Attualità
"Norma Fraccaro": a Giovinazzo arriveranno 130.000 euro per efficientamento energetico
Piena soddisfazione espressa dai parlamentari del MoVimento 5 Stelle
Giovinazzo - lunedì 8 aprile 2019
07.00
A Giovinazzo arriveranno 130.000 euro per l'efficientamento energetico di opere pubbliche. È questo il risultato della cosiddetta "Norma Fraccaro", dal cognome del Ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro.
La norma consente di far arrivare a tutti i Comuni italiani ulteriori 500 milioni da investirsi in opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile. A Giovinazzo, dunque, toccheranno 130.000 euro. Si tratta di interventi che potranno riguardare l'illuminazione pubblica (e sappiamo quanto bisogno ci sia per la nostra cittadina in questo periodo) ed energia rinnovabile negli edifici pubblici.
Quei fondi potrebbero essere parzialmente impiegati anche, secondo la norma, per la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici (ma il Comune di Giovinazzo ha già agito tempestivamente per questo, intercettando fondi comunitari e regionali) e per progetti di mobilità sostenibile all'interno di programmi di sviluppo del territorio.
A Molfetta andranno 170.000 euro, così come a Corato e Bisceglie, mentre Terlizzi e Ruvo di Puglia riceveranno lo stesso contributo giovinazzese.
Soddisfatti i membri delle Commissioni Bilancio, Finanze e Attività Produttive della Camera del Movimento 5 Stelle, nonché della parlamentare di Giovinazzo, Francesca Galizia. «Si tratta - hanno affermato - di un piano straordinario dopo anni di tagli e austerità targati PD, che hanno visto gli investimenti pubblici crollare al minimo storico».
«Grazie a queste risorse aggiuntive – hanno proseguito – i Comuni potranno realizzare anche investimenti per la messa in sicurezza di strade, scuole e patrimonio pubblico. Un intervento che, insieme ai 400 milioni già stanziati in favore dei piccoli Comuni e al piano ProteggItalia da 11 miliardi varato dal Presidente Conte, rappresenta una grandissima opportunità per avviare quel grande piano di messa in sicurezza del territorio che l'Italia aspetta da anni».
I fondi sono vincolati e le opere dovranno partire entro il 15 ottobre di quest'anno, pena la perdita del beneficio economico per le Amministrazioni che si dimostreranno inerti.
La norma consente di far arrivare a tutti i Comuni italiani ulteriori 500 milioni da investirsi in opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile. A Giovinazzo, dunque, toccheranno 130.000 euro. Si tratta di interventi che potranno riguardare l'illuminazione pubblica (e sappiamo quanto bisogno ci sia per la nostra cittadina in questo periodo) ed energia rinnovabile negli edifici pubblici.
Quei fondi potrebbero essere parzialmente impiegati anche, secondo la norma, per la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici (ma il Comune di Giovinazzo ha già agito tempestivamente per questo, intercettando fondi comunitari e regionali) e per progetti di mobilità sostenibile all'interno di programmi di sviluppo del territorio.
A Molfetta andranno 170.000 euro, così come a Corato e Bisceglie, mentre Terlizzi e Ruvo di Puglia riceveranno lo stesso contributo giovinazzese.
Soddisfatti i membri delle Commissioni Bilancio, Finanze e Attività Produttive della Camera del Movimento 5 Stelle, nonché della parlamentare di Giovinazzo, Francesca Galizia. «Si tratta - hanno affermato - di un piano straordinario dopo anni di tagli e austerità targati PD, che hanno visto gli investimenti pubblici crollare al minimo storico».
«Grazie a queste risorse aggiuntive – hanno proseguito – i Comuni potranno realizzare anche investimenti per la messa in sicurezza di strade, scuole e patrimonio pubblico. Un intervento che, insieme ai 400 milioni già stanziati in favore dei piccoli Comuni e al piano ProteggItalia da 11 miliardi varato dal Presidente Conte, rappresenta una grandissima opportunità per avviare quel grande piano di messa in sicurezza del territorio che l'Italia aspetta da anni».
I fondi sono vincolati e le opere dovranno partire entro il 15 ottobre di quest'anno, pena la perdita del beneficio economico per le Amministrazioni che si dimostreranno inerti.