Territorio
«Nessuna firma per nuove discariche nel nostro territorio»
Il sindaco Depalma reagisce così all’ipotesi di due nuovi siti formulata dalla Provincia di Bari
Giovinazzo - martedì 30 dicembre 2014
10.36
Uno dei siti individuati dalla Provincia di Bari quale sede di una nuova e ipotetica discarica di rifiuti solidi urbani potrebbe essere la cava di Sant'Egidio, quella che sorge nei pressi del serbatoio dell'Acquedotto Pugliese, non molto distante dall'abitato.
L'altra potrebbe essere quella che apre lungo la strada provinciale 107 per Terlizzi a ridosso della rete autostradale in una zona agricola e circondata da serre per la coltivazione di fiori e ortaggi. Sono le grandi cave ancora presenti sul territorio giovinazzese, le uniche che apparirebbero idonee a nuovi impianti di discarica. Nessuna certezza però visto che l'elenco presentato in sede Ato dall'ente di via Nazario Sauro ha solo indicato il numero di luoghi possibili, due appunto in territorio giovinazzese, ma non la loro ubicazione. Non la conoscono neanche gli amministratori comunali, non solo quelli giovinazzesi, ma di tutti i comuni che rientrano in quell'elenco. «Non sappiamo quali possano essere i due siti individuati dalla Provincia di Bari - ha confermato il sindaco Tommaso Depalma - ma di nuove discariche sul nostro territorio non vogliamo proprio sentirne parlare». E rilancia. «Si tratterebbe di realizzare impianti ex novo - ha affermato - per cui non firmerò nessuna autorizzazione per l'apertura di nuove discariche sul territorio di Giovinazzo».
Perché poi la Provincia di Bari abbia deciso di produrre un elenco di possibili siti dove secondo il loro modo di vedere sia possibile impiantare nuove discariche rimane un enigma. Visto che quell'ente tra pochi giorni cesserà, almeno sulla carta, di esistere. Sta di fatto che quella lista è entrata nei verbali dell'Ato in occasione di una riunione che si è tenuto lo scorso 4 dicembre. Verbali che non sono stati ancora trasmessi ai comuni interessati. Sarebbe stata inviata solo una lettera dove sono descritte le indicazioni di massima. A quale gioco l'Ato e la Provincia di Bari stanno giocando? Verrebbe da chiedere. Si stanno preparando tutti a una nuova emergenza rifiuti? «Giovinazzo - ha affermato il sindaco - ha accettato attraverso la mia ordinanza di sopraelevare i lotti I, II e III della discarica di San Pietro Pago solo a condizione che si realizzi al più presto l'impianto di biostabilizzazione. Un impianto che con il suo lotto di soccorso, il V, dovrebbe scongiurare ulteriori emergenze. E poi con l'avvio della raccolta differenziata spinta, non dovremmo avere bisogno di nuove discariche. Per cui la pubblicazione di quell'elenco appare fuori luogo. Sta di fatto che il nostro comune ha per 30 anni subito un carico ambientale notevole, per cui ipotizzare nuove discariche in questo territorio è quanto meno inopportuno».
Depalma lo afferma dichiarandosi disposto ad opporsi a questa eventualità «con tutte le sue forze». «Siamo la parte debole in tutta questa vicenda - ha confessato - ma non possiamo continuare a sottometterci a quelli che in fatto di rifiuti solidi urbani appaiono essere i poteri forti». Il riferimento è a tutte le istituzioni sovracomunali e alle aziende che operano in questo settore.
L'altra potrebbe essere quella che apre lungo la strada provinciale 107 per Terlizzi a ridosso della rete autostradale in una zona agricola e circondata da serre per la coltivazione di fiori e ortaggi. Sono le grandi cave ancora presenti sul territorio giovinazzese, le uniche che apparirebbero idonee a nuovi impianti di discarica. Nessuna certezza però visto che l'elenco presentato in sede Ato dall'ente di via Nazario Sauro ha solo indicato il numero di luoghi possibili, due appunto in territorio giovinazzese, ma non la loro ubicazione. Non la conoscono neanche gli amministratori comunali, non solo quelli giovinazzesi, ma di tutti i comuni che rientrano in quell'elenco. «Non sappiamo quali possano essere i due siti individuati dalla Provincia di Bari - ha confermato il sindaco Tommaso Depalma - ma di nuove discariche sul nostro territorio non vogliamo proprio sentirne parlare». E rilancia. «Si tratterebbe di realizzare impianti ex novo - ha affermato - per cui non firmerò nessuna autorizzazione per l'apertura di nuove discariche sul territorio di Giovinazzo».
Perché poi la Provincia di Bari abbia deciso di produrre un elenco di possibili siti dove secondo il loro modo di vedere sia possibile impiantare nuove discariche rimane un enigma. Visto che quell'ente tra pochi giorni cesserà, almeno sulla carta, di esistere. Sta di fatto che quella lista è entrata nei verbali dell'Ato in occasione di una riunione che si è tenuto lo scorso 4 dicembre. Verbali che non sono stati ancora trasmessi ai comuni interessati. Sarebbe stata inviata solo una lettera dove sono descritte le indicazioni di massima. A quale gioco l'Ato e la Provincia di Bari stanno giocando? Verrebbe da chiedere. Si stanno preparando tutti a una nuova emergenza rifiuti? «Giovinazzo - ha affermato il sindaco - ha accettato attraverso la mia ordinanza di sopraelevare i lotti I, II e III della discarica di San Pietro Pago solo a condizione che si realizzi al più presto l'impianto di biostabilizzazione. Un impianto che con il suo lotto di soccorso, il V, dovrebbe scongiurare ulteriori emergenze. E poi con l'avvio della raccolta differenziata spinta, non dovremmo avere bisogno di nuove discariche. Per cui la pubblicazione di quell'elenco appare fuori luogo. Sta di fatto che il nostro comune ha per 30 anni subito un carico ambientale notevole, per cui ipotizzare nuove discariche in questo territorio è quanto meno inopportuno».
Depalma lo afferma dichiarandosi disposto ad opporsi a questa eventualità «con tutte le sue forze». «Siamo la parte debole in tutta questa vicenda - ha confessato - ma non possiamo continuare a sottometterci a quelli che in fatto di rifiuti solidi urbani appaiono essere i poteri forti». Il riferimento è a tutte le istituzioni sovracomunali e alle aziende che operano in questo settore.