Politica
Natalicchio all'attacco: «Guardatevi intorno, non guardate gli spot di Depalma»
«Chiedetevi se questa città può reggere altri cinque anni di questo nulla»
Giovinazzo - lunedì 5 giugno 2017
10.07
È una piazza colma di gente ad accogliere Antonello Natalicchio per il comizio di ieri sera. Un comizio condotto, spada tratta, tutto all'attacco, punzecchiando ripetutamente il candidato e le liste di Tommaso Depalma.
Filippo Cortese, di Nuova Giovinazzo, ha esordito invocando «un applauso a tutta la gente che ci ha seguito in questi giorni. Abbiamo fatto un tour de force, siamo stati in ogni angolo del paese» svelando, poi, il proprio alfabetario: «A come amicizia, perché noi siamo veri amici, B come Berardi, il nostro amico che ci segue sempre, bistrattato in ogni comizio».
E ancora: «C come condivisione, perché in queste settimane abbiamo condiviso tutto, D come Delle Fontane e De Musso. E come entusiasmo, come quello che mettono tutte le persone della nostra coalizione, ed F come famiglia, la famiglia di Nuova Giovinazzo che crede in questo progetto». Poi è toccato a Gaetano Delfino, sceso in campo perché «stanco di vedere questi amministratori incompetenti che hanno messo da parte i giovani in una maniera schifosa».
«La vera opportunità - ha detto ancora - qui ce la da solo una persona come Antonello Natalicchio che ci ha fatto sedere sui tavoli tecnici a dire quelli che sono i nostri progetti e le nostre idee, come il progetto "Spiagge Sicure", che può aumentare l'occupazione giovanile, il progetto di accessibilità per gli anziani e i disabili. Un nuovo domani ha inizio oggi - ha concluso Delfino - con noi giovani protagonisti con l'estate che verrà».
Mariangela Minore ha poi chiesto di riportare «la politica nelle piazze, la politica nell'agorà, dobbiamo valorizzare il ruolo dei partiti, parlare di progetti e di idee e soprattutto essere visionari e rimodulare la nostra città. Il Partito Democratico è un grande partito, nonostante le sue contraddizioni, le ingerenze e gli innesti di personaggi della società civile che tentano in tutti i modi di frantumare le divisioni interne».
È poi toccato ad Antonello Natalicchio ringraziare una piazza Garibaldi gremita «Grazie perché ci siete, grazie perché so che ci sarete» prima di attaccare la coalizione di Tommaso Depalma sul voto di scambio: «Con chi sono schierati quelli della Maurodinoia? Lui quelli che comprano i voti ce li ha dentro e ce li ha in attesa di giudizio! Il voto di scambio esiste a Giovinazzo, ma non cercatelo da questa parte. I magistrati sanno dove devono andarlo a cercare».
Il candidato sindaco del Partito Democratico ha nuovamente invitato il suo sfidante ad «un confronto sul palco, ma non col cellulare», ha ammonito. «Non serviranno i giochini che fa perché tanto la forza delle mie parole lo seppellirà». Sulla dichiarazione dei redditi: «Il 730 andava pubblicato un anno fa, quindi non venga oggi a dirci che ha fatto più del suo dovere se l'ha pubblicato un anno dopo: il reato già c'è».
Natalicchio non risparmia nessuno, nemmeno de Gennaro: «Se l'11 giugno sarà Daniele ad andare a giocare il ballottaggio sarò sul loro palco o sarò agli angoli delle strade a distribuire i biglietti di de Gennaro. Ma voglio vedere Michele Depalo, su questo palco, l'11 giugno, quando saremo noi a passare al ballottaggio: lui starà con me a dare i miei biglietti agli angoli, non come ha fatto altre volte. Non avveleni i pozzi di una forza che sta crescendo».
Chiusura dedicata con gli appelli agli elettori: «Cittadini, guardatevi intorno, non guardate gli spot di Depalma, quelli in cui si parla di processi produttivi che non ci sono. Guardatevi intorno, fatevi davvero un giro per la città e chiedetevi se questa città può reggere altri cinque anni di questo nulla. Se non può farlo votate Antonio Natalicchio».
«Noi - ha concluso - non riusciremo ad andare avanti altri cinque anni accumulando i soldi che questo signore ci farà spendere girando la testa dall'altra parte e quindi votate Antonello Natalicchio».
Filippo Cortese, di Nuova Giovinazzo, ha esordito invocando «un applauso a tutta la gente che ci ha seguito in questi giorni. Abbiamo fatto un tour de force, siamo stati in ogni angolo del paese» svelando, poi, il proprio alfabetario: «A come amicizia, perché noi siamo veri amici, B come Berardi, il nostro amico che ci segue sempre, bistrattato in ogni comizio».
E ancora: «C come condivisione, perché in queste settimane abbiamo condiviso tutto, D come Delle Fontane e De Musso. E come entusiasmo, come quello che mettono tutte le persone della nostra coalizione, ed F come famiglia, la famiglia di Nuova Giovinazzo che crede in questo progetto». Poi è toccato a Gaetano Delfino, sceso in campo perché «stanco di vedere questi amministratori incompetenti che hanno messo da parte i giovani in una maniera schifosa».
«La vera opportunità - ha detto ancora - qui ce la da solo una persona come Antonello Natalicchio che ci ha fatto sedere sui tavoli tecnici a dire quelli che sono i nostri progetti e le nostre idee, come il progetto "Spiagge Sicure", che può aumentare l'occupazione giovanile, il progetto di accessibilità per gli anziani e i disabili. Un nuovo domani ha inizio oggi - ha concluso Delfino - con noi giovani protagonisti con l'estate che verrà».
Mariangela Minore ha poi chiesto di riportare «la politica nelle piazze, la politica nell'agorà, dobbiamo valorizzare il ruolo dei partiti, parlare di progetti e di idee e soprattutto essere visionari e rimodulare la nostra città. Il Partito Democratico è un grande partito, nonostante le sue contraddizioni, le ingerenze e gli innesti di personaggi della società civile che tentano in tutti i modi di frantumare le divisioni interne».
È poi toccato ad Antonello Natalicchio ringraziare una piazza Garibaldi gremita «Grazie perché ci siete, grazie perché so che ci sarete» prima di attaccare la coalizione di Tommaso Depalma sul voto di scambio: «Con chi sono schierati quelli della Maurodinoia? Lui quelli che comprano i voti ce li ha dentro e ce li ha in attesa di giudizio! Il voto di scambio esiste a Giovinazzo, ma non cercatelo da questa parte. I magistrati sanno dove devono andarlo a cercare».
Il candidato sindaco del Partito Democratico ha nuovamente invitato il suo sfidante ad «un confronto sul palco, ma non col cellulare», ha ammonito. «Non serviranno i giochini che fa perché tanto la forza delle mie parole lo seppellirà». Sulla dichiarazione dei redditi: «Il 730 andava pubblicato un anno fa, quindi non venga oggi a dirci che ha fatto più del suo dovere se l'ha pubblicato un anno dopo: il reato già c'è».
Natalicchio non risparmia nessuno, nemmeno de Gennaro: «Se l'11 giugno sarà Daniele ad andare a giocare il ballottaggio sarò sul loro palco o sarò agli angoli delle strade a distribuire i biglietti di de Gennaro. Ma voglio vedere Michele Depalo, su questo palco, l'11 giugno, quando saremo noi a passare al ballottaggio: lui starà con me a dare i miei biglietti agli angoli, non come ha fatto altre volte. Non avveleni i pozzi di una forza che sta crescendo».
Chiusura dedicata con gli appelli agli elettori: «Cittadini, guardatevi intorno, non guardate gli spot di Depalma, quelli in cui si parla di processi produttivi che non ci sono. Guardatevi intorno, fatevi davvero un giro per la città e chiedetevi se questa città può reggere altri cinque anni di questo nulla. Se non può farlo votate Antonio Natalicchio».
«Noi - ha concluso - non riusciremo ad andare avanti altri cinque anni accumulando i soldi che questo signore ci farà spendere girando la testa dall'altra parte e quindi votate Antonello Natalicchio».