Territorio
Niente è più necessario del superfluo
Dall’aforisma di Oscar Wilde all’ultima lettera del comitato "Per la salute pubblica"
Giovinazzo - mercoledì 25 febbraio 2015
3.18
«Niente è più necessario del superfluo» asseriva la penna ironica di Oscar Wilde. Una frase che, data l'epoca in cui lo scrittone britannico scriveva, aveva l'intento di demolire i pilastri della cultura occidentale. E che, nel 2015, ha un senso anche nella politica di casa nostra.
Ad esempio si attanaglia perfettamente alle vicende della discarica di San Pietro Pago. L'amministrazione comunale, nell'ultima replica al comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica", ha sancito la superfluità dell'inserimento nell'ordine del giorno della prossima assise cittadina della discussione e dell'eventuale approvazione delle proposte votate all'unanimità dall'assemblea cittadina del 30 gennaio scorso: non serve discutere o votare, ciò che doveva essere deciso è stato deciso, in altre sedi. Quindi nella determinazione della superfluità di chi si oppone e dunque degli attuali amministratori comunali, c'è una verità, nel senso che descrive una situazione di fatto.
«Non c'è nulla di superfluo - si legge nella lettera del comitato inviata al presidente del Consiglio Comunale Vito Favuzzi - nel pretendere che debba essere la massima assise cittadina a esprimersi e far proprie, con atti ufficiali, le decisioni discusse e condivise con i cittadini, come segno di trasparenza e rispetto nei loro confronti, e che sia invece del tutto riduttivo ritenere sufficiente la semplice adesione verbale da parte del nostro Sindaco. Riteniamo inoltre - spiegano - che lo stesso Consiglio Comunale, che si spera venga convocato al più presto, possa, con doverosa fermezza, sollecitare la Daneco Impianti s.p.a. a realizzare quanto prima il nuovo impianto complesso di biostabilizzazione con annessa discarica di servizio e soccorso, come deliberato nell'assemblea Ato del 3 ottobre 2014, nonché esprimere il proprio parere chiaro ed inequivocabile sulle istanze avanzate dalla stessa Daneco Impianti s.p.a. nella richiesta di procedimento coordinato Via/Aia per l'autorizzazione alla modifica sostanziale e il contestuale rinnovo temporale Aia vigente».
Dunque il superfluo diventa necessario per chiedere di «sopraelevare di circa 1,5 - 2 metri medi le quote di chiusura finale dei lotti di discarica I, II e III, al fine di uniformare i relativi profili di chiusura finale a quelli del lotto VI, di autorizzare l'impiego nello strato di regolarizzazione sottostante al pacchetto di chiusura nell'ambito delle attività di realizzazione della copertura finale dei lotti I, II, III e VI di discarica dei rifiuti non pericolosi, rinvenuti nel corso delle operazioni di scavo e rimodellamento del sito della discarica di servizio e soccorso V lotto dell'impianto a regime, aventi codice C.E.R. 10.09.03 (scorie di fusione), nel quantitativo massimo complessivo di circa 5.600 tonnellate (3.300 metri cubi), pari al 30% in peso dell'intero quantitativo dello strato di regolarizzazione, di autorizzare una nuova viabilità di accesso alle aree impiantistiche, eliminando quella attuale identificata nella strada vicinale detta "di San Pietro Pago", e di rinnovare, ex art. 29-octies del decreto legislativo n. 152/2006, l'autorizzazione all'esercizio per l'impianto transitorio di trattamento rifiuti non pericolosi a servizio del bacino Ba/2 ubicato in località San Pietro Pago nel Comune di Giovinazzo».
Solleciti e pareri da inviare alla Daneco Impianti s.p.a. a parte, come mai il superfluo è così necessario? «Noi auspichiamo - continua la nota - che il Comune di Giovinazzo, in quanto proprietario dell'intero complesso della discarica, valuti seriamente la possibilità di interrompere definitivamente ogni attività della discarica (compresa quella dell'impianto transitorio di trattamento rifiuti non pericolosi, la cui autorizzazione all'esercizio è giunta a termine), anche al fine di stimolare la Daneco Impianti s.p.a. ad accelerare le iniziative sull'impianto di biostabilizzazione. Invitiamo lo stesso Consiglio Comunale - chiosa il comitato - ad impegnare formalmente il Sindaco a riportare, in maniera fedele, ferma e decisa, tutte le deliberazioni su questo tema direttamente ai tavoli ufficiali di discussione, sia regionali che in ambito Ato, perché la voce di Giovinazzo possa avere maggior peso specifico nelle fasi preparatorie e decisionali».
Ad esempio si attanaglia perfettamente alle vicende della discarica di San Pietro Pago. L'amministrazione comunale, nell'ultima replica al comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica", ha sancito la superfluità dell'inserimento nell'ordine del giorno della prossima assise cittadina della discussione e dell'eventuale approvazione delle proposte votate all'unanimità dall'assemblea cittadina del 30 gennaio scorso: non serve discutere o votare, ciò che doveva essere deciso è stato deciso, in altre sedi. Quindi nella determinazione della superfluità di chi si oppone e dunque degli attuali amministratori comunali, c'è una verità, nel senso che descrive una situazione di fatto.
«Non c'è nulla di superfluo - si legge nella lettera del comitato inviata al presidente del Consiglio Comunale Vito Favuzzi - nel pretendere che debba essere la massima assise cittadina a esprimersi e far proprie, con atti ufficiali, le decisioni discusse e condivise con i cittadini, come segno di trasparenza e rispetto nei loro confronti, e che sia invece del tutto riduttivo ritenere sufficiente la semplice adesione verbale da parte del nostro Sindaco. Riteniamo inoltre - spiegano - che lo stesso Consiglio Comunale, che si spera venga convocato al più presto, possa, con doverosa fermezza, sollecitare la Daneco Impianti s.p.a. a realizzare quanto prima il nuovo impianto complesso di biostabilizzazione con annessa discarica di servizio e soccorso, come deliberato nell'assemblea Ato del 3 ottobre 2014, nonché esprimere il proprio parere chiaro ed inequivocabile sulle istanze avanzate dalla stessa Daneco Impianti s.p.a. nella richiesta di procedimento coordinato Via/Aia per l'autorizzazione alla modifica sostanziale e il contestuale rinnovo temporale Aia vigente».
Dunque il superfluo diventa necessario per chiedere di «sopraelevare di circa 1,5 - 2 metri medi le quote di chiusura finale dei lotti di discarica I, II e III, al fine di uniformare i relativi profili di chiusura finale a quelli del lotto VI, di autorizzare l'impiego nello strato di regolarizzazione sottostante al pacchetto di chiusura nell'ambito delle attività di realizzazione della copertura finale dei lotti I, II, III e VI di discarica dei rifiuti non pericolosi, rinvenuti nel corso delle operazioni di scavo e rimodellamento del sito della discarica di servizio e soccorso V lotto dell'impianto a regime, aventi codice C.E.R. 10.09.03 (scorie di fusione), nel quantitativo massimo complessivo di circa 5.600 tonnellate (3.300 metri cubi), pari al 30% in peso dell'intero quantitativo dello strato di regolarizzazione, di autorizzare una nuova viabilità di accesso alle aree impiantistiche, eliminando quella attuale identificata nella strada vicinale detta "di San Pietro Pago", e di rinnovare, ex art. 29-octies del decreto legislativo n. 152/2006, l'autorizzazione all'esercizio per l'impianto transitorio di trattamento rifiuti non pericolosi a servizio del bacino Ba/2 ubicato in località San Pietro Pago nel Comune di Giovinazzo».
Solleciti e pareri da inviare alla Daneco Impianti s.p.a. a parte, come mai il superfluo è così necessario? «Noi auspichiamo - continua la nota - che il Comune di Giovinazzo, in quanto proprietario dell'intero complesso della discarica, valuti seriamente la possibilità di interrompere definitivamente ogni attività della discarica (compresa quella dell'impianto transitorio di trattamento rifiuti non pericolosi, la cui autorizzazione all'esercizio è giunta a termine), anche al fine di stimolare la Daneco Impianti s.p.a. ad accelerare le iniziative sull'impianto di biostabilizzazione. Invitiamo lo stesso Consiglio Comunale - chiosa il comitato - ad impegnare formalmente il Sindaco a riportare, in maniera fedele, ferma e decisa, tutte le deliberazioni su questo tema direttamente ai tavoli ufficiali di discussione, sia regionali che in ambito Ato, perché la voce di Giovinazzo possa avere maggior peso specifico nelle fasi preparatorie e decisionali».