Territorio
No alle trivellazioni, i parlamentari pentastellati a Bari
Alessandro Di Battista, Giuseppe Brescia e Vito Crimi hanno chiuso il tour "Giù le Mani dal Nostro Mare 2015"
Bari - mercoledì 9 settembre 2015
05.30
C'erano anche i parlamentari Alessandro Di Battista, Giuseppe Brescia e Vito Crimi tra coloro i quali hanno partecipato, domenica scorsa, all'ultima tappa di "Giù le mani dal Nostro Mare 2015", tour itinerante che ha toccato diverse località costiere in tante regioni italiane.
Tutto è nato grazie alla spinta del movimento "No Triv-No petrolio" che ha sensibilizzato forze politiche e popolazione sul problema delle trivellazioni in Adriatico ed in altri mari italiani. Le autorizzazioni governative non erano piaciute a tanti, anche a molti politici che appoggiano il Governo guidato dal Premier, Matteo Renzi.
Il Movimento 5 Stelle, con altre forze come Sinistra Ecologia e Libertà, ne ha fatto una battaglia di civiltà e domenica ha voluto ribadire il suo no a quelle autorizzazioni. Un no espresso a chiare lettere anche dal Consiglio Comunale giovinazzese, senza distinzioni di bandiere ed ideologie, e da tante altre assise cittadine pugliesi.
Nel corso della manifestazione di piazza Diaz, si sono alternati gli interventi di tanti volti noti pentastellati, parlamentari in testa, i quali hanno rimarcato come si tratti di «trivellazioni che avrebbero effetti catastrofici sulla flora e sulla fauna marina, causate dall'estrema invasività delle fasi di ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare, a partire dalla ormai famigerata tecnica dell'Air Gun, che genera delle vere e proprie bombe di aria compressa durante la prima fase. Senza contare gli eventuali scarti di petrolio che potrebbero deturpare le bellissime coste pugliesi».
Coste da tutto esaurito nelle ultime due stagioni estive e che hanno fatto della nostra regione la più ambita dai turisti italiani e stranieri. Per questo, durante l'ultima tappa di questo tour per la salvaguardia di un patrimonio di tale portata, i 5 Stelle hanno ribadito che la Puglia «non può essere messa in pericolo dalle scelte scellerate del Governo».
A rafforzare il concetto ci hanno pensato anche gli otto Consiglieri regionali grillini: «Abbiamo vigilato e abbiamo supportato per l'intera estate l'avvocatura regionale durante l'impugnazione dei nove permessi di ricerca - hanno dichiarato - e continueremo con ogni mezzo, affinché questa battaglia possa portare a risultati concreti per combattere i nefasti effetti di decreti come lo "Sblocca Italia", che questo Governo con la sua maggioranza PD ha approvato».
Tutto è nato grazie alla spinta del movimento "No Triv-No petrolio" che ha sensibilizzato forze politiche e popolazione sul problema delle trivellazioni in Adriatico ed in altri mari italiani. Le autorizzazioni governative non erano piaciute a tanti, anche a molti politici che appoggiano il Governo guidato dal Premier, Matteo Renzi.
Il Movimento 5 Stelle, con altre forze come Sinistra Ecologia e Libertà, ne ha fatto una battaglia di civiltà e domenica ha voluto ribadire il suo no a quelle autorizzazioni. Un no espresso a chiare lettere anche dal Consiglio Comunale giovinazzese, senza distinzioni di bandiere ed ideologie, e da tante altre assise cittadine pugliesi.
Nel corso della manifestazione di piazza Diaz, si sono alternati gli interventi di tanti volti noti pentastellati, parlamentari in testa, i quali hanno rimarcato come si tratti di «trivellazioni che avrebbero effetti catastrofici sulla flora e sulla fauna marina, causate dall'estrema invasività delle fasi di ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare, a partire dalla ormai famigerata tecnica dell'Air Gun, che genera delle vere e proprie bombe di aria compressa durante la prima fase. Senza contare gli eventuali scarti di petrolio che potrebbero deturpare le bellissime coste pugliesi».
Coste da tutto esaurito nelle ultime due stagioni estive e che hanno fatto della nostra regione la più ambita dai turisti italiani e stranieri. Per questo, durante l'ultima tappa di questo tour per la salvaguardia di un patrimonio di tale portata, i 5 Stelle hanno ribadito che la Puglia «non può essere messa in pericolo dalle scelte scellerate del Governo».
A rafforzare il concetto ci hanno pensato anche gli otto Consiglieri regionali grillini: «Abbiamo vigilato e abbiamo supportato per l'intera estate l'avvocatura regionale durante l'impugnazione dei nove permessi di ricerca - hanno dichiarato - e continueremo con ogni mezzo, affinché questa battaglia possa portare a risultati concreti per combattere i nefasti effetti di decreti come lo "Sblocca Italia", che questo Governo con la sua maggioranza PD ha approvato».