
«Si tratta di uno strumento innovativo, per il quale abbiamo profuso il massimo impegno con la collaborazione di Coldiretti ed il prezioso contributo delle strutture regionali e del partenariato (mondo della cooperazione, terzo settore e organizzazioni di categoria agricole). Con gioia e grande soddisfazione, ringrazio tutti i colleghi per l'approvazione in Consiglio regionale del testo che ho proposto sull'Agricoltura Sociale: portiamo a casa un risultato davvero importante per il mondo agricolo e per il terzo settore».
La Puglia così si adegua a standards europei e si avvicina ad altre regioni italiane. La Legge è stata redatta non senza aver recepito i giusti ed opportuni suggerimenti dell'Assessorato alla Politiche Agricole ed è pronta ad essere uno strumento importante per mettere in connessione mercato del lavoro con alcune categorie svantaggiate.
«Una norma con cui da legislatori rispondiamo a due esigenze distinte - ha voluto precisare Damascelli -: da una parte offriamo agli agricoltori la possibilità di diversificare le proprie attività, incrementando anche il reddito; dall'altra apriamo gli orizzonti di un settore già fortemente a trazione solidale come l'agricoltura, dando l'opportunità ai diversabili di integrarsi e di optare per terapie riabilitative alternative, e alle categorie deboli di prepararsi a nuovi percorsi occupazionali. Abbiamo lavorato tantissimo su questa proposta, nel tentativo anche di sfruttare al meglio i fondi europei destinati a questa misura e auspichiamo buoni riscontri dal settore agricolo. Si è trattato di una bella giornata - è stata la sua conclusione - e portiamo a casa il frutto di un lavoro di squadra che abbiamo condotto senza distinzioni di colore politico».
Il testo vedeva come promotore e primo firmatario Domenico Damascelli, Consigliere regionale di Forza Italia e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione, che ne aveva parlato anche in una sua recente apparizione a Giovinazzo. E proprio lui ha voluto commentare questa che rappresenta una vittoria per tutte le parti politiche, una buona legge salutata con grande favore anche da Coldiretti.
«Si tratta di uno strumento innovativo, per il quale abbiamo profuso il massimo impegno con la collaborazione di Coldiretti ed il prezioso contributo delle strutture regionali e del partenariato (mondo della cooperazione, terzo settore e organizzazioni di categoria agricole). Con gioia e grande soddisfazione, ringrazio tutti i colleghi per l'approvazione in Consiglio regionale del testo che ho proposto sull'Agricoltura Sociale: portiamo a casa un risultato davvero importante per il mondo agricolo e per il terzo settore».
La Puglia così si adegua a standards europei e si avvicina ad altre regioni italiane. La Legge è stata redatta non senza aver recepito i giusti ed opportuni suggerimenti dell'Assessorato alla Politiche Agricole ed è pronta ad essere uno strumento importante per mettere in connessione mercato del lavoro con alcune categorie svantaggiate.
«Una norma con cui da legislatori rispondiamo a due esigenze distinte - ha voluto precisare Damascelli -: da una parte offriamo agli agricoltori la possibilità di diversificare le proprie attività, incrementando anche il reddito; dall'altra apriamo gli orizzonti di un settore già fortemente a trazione solidale come l'agricoltura, dando l'opportunità ai diversabili di integrarsi e di optare per terapie riabilitative alternative, e alle categorie deboli di prepararsi a nuovi percorsi occupazionali. Abbiamo lavorato tantissimo su questa proposta, nel tentativo anche di sfruttare al meglio i fondi europei destinati a questa misura e auspichiamo buoni riscontri dal settore agricolo. Si è trattato di una bella giornata - è stata la sua conclusione - e portiamo a casa il frutto di un lavoro di squadra che abbiamo condotto senza distinzioni di colore politico».