Vita di città
Non ha diritto al pass ma non può mai parcheggiare sotto casa
La storia raccontata in una missiva spedita anche al sindaco da un residente di via Marsala
Giovinazzo - giovedì 19 agosto 2021
11.51
La lettera che vi proponiamo integralmente quest'oggi ci è stata inviata da un residente di via Marsala, all'angolo con il Lungomare Esercito Italiano, un lembo di Giovinazzo che si spera possa essere riqualificato al più presto anche grazie ad una modifica al piano urbanistico.
Ma la missiva, che ha tra i destinatari anche il sindaco Tommaso Depalma, resta sul concreto, sulla stretta attualità e riguarda il caso di un cittadino che non ha potuto acquistare il pass per parcheggiare nella zona di casa sua, poiché non rientra, secondo il nuovo piano parcheggi, in zona blu. In sostanza, no al pass perché in via Marsala c'è qualche posto auto libero in 30 metri, ma impossibilità conclamata per un residente a trovare spazio nelle serate estive in cui il traffico e l'afflusso di auto diviene difficilmente contenibile (anche con l'apertura dell'area all'interno dell'ex punto di primo intervento). Come si fa? Come si risolve la questione che può essere paradigmatica per molti altri residenti nelle medesime condizioni? Nemmeno al Comando di Polizia Locale avrebbero saputo dare risposte convincenti.
Intanto buona lettura (G.B.).
«Egr. Sig. Sindaco,
sono un suo concittadino e risiedo nella via Marsala all'angolo con il lungomare Esercito Italiano. Da qualche anno la via Marsala rientra in quel tragitto forzato che, durante le sere d'estate, accoglie una lunga processione di auto in cerca di parcheggio. Pertanto, quando ad inizio estate ho appreso che ci sarebbe stato l'ampliamento della zona E (strisce blu) e la chiusura serale della mia via, ho accolto la notizia favorevolmente. Si, favorevolmente, perché io, contrariamente a molti miei concittadini, sono sempre stato favorevole alla creazione di aree pedonali e ciclabili ed ho sempre auspicato la chiusura al traffico di aree sempre più ampie della nostra cittadina. Ovviamente, però, operazioni così complicate, devono sempre essere fatte con grande professionalità cercando di tener conto, soprattutto, delle esigenze dei residenti. Quindi, quando ad inizio luglio mi sono recato presso gli uffici dell'Abaco per "acquistare" un pass auto, sono rimasto esterrefatto nell'apprendere che non ne avevo diritto, questo perché il mio tratto di via (lunga una trentina di metri) aveva le strisce bianche (una decina di posti auto fruibili da chiunque). Io che ho sempre visto in tutto il resto d'Italia che le ZTL o le aree a pagamento sono aree senza soluzione di continuità, a Giovinazzo, invece, prevedono delle interruzioni (?), pertanto, la zona E, che si estende dal centro storico verso l'area sud di Giovinazzo (fino all'altezza dell'ex pronto soccorso), ha delle vie che permettono ai residenti di poter acquistare il pass auto, e delle altre vie dove ci sono dei residenti di serie B che non ne hanno diritto. A nulla è valso il mio pellegrinaggio (che è durato più di un mese) presso gli uffici comunali, il comando dei vigili, l'assessore all'urbanistica, il comandante dei vigili, ecc… Nulla, tutti gentilissimi, tutti hanno ascoltato le mie motivazioni, riconoscendole valide ma, la delibera, della quale nessuno si è assunto la paternità, non prevedeva la possibilità che io potessi ottenere un pass. Io non so chi abbia scritto questa delibera e capisco anche che un atto di questo tipo, specialmente nelle prime fasi sperimentali, possa contenere degli errori tecnici, quello che è inaccettabile è che questi errori non possano essere risolti da degli atti politici (con semplici modifiche alla delibera). Dopotutto, se io, e qualche altro mio vicino, avessimo potuto "acquistare" un pass, le casse comunali ne avrebbero beneficiato visto che quei parcheggi a pagamento su tutto il lungomare sono stati quasi completamente inutilizzati per tutta l'estate, sia di giorno che di sera, quando, a causa della chiusura strade, non si può comunque arrivare a parcheggiare sulle strisce blu sotto la mia abitazione. Per un politico non decidere è sempre più facile che assumersi delle responsabilità, dopotutto l'anno prossimo ci saranno delle nuove elezioni e sarà compito di qualcun altro prendere delle decisioni (forse!)».
Ivan Mastropasqua
Ma la missiva, che ha tra i destinatari anche il sindaco Tommaso Depalma, resta sul concreto, sulla stretta attualità e riguarda il caso di un cittadino che non ha potuto acquistare il pass per parcheggiare nella zona di casa sua, poiché non rientra, secondo il nuovo piano parcheggi, in zona blu. In sostanza, no al pass perché in via Marsala c'è qualche posto auto libero in 30 metri, ma impossibilità conclamata per un residente a trovare spazio nelle serate estive in cui il traffico e l'afflusso di auto diviene difficilmente contenibile (anche con l'apertura dell'area all'interno dell'ex punto di primo intervento). Come si fa? Come si risolve la questione che può essere paradigmatica per molti altri residenti nelle medesime condizioni? Nemmeno al Comando di Polizia Locale avrebbero saputo dare risposte convincenti.
Intanto buona lettura (G.B.).
«Egr. Sig. Sindaco,
sono un suo concittadino e risiedo nella via Marsala all'angolo con il lungomare Esercito Italiano. Da qualche anno la via Marsala rientra in quel tragitto forzato che, durante le sere d'estate, accoglie una lunga processione di auto in cerca di parcheggio. Pertanto, quando ad inizio estate ho appreso che ci sarebbe stato l'ampliamento della zona E (strisce blu) e la chiusura serale della mia via, ho accolto la notizia favorevolmente. Si, favorevolmente, perché io, contrariamente a molti miei concittadini, sono sempre stato favorevole alla creazione di aree pedonali e ciclabili ed ho sempre auspicato la chiusura al traffico di aree sempre più ampie della nostra cittadina. Ovviamente, però, operazioni così complicate, devono sempre essere fatte con grande professionalità cercando di tener conto, soprattutto, delle esigenze dei residenti. Quindi, quando ad inizio luglio mi sono recato presso gli uffici dell'Abaco per "acquistare" un pass auto, sono rimasto esterrefatto nell'apprendere che non ne avevo diritto, questo perché il mio tratto di via (lunga una trentina di metri) aveva le strisce bianche (una decina di posti auto fruibili da chiunque). Io che ho sempre visto in tutto il resto d'Italia che le ZTL o le aree a pagamento sono aree senza soluzione di continuità, a Giovinazzo, invece, prevedono delle interruzioni (?), pertanto, la zona E, che si estende dal centro storico verso l'area sud di Giovinazzo (fino all'altezza dell'ex pronto soccorso), ha delle vie che permettono ai residenti di poter acquistare il pass auto, e delle altre vie dove ci sono dei residenti di serie B che non ne hanno diritto. A nulla è valso il mio pellegrinaggio (che è durato più di un mese) presso gli uffici comunali, il comando dei vigili, l'assessore all'urbanistica, il comandante dei vigili, ecc… Nulla, tutti gentilissimi, tutti hanno ascoltato le mie motivazioni, riconoscendole valide ma, la delibera, della quale nessuno si è assunto la paternità, non prevedeva la possibilità che io potessi ottenere un pass. Io non so chi abbia scritto questa delibera e capisco anche che un atto di questo tipo, specialmente nelle prime fasi sperimentali, possa contenere degli errori tecnici, quello che è inaccettabile è che questi errori non possano essere risolti da degli atti politici (con semplici modifiche alla delibera). Dopotutto, se io, e qualche altro mio vicino, avessimo potuto "acquistare" un pass, le casse comunali ne avrebbero beneficiato visto che quei parcheggi a pagamento su tutto il lungomare sono stati quasi completamente inutilizzati per tutta l'estate, sia di giorno che di sera, quando, a causa della chiusura strade, non si può comunque arrivare a parcheggiare sulle strisce blu sotto la mia abitazione. Per un politico non decidere è sempre più facile che assumersi delle responsabilità, dopotutto l'anno prossimo ci saranno delle nuove elezioni e sarà compito di qualcun altro prendere delle decisioni (forse!)».
Ivan Mastropasqua