Politica
"Non rompeteci l'Italia. Difendiamo il Sud", la nuova campagna di Italia in Comune
Abbaticchio: «Serve un Patto per il Mezzogiorno che rilanci il lavoro e le infrastrutture»
Puglia - domenica 7 giugno 2020
Comunicato Stampa
«L'emergenza sanitaria rischia di aumentare il gap fra Nord e Sud del Paese e mai come ora serve un Patto per il Mezzogiorno che rilanci il lavoro e le infrastrutture in un pezzo d'Italia che rischia di non risollevarsi dalla crisi». A lanciare l'appello è Italia in Comune che ha lanciato la campagna "Non rompeteci l'Italia. Difendiamo il Sud". Un iniziativa promossa dal vice coordinatore nazionale di Italia in Comune, Michele Abbaticchio (in foto col sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, ndr).
«La recente relazione del presidente di Bankitalia, Ignazio Visco, conferma la piena emergenza in cui vive il Sud a causa di un ritardo storico dovuto a tutti i governi che fin qui si sono alternati, il cui obiettivo era solo incassare consensi ma mai attivare proposte concrete per il rilancio», spiega il dirigente pugliese di Italia in Comune.
«I dati sono drammatici e sono sotto gli occhi di tutti - continua il sindaco di Bitonto - : appena lo 0,15% del Pil viene investito per il sud, che significa avere un'Italia che viaggia a due velocità su tutto, a partire dai trasporti che nel Mezzogiorno continuano ad essere delle carrette, per finire alle autostrade. Per non parlare della dispersione scolastica, della fuga al nord dei giovani meridionali in cerca di opportunità. Vanno trovate le risorse, attraverso i fondi europei che vanno resi accessibili semplificando la burocrazia. Ma vanno trovati anche attingendo ai famosi cento miliardi l'anno di evasione che se recuperati potrebbero essere utilizzati per sostenere un piano Marshall per il Mezzogiorno».
Proprio dalla Puglia, Italia in Comune lancia una serie di proposte legate alle infrastrutture: il completamento dell'autostrada Bari-Taranto, l'Alta velocità ferroviaria lungo la dorsale adriatica, il completamento delle opere stradali che collegano il sub Appennino Dauno con una strada veloce con il Gargano. Poi la Diga di Piano dei Limiti che risolverebbe i non pochi problemi di approvvigionamento idrico della Capitanata, l'Alta velocità ferroviaria Bari-Napoli e Taranto-Salerno e l'aeroporto civile a Grottaglie.
«La recente relazione del presidente di Bankitalia, Ignazio Visco, conferma la piena emergenza in cui vive il Sud a causa di un ritardo storico dovuto a tutti i governi che fin qui si sono alternati, il cui obiettivo era solo incassare consensi ma mai attivare proposte concrete per il rilancio», spiega il dirigente pugliese di Italia in Comune.
«I dati sono drammatici e sono sotto gli occhi di tutti - continua il sindaco di Bitonto - : appena lo 0,15% del Pil viene investito per il sud, che significa avere un'Italia che viaggia a due velocità su tutto, a partire dai trasporti che nel Mezzogiorno continuano ad essere delle carrette, per finire alle autostrade. Per non parlare della dispersione scolastica, della fuga al nord dei giovani meridionali in cerca di opportunità. Vanno trovate le risorse, attraverso i fondi europei che vanno resi accessibili semplificando la burocrazia. Ma vanno trovati anche attingendo ai famosi cento miliardi l'anno di evasione che se recuperati potrebbero essere utilizzati per sostenere un piano Marshall per il Mezzogiorno».
Proprio dalla Puglia, Italia in Comune lancia una serie di proposte legate alle infrastrutture: il completamento dell'autostrada Bari-Taranto, l'Alta velocità ferroviaria lungo la dorsale adriatica, il completamento delle opere stradali che collegano il sub Appennino Dauno con una strada veloce con il Gargano. Poi la Diga di Piano dei Limiti che risolverebbe i non pochi problemi di approvvigionamento idrico della Capitanata, l'Alta velocità ferroviaria Bari-Napoli e Taranto-Salerno e l'aeroporto civile a Grottaglie.