Cultura
“Natus est nobis”, la mostra dei presepi di Angelo Raco
L’esposizione è frutto della collaborazione con il giovane Michele Mastrofilippo
Giovinazzo - venerdì 29 dicembre 2017
9.08
È giunta all'ottava edizione, ma ha elementi di novità che hanno conquistato quanti hanno già avuto il piacere di visitarla facendo registrare un boom di presenze, anche in settimana. "Natus est nobis" è la mostra 2017 di Angelo Raco, veterano dell'arte presepiale, che quest'anno ha voluto farsi affiancare da Michele Mastrofilippo, promettente artista giovinazzese di appena diciannove anni.
Raco ha scelto con cura le opere di questa edizione, ospitata nella cripta della Concattedrale Santa Maria Assunta, per offrire al visitatore un percorso emozionante, in cui ogni presepe possiede una particolarità, un'anima, nell'ambientazione o nei materiali usati, che lo rende unico. Si possono rivedere presepi più datati e già molto apprezzati, come quello all'interno di una campana, uno dei primissimi dell'artista ed a cui ci ha confessato di tenere particolarmente, oppure "Purezza", la Natività bianca realizzata l'anno scorso con la tecnica della ceramica a freddo. «È il risultato di un'ispirazione avuta a Napoli, durante uno dei miei viaggi nella città partenopea alla ricerca di materiali per le mie opere. Lì ho visto uno splendido presepe realizzato con questa tecnica e ne sono rimasto folgorato - ci ha spiegato Angelo Raco - ».
Non mancano, tuttavia, opere del 2017, che saltano agli occhi per l'originalità dei supporti. Durante la visita, infatti, non possono passare inosservati il presepe fatto su una foglia di banano, vera chicca di tutta la mostra, oppure quello in una scatola di vino. Qualsiasi oggetto, anche quelli dimenticati ed apparentemente inutili, possono diventare fonte di ispirazione per Raco, che con questa idea ben precisa ha creato circa un migliaio di presepi.
Una filosofia che sposa appieno anche Michele Mastrofilippo, notato da Raco per il suo talento durante il corso tenuto dall'esperto presepista da settembre scorso presso la sede giovinazzese dell'Associazione Gargano 2000. Mastrofilippo crea da quando era bambino ed ha passione per l'arte in genere e per la scenografia, ma ha trovato nel presepe il canale perfetto di espressione della sua creatività, perché è si detto «affascinato dall'atmosfera natalizia e dalla possibilità di riprodurre paesaggi in miniatura e la bellezza dei nostri centri storici». Ed è ciò che si è sforzato di fare anche nelle opere attualmente in mostra nella cripta della Cattedrale, dove in molti sono stati attratti dalla sua indiscutibile bravura e dal suo estro, visibile particolarmente nel presepe posto alla base di una candela ed in quello all'interno di una giara con lo sfondo il porticciolo di Giovinazzo.
L'amicizia tra i due artisti si è rivelata estremamente prolifica ed ha portato in così pochi mesi alla realizzazione non solo "Natus est nobis", ma anche del presepe della Parrocchia Sant'Agostino. In quest'ultimo, Mastrofilippo ha dato prova di estrema precisione e cura dei dettagli. L'artista diciannovenne infatti ha effettuato uno studio di prospettiva ed inserito elementi che richiamano l'agro giovinazzese, come piccole balle di fieno, muretti di pietre e la vite.
Raco e Mastrofilippo condividono la passione per il presepe, ma anche un sogno: poter avere una bottega nel borgo antico, in cui dedicarsi all'arte presepiale e non solo, magari insieme ad altri appassionati, e dar vita a laboratori artigianali. «Si costruirebbe una rete di artisti – ha precisato Raco – che renderebbe il nostro centro storico vetrina ideale per l'artigianato locale».
"Natus est vobis" è visitabile fino al 7 gennaio, nei giorni feriali dalle 18.30 alle 21.00 ed in quelli prefestivi e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 22.00.
Raco ha scelto con cura le opere di questa edizione, ospitata nella cripta della Concattedrale Santa Maria Assunta, per offrire al visitatore un percorso emozionante, in cui ogni presepe possiede una particolarità, un'anima, nell'ambientazione o nei materiali usati, che lo rende unico. Si possono rivedere presepi più datati e già molto apprezzati, come quello all'interno di una campana, uno dei primissimi dell'artista ed a cui ci ha confessato di tenere particolarmente, oppure "Purezza", la Natività bianca realizzata l'anno scorso con la tecnica della ceramica a freddo. «È il risultato di un'ispirazione avuta a Napoli, durante uno dei miei viaggi nella città partenopea alla ricerca di materiali per le mie opere. Lì ho visto uno splendido presepe realizzato con questa tecnica e ne sono rimasto folgorato - ci ha spiegato Angelo Raco - ».
Non mancano, tuttavia, opere del 2017, che saltano agli occhi per l'originalità dei supporti. Durante la visita, infatti, non possono passare inosservati il presepe fatto su una foglia di banano, vera chicca di tutta la mostra, oppure quello in una scatola di vino. Qualsiasi oggetto, anche quelli dimenticati ed apparentemente inutili, possono diventare fonte di ispirazione per Raco, che con questa idea ben precisa ha creato circa un migliaio di presepi.
Una filosofia che sposa appieno anche Michele Mastrofilippo, notato da Raco per il suo talento durante il corso tenuto dall'esperto presepista da settembre scorso presso la sede giovinazzese dell'Associazione Gargano 2000. Mastrofilippo crea da quando era bambino ed ha passione per l'arte in genere e per la scenografia, ma ha trovato nel presepe il canale perfetto di espressione della sua creatività, perché è si detto «affascinato dall'atmosfera natalizia e dalla possibilità di riprodurre paesaggi in miniatura e la bellezza dei nostri centri storici». Ed è ciò che si è sforzato di fare anche nelle opere attualmente in mostra nella cripta della Cattedrale, dove in molti sono stati attratti dalla sua indiscutibile bravura e dal suo estro, visibile particolarmente nel presepe posto alla base di una candela ed in quello all'interno di una giara con lo sfondo il porticciolo di Giovinazzo.
L'amicizia tra i due artisti si è rivelata estremamente prolifica ed ha portato in così pochi mesi alla realizzazione non solo "Natus est nobis", ma anche del presepe della Parrocchia Sant'Agostino. In quest'ultimo, Mastrofilippo ha dato prova di estrema precisione e cura dei dettagli. L'artista diciannovenne infatti ha effettuato uno studio di prospettiva ed inserito elementi che richiamano l'agro giovinazzese, come piccole balle di fieno, muretti di pietre e la vite.
Raco e Mastrofilippo condividono la passione per il presepe, ma anche un sogno: poter avere una bottega nel borgo antico, in cui dedicarsi all'arte presepiale e non solo, magari insieme ad altri appassionati, e dar vita a laboratori artigianali. «Si costruirebbe una rete di artisti – ha precisato Raco – che renderebbe il nostro centro storico vetrina ideale per l'artigianato locale».
"Natus est vobis" è visitabile fino al 7 gennaio, nei giorni feriali dalle 18.30 alle 21.00 ed in quelli prefestivi e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 22.00.