Brancato, Capurso e Bonvino. <span>Foto Gianluca Battista</span>
Brancato, Capurso e Bonvino. Foto Gianluca Battista
Politica

Natale 2018: PD, PVA e SI chiedono le dimissioni di Anna Vacca

I tre partiti di opposizione ieri sera in conferenza stampa congiunta per denunciare anomalie nella gestione dei fondi pubblici da parte degli amministratori anche in vista dei Fuochi di Sant'Antonio Abate

Una conferenza stampa congiunta per puntare i riflettori su «una inaccettabile gestione clientelare» dei fondi comunali durante tutte le festività natalizie e in vista dei Fuochi di Sant'Antonio Abate dei prossimi 19 e 20 gennaio.

Partito Democratico, PrimaVera Alternativa e Sinistra Italiana hanno fatto sentire la loro voce in Sala San Felice, denunciando una «gestione allegra» della macchina amministrativa. Sul banco degli imputati l'Assessore alla Cultura, Anna Vacca, e tutta l'Amministrazione comunale di cui sono state chieste le dimissioni per aver varato un cartellone del Natale 2018 dallo scarso appeal, pieno di eventi a cui hanno assistito poche persone, e per aver «favorito» associazioni e cooperative vicine nel bando, aperto e chiuso in pochi giorni, per i Falò di Sant'Antonio Abate.

Per Girolamo Capurso, presidente di PVA, è assurdo quanto accaduto nelle scorse settimane, con 45.140 euro di soldi pubblici stanziati per una non ben delineata strategia di marketing territoriale che favorisse l'afflusso di visitatori a Giovinazzo. Per l'esponente di PVA, è particolarmente significativa l'elargizione di 4.800 euro alla «solita cooperativa che a Giovinazzo si occupa di un po' di tutto».

Riflettori puntati da parte di Tommi Bonvino, segretario cittadino di Sinistra Italiana, soprattutto sul bando per i falò tanto attesi, su cui il Comune di Giovinazzo ha investito quasi 27.000 euro (mai così tanti in precedenza), di cui ben 21.960 assegnati, con affidamento diretto dell'intero evento, ad un'associazione, la POSN Events - Culturabily, costituitasi il 29 marzo dello scorso anno. Nel suo direttivo ci sono vicepresidente e tesoriere riconducibili all'area depalmiana (uno ex Consigliere comunale, l'altro candidato alle scorse amministrative). Per Bonvino, salta all'occhio anche «il troppo poco tempo a disposizione delle varie realtà locali, vista la finestra dal 18 al 24 dicembre alle ore 12.00».

Il segretario di SI ha ripercorso le ultime assegnazioni, ricordando ai presenti in Sala San Felice quella della scorsa edizione dei Fuochi, costata 40.000 euro per due bandi affidati all'associazione Aldebaran, poi «scomparsa», secondo Bonvino, dalla scena giovinazzese.

Il precedente più volte richiamato da ambienti vicini alla maggioranza, è quello del 2012, quando l'allora Amministrazione Natalicchio elargì 18.500 euro all'Arci Tressett ed ai Nipoti della Nonna, come rammentato da Bonvino stesso. In quella occasione Pietro Sifo, oggi "Consigliere di riferimento" dell'Assessore Vacca per Progettiamo il Domani per Giovinazzo, rilasciò una intervista al nostro Giuseppe Dalbis in cui denunciava una spesa esagerata per i Fuochi. Bonvino ha quindi chiesto che per coerenza, egli oggi sfiduci l'Assessore alla Cultura.

Eventi poco seguiti, affidamenti non del tutto trasparenti, esclusione delle realtà locali più consolidate da qualsiasi possibilità di partecipare ai bandi sarebbero per Mimmo Brancato, segretario cittadino del Partito Democratico, il sintomo chiaro di una gestione definita a più riprese «clientelare», che secondo l'esponente Dem si era «delineata sin dalla prima Amministrazione targata Depalma». Lo stesso Brancato, in precedenza si era soffermato sull'invalidazione delle elezioni per la Consulta Cultura, di fatto azzerata un anno e mezzo fa e che non ha più la possibilità di interagire con gli amministratori. Un fatto definito grave, poiché limiterebbe l'azione di pungolo affidato alla Consulta nell'esercizio democratico delle sue funzioni.

Insomma, da PD, PVA e SI, arriva chiaro il messaggio: alla trasparenza nelle scelte, alla meritocrazia ed alla professionalità, si preferiscono gli "amici degli amici", come aveva denunciato qualche giorno fa anche il Comitato "Per la Salute Pubblica".

Da qui le richieste formulate da Girolamo Capurso, in nome e per conto delle tre forze di sinistra, di dimissioni dell'Assessore alla Cultura, Anna Vacca, che però non basterebbero da sole a rendere più sereno il clima. Capurso ha anche chiesto «che l'intera Amministrazione comunale vada a casa», come atto conclusivo e presa di coscienza di quanto accaduto in queste ultime settimane.

A margine dell'incontro con stampa e cittadinanza, i tre partiti hanno distribuito un comunicato ufficiale che vi riportiamo integralmente nel box di approfondimento sotto questo articolo.

COMUNICATO STAMPA PD, PVA, SI 9-01-2018

In questi primi 18 mesi di governo dell'accozzaglia politica che sostiene Tommaso Depalma pensavamo di aver assistito a quasi tutto il peggio che la politica potesse offrire (dimissioni di assessori per volontà di singoli consiglieri, autodenunce di incapacità, procedimenti amministrativi viziati, bugie e fake news). Non pensavamo, però, si potesse giungere ad una gestione così spregiudicata dei NOSTRI soldi, utilizzati per alimentare un sempre più preoccupante sistema clientelare, specie in occasione di festività ed eventi (pseudo) culturali. Solo ultima, in ordine di tempo, l'organizzazione dei tradizionali "Fuochi di Sant'Antonio". Il relativo avviso pubblico è stato pubblicato in Albo pretorio il 18/12/2018, con termine finale fissato per le ore 12:00 della vigilia di Natale! Ossia, sei giorni - inclusi il sabato e la domenica - per formulare una proposta e presentare la relativa offerta economica! Proposta ed offerta difficili da formulare seriamente visto che nell'avviso pubblico non erano volutamente esplicitati 3 tasselli fondamentali: budget, requisiti di partecipazione e criteri di scelta. Una gestione dei fondi "allegra" ma soprattutto "oscura" se si considera la mancata informazione della cittadinanza: non un post o un comunicato stampa o una mail alle associazioni iscritte alla Consulta Cultura! Niente, se non un "conveniente" silenzio! Deprecabile tanto più perché proveniente da chi è sempre pronto per un caffè o una comparsata a beneficio di telecamera per i propri ritorni d'immagine. E così tra le centinaia di regalie di fine anno (puntuali come la strenna dei nonni!), si scopre che l'edizione 2019 dei Falò di Sant'Antonio sarà quella più ricca di sempre: 27.000 euro da spendere in meno di due giorni! Ma si sa… quando si tratta di accontentare vecchi amici, non si guarda in faccia a nessuno. E sì, perché la cifra stanziata sarà ad appannaggio quasi esclusivamente di un semi-sconosciuto operatore culturale (la neo-nata associazione "Posn Culturaly"), nel cui direttivo troviamo, tra gli altri, Enzo Fusaro e Tommaso Pappagallo! E non è un caso di omonimia: si tratta proprio degli ex-amministratori e candidati alle scorse elezioni che hanno reso possibile elezione e rielezione di Depalma e compagnia, e che ora sindaco e giunta devono omaggiare e ringraziare con un "presente" a nostre spese. E il tutto, ripetendo esattamente lo stesso identico schema clientelare attraverso cui vennero affidati a cavallo del 2017 e 2018 analoghe cifre esorbitanti ad un'altra associazione (la Aldebaran in quel caso), anche quella neo-nata, ma prematuramente scomparsa … nel nulla! Nemmeno l'organo istituzionale con funzione di controllo (la "Consulta delle associazioni culturali") ha potuto far nulla in quanto congelata dall'amministrazione da più di un anno a seguito di un'elezione contestata dall'assessore dell'epoca (l'assessore Sala). Né si può dire che il suo successore (assessore Anna Vacca) si sia contraddistinta per impegno e trasparenza, riuscendo a far addirittura peggio del predecessore. Un fallimento sia in termini di programmazione che di trasparenza, nonostante le somme a sua disposizione siano significativamente aumentate! Chissà cosa ne penserà il suo onnipresente (ed altrettanto inconsistente) consigliere di riferimento Pietro Sifo, che a Gennaio 2012, a capo del Movimento Cittadino per Giovinazzo, tuonò contro la decisione di affidare alle due associazioni più rappresentative del territorio giovinazzese l'organizzazione dei Fuochi di Sant'Antonio per 18.000€, in quanto - a suo dire - "festa povera". Griderà ancora allo scandalo, oppure, dopo essersi accasato in maggioranza, si sarà abituato a gestire ben altre (ed alte) somme di denaro ed agli affidamenti diretti ad associazioni nate dal nulla? E che dire del Natale 2018 appena terminato? Un Natale che sarà ricordato come uno dei più evanescenti degli ultimi anni, con il ricco budget di 55.000 euro dilapidato in eventi di scarso o nessun successo, tra l'altro per vecchie proposte spacciate per grandi novità! Impietoso il confronto con quanto fatto dai comuni vicini (emblematico il caso di Ruvo di Puglia), dove con il Natale 2018 si sono riempite piazze ed inaugurate decine di attività commerciali grazie all'illuminato intervento della buona politica ed a bandi seri e trasparenti! Da noi, invece, l'Amministrazione, con l'avvallo dell'assessore Vacca, ha deciso di premiare la solita cooperativa "tutto fare" che gestisce in perenne prorogatio il servizio delle strisce blu, affidandogli altri 4.800,00 euro per l'organizzazione di un evento culturale! Un doveroso premio per quella stessa cooperativa che tiene chiusa la villetta Immacolata, concessale in gestione da oltre un anno! E come se non bastasse, all'orizzonte sono già disponibili altri 45.000 euro, per "brandizzare" la nostra amata cittadina! Un altro inaccettabile spreco da parte di chi crede che basti qualche euro per far rinascere una città e non il duro ed efficace lavoro di seria programmazione culturale! Ed allora, non ci resta che chiedere LE DIMISSIONI DELL'ASSESSORE ANNA VACCA, pur sapendo che, da sole, non basteranno, perché per rinascere la nostra città ha bisogno che a casa ci vada tutta la Giunta più costosa ed incapace che Giovinazzo abbia mai avuto!
  • Sinistra Italiana Giovinazzo
  • PrimaVera Alternativa
  • Girolamo Capurso
  • Mimmo Brancato
  • Tommi Bonvino
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