Attualità
«Nessuno resti solo»
La nota dell'Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune dopo le intimidazioni ad alcuni amministratori
Giovinazzo - sabato 11 marzo 2017
1.05
Vi riportiamo una nota dell'Osservatorio per la Legalità e per la Difesa del Bene Comune sui recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto amministratori locali di vari comuni pugliesi.
«Adesso sono sotto gli occhi di tutti i gravi episodi malavitosi avvenuti in questi giorni a Ruvo di Puglia e Terlizzi. Ma già da tempo l'Osservatorio per la Legalità e la difesa del Bene Comune, preoccupato per quanto denunciato dalla DIA, nella sua ultima relazione alle Camere (cfr. Rapporto DIA – 1° Semestre 2016), aveva ripetutamente provato a sollecitare con una sua lettera una riflessione pubblica sul tema e proposto un impegno concreto di contrasto al fenomeno. Ci sono pervenute alcune risposte, in primis quella della Amministrazione Comunale in carica.
Tralasciamo le scontate esternazioni, troppo spesso perfino offensive, di una Amministrazione Comunale, da sempre insofferente verso ogni forma di controllo democratico, da chiunque venga esercitato (l'Osservatorio non ha l'onore dell'esclusiva in quanto ad insulti!), per entrare subito nel merito della questione. Rimandiamo invece, per chi voglia approfondire la nostra posizione "politica" ad una lettera pubblicata da GiovinazzoViva il 14 Novembre scorso (cfr. Giovinazzoviva.it). Esiste un pericolo per la nostra Comunità? Noi siamo convinti di SÌ.
In molte città a noi vicine la cronaca e l'attività di magistratura e Polizia parlano di malaffare, di infiltrazioni mafiose, di assunzioni illecite, di collusione e corruzione di Amministratori Pubblici.
Ancora pochi mesi fa la Magistratura ha appurato e condannato, proprio qui a Giovinazzo, il consolidato e diffuso malaffare del voto di scambio. Persino in queste ore dobbiamo registrare inquietanti episodi di criminalità a danno dei Sindaci di due delle città della nostra Diocesi, Ruvo e Terlizzi.
Come è possibile ignorare tutti questi fatti? Chi presti un minimo di attenzione alla realtà, libero da connivenze e interessi illeciti, non può negare l'esistenza di una minaccia per la nostra città. Lo fa invece disinvoltamente la nostra Amministrazione che candidamente afferma: "Ciò che viene esplicitato nel codice etico è implicito nelle leggi dello Stato e nulla c'è da aggiungere". Come se altrove, in tutte le città travolte dagli scandali del malaffare, le leggi in vigore siano quelle di uno Stato diverso dal nostro! Avevamo invitato la massima istituzione rappresentata dal Sindaco a farsi promotrice essa stessa, non l'Osservatorio o altri, di una iniziativa di "DIFESA DEMOCRATICA", che avrebbe visto uniti imprenditori, istituzioni, partiti e movimenti nel dire NO all'illegalità.
Ciò proprio per evitare il sospetto che l'Osservatorio volesse farne uso strumentale dell'iniziativa o cercare l'esclusiva per potersi appuntare "medaglie al petto". Purtroppo, come era facilmente prevedibile, il nostro invito è caduto nel vuoto. Avremmo di certo desiderato che, almeno su temi sensibili come SICUREZZA e LEGALITÀ, questa Amministrazione avesse mostrato l'interesse ad avviare un cammino Etico e Trasparente condiviso, capace di "FARE COMUNITÀ", perché è importante che NESSUNO RESTI SOLO ad affrontare quella che per Giovinazzo per ora è solo una minaccia (speriamo), ma che altrove va definendosi sempre più come una emergenza. Così non è stato.
Ancora una volta le logiche particolaristiche dei nostri amministratori sono prevalse sugli interessi di una intera Comunità. Analogamente, duole constatarlo, anche esponenti politici fuori dell'attuale maggioranza, hanno preferito, senza nemmeno entrare nel merito del tema, dissentire o anche ignorare la proposta, chiusi nella preoccupazione che i propri piccoli interessi potessero non beneficiare di una iniziativa pur così importante per la città, solo perché avanzata da cittadini ritenuti a loro politicamente non vicini! Speriamo adesso di non aver perso tutti del tempo prezioso.
L'Osservatorio per la Legalità e per la Difesa del Bene Comune dal canto suo continuerà la sua attività di studio, di sorveglianza e di promozione.
Lo farà in collaborazione con l'Associazione Libera, con la quale intende a breve organizzare un incontro pubblico sul tema Politica e malaffare. Questa Amministrazione fin d'ora potrà decidere se accogliere questo nuovo invito, oppure intrattenersi ancora con l'esercizio stucchevole della "denigrazione dell'avversario" o peggio, di quello che essa avrà deciso essere suo "nemico"».
«Adesso sono sotto gli occhi di tutti i gravi episodi malavitosi avvenuti in questi giorni a Ruvo di Puglia e Terlizzi. Ma già da tempo l'Osservatorio per la Legalità e la difesa del Bene Comune, preoccupato per quanto denunciato dalla DIA, nella sua ultima relazione alle Camere (cfr. Rapporto DIA – 1° Semestre 2016), aveva ripetutamente provato a sollecitare con una sua lettera una riflessione pubblica sul tema e proposto un impegno concreto di contrasto al fenomeno. Ci sono pervenute alcune risposte, in primis quella della Amministrazione Comunale in carica.
Tralasciamo le scontate esternazioni, troppo spesso perfino offensive, di una Amministrazione Comunale, da sempre insofferente verso ogni forma di controllo democratico, da chiunque venga esercitato (l'Osservatorio non ha l'onore dell'esclusiva in quanto ad insulti!), per entrare subito nel merito della questione. Rimandiamo invece, per chi voglia approfondire la nostra posizione "politica" ad una lettera pubblicata da GiovinazzoViva il 14 Novembre scorso (cfr. Giovinazzoviva.it). Esiste un pericolo per la nostra Comunità? Noi siamo convinti di SÌ.
In molte città a noi vicine la cronaca e l'attività di magistratura e Polizia parlano di malaffare, di infiltrazioni mafiose, di assunzioni illecite, di collusione e corruzione di Amministratori Pubblici.
Ancora pochi mesi fa la Magistratura ha appurato e condannato, proprio qui a Giovinazzo, il consolidato e diffuso malaffare del voto di scambio. Persino in queste ore dobbiamo registrare inquietanti episodi di criminalità a danno dei Sindaci di due delle città della nostra Diocesi, Ruvo e Terlizzi.
Come è possibile ignorare tutti questi fatti? Chi presti un minimo di attenzione alla realtà, libero da connivenze e interessi illeciti, non può negare l'esistenza di una minaccia per la nostra città. Lo fa invece disinvoltamente la nostra Amministrazione che candidamente afferma: "Ciò che viene esplicitato nel codice etico è implicito nelle leggi dello Stato e nulla c'è da aggiungere". Come se altrove, in tutte le città travolte dagli scandali del malaffare, le leggi in vigore siano quelle di uno Stato diverso dal nostro! Avevamo invitato la massima istituzione rappresentata dal Sindaco a farsi promotrice essa stessa, non l'Osservatorio o altri, di una iniziativa di "DIFESA DEMOCRATICA", che avrebbe visto uniti imprenditori, istituzioni, partiti e movimenti nel dire NO all'illegalità.
Ciò proprio per evitare il sospetto che l'Osservatorio volesse farne uso strumentale dell'iniziativa o cercare l'esclusiva per potersi appuntare "medaglie al petto". Purtroppo, come era facilmente prevedibile, il nostro invito è caduto nel vuoto. Avremmo di certo desiderato che, almeno su temi sensibili come SICUREZZA e LEGALITÀ, questa Amministrazione avesse mostrato l'interesse ad avviare un cammino Etico e Trasparente condiviso, capace di "FARE COMUNITÀ", perché è importante che NESSUNO RESTI SOLO ad affrontare quella che per Giovinazzo per ora è solo una minaccia (speriamo), ma che altrove va definendosi sempre più come una emergenza. Così non è stato.
Ancora una volta le logiche particolaristiche dei nostri amministratori sono prevalse sugli interessi di una intera Comunità. Analogamente, duole constatarlo, anche esponenti politici fuori dell'attuale maggioranza, hanno preferito, senza nemmeno entrare nel merito del tema, dissentire o anche ignorare la proposta, chiusi nella preoccupazione che i propri piccoli interessi potessero non beneficiare di una iniziativa pur così importante per la città, solo perché avanzata da cittadini ritenuti a loro politicamente non vicini! Speriamo adesso di non aver perso tutti del tempo prezioso.
L'Osservatorio per la Legalità e per la Difesa del Bene Comune dal canto suo continuerà la sua attività di studio, di sorveglianza e di promozione.
Lo farà in collaborazione con l'Associazione Libera, con la quale intende a breve organizzare un incontro pubblico sul tema Politica e malaffare. Questa Amministrazione fin d'ora potrà decidere se accogliere questo nuovo invito, oppure intrattenersi ancora con l'esercizio stucchevole della "denigrazione dell'avversario" o peggio, di quello che essa avrà deciso essere suo "nemico"».