Attualità
Noctiluca miliaris, l'alga che fiorisce e fa diventare il mare rosso
Tante le segnalazioni da Ostuni a Molfetta. Giovinazzo non fa eccezione, ma è solo un fenomeno naturale
Giovinazzo - lunedì 13 aprile 2020
10.17
Sono state molteplici, nelle ultime ore, le segnalazioni di lettori allarmati dalla presenza di macchie tra il marrone ed il rossastro lungo il litorale giovinazzese, compresa l'area portuale, il litorale di Levante e quello di Ponente.
E non sono state le sole, poiché diverse sono giunte da Molfetta, da Santo Spirito e più a sud lungo la costa del capoluogo, fino a Polignano a Mare e giù sino ad Ostuni. Trattasi in realtà, come spiegato in un articolo del 14 marzo scorso (clicca qui), della Noctiluca miliaris, un'alga nel suo periodo di fioritura, non dannosa per la salute, che dà all'acqua quella colorazione tra l'arancione ed il rossastro e di sera può talvolta assumere addirittura sfumature fosforescenti bluastre.
I rilievi, a marzo, erano stati effettuati dall'Ufficio Locale Marittimo e dai volontari del WWF, che avevano poi inviato i campioni all'Arpa Puglia, da cui era giunto il responso. «Quest'alga - aveva spiegato già un mese fa Pasquale Salvemini del WWF Molfetta - ha la bioluminescenza, cioè la capacità di trasformare l'energia chimica in luminosa. E quindi di notte diventa di colore blu, impreziosendo il mare attraverso uno scintillio fluorescente».
Il fenomeno, dunque, non deve preoccupare poiché è favorito dal mare calmo e dalle temperature tiepide di questi giorni. Un tempo fioriva nelle aree tropicali o subtropicali, ma da qualche anno, complici i cambiamenti climatici, il fenomeno si ripete anche in Adriatico.
E non sono state le sole, poiché diverse sono giunte da Molfetta, da Santo Spirito e più a sud lungo la costa del capoluogo, fino a Polignano a Mare e giù sino ad Ostuni. Trattasi in realtà, come spiegato in un articolo del 14 marzo scorso (clicca qui), della Noctiluca miliaris, un'alga nel suo periodo di fioritura, non dannosa per la salute, che dà all'acqua quella colorazione tra l'arancione ed il rossastro e di sera può talvolta assumere addirittura sfumature fosforescenti bluastre.
I rilievi, a marzo, erano stati effettuati dall'Ufficio Locale Marittimo e dai volontari del WWF, che avevano poi inviato i campioni all'Arpa Puglia, da cui era giunto il responso. «Quest'alga - aveva spiegato già un mese fa Pasquale Salvemini del WWF Molfetta - ha la bioluminescenza, cioè la capacità di trasformare l'energia chimica in luminosa. E quindi di notte diventa di colore blu, impreziosendo il mare attraverso uno scintillio fluorescente».
Il fenomeno, dunque, non deve preoccupare poiché è favorito dal mare calmo e dalle temperature tiepide di questi giorni. Un tempo fioriva nelle aree tropicali o subtropicali, ma da qualche anno, complici i cambiamenti climatici, il fenomeno si ripete anche in Adriatico.