Attualità
Nasce il "Comitato per il rispetto di Giovinazzo"
La lettera di presentazione alla città
Giovinazzo - sabato 22 giugno 2024
Movida senza controllo, traffico impazzito, parcheggi selvaggi, emissioni sonore sino a notte fonda. Per contrastare il malcostume dilagante, in attesa di risposte dalla politica cittadina, nelle scorse ore si è ufficialmente costituto il "Comitato per il rispetto di Giovinazzo", composto da cittadini che hanno inteso scrivere alla nostra redazione e presentarsi alla città.
Noi di GiovinazzoViva vi proponiamo il testo della lettera indirizzata al direttore Antonio Quinto:
«Gentile Direttore,
siamo appena agli inizi della stagione estiva ma la situazione a Giovinazzo, causata dalla cosidetta movida, è già oltre i livelli di guardia. La scorsa estate avevamo già avuto i primi segnali ma i decisori politici non solo non hanno posto rimedio alle problematiche rigettando le richieste della cittadinanza, ma hanno invece accolto le richieste di una parte degli esercenti del territorio, consentendo di diffondere musica fino alle 2:00 di notte nei giorni di venerdì, sabato e nei prefestivi. Non solo. Con una modifica del Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana, approvata nella seduta del Consiglio Comunale del 14 maggio scorso, è stata consentita una deroga alla diffusione di musica che consente, praticamente a qualsiasi esercizio pubblico, di diffondere musica ad alto volume nelle strade del centro abitato fino a notte fonda, spesso con assembramenti di persone. A causa di tale insostenibile situazione, si moltiplicano denunce e segnalazioni di eventi musicali che vanno ben oltre gli orari e limiti di decibel consentiti. Leggiamo di un incontro del Sindaco con il prefetto per fare "il punto con le forze dell'ordine sulla situazione sicurezza di Giovinazzo". Ma, ci chiediamo, a che serve invocare maggiore presenza della forza pubblica, programmare (per il futuro) più telecamere e l'ingaggio di tecnici per la misurazione del rumore, quando è stata decisa una deroga, concordata con gli stessi esercenti senza ascoltare i cittadini residenti, per allargare al massimo le maglie dell'intrattenimento musicale in pieno centro? Se l'Amministrazione non riesce a garantire le principali condizioni di vivibilità e del rispetto della quiete pubblica, di decoro e di pulizia della città di Giovinazzo dobbiamo pensarci noi cittadini. Per questo ci uniamo nella forma del "Comitato per il rispetto di Giovinazzo" con l'obiettivo di, riaprire il dibattito sull'impatto che la "movida senza regole" determina sui diritti dei cittadini alla quiete pubblica ed alla salute, coinvolgere le massime autorità sovraordinate quali il Prefetto in considerazione dell'azione fallimentare dell'Amministrazione in tema di controlli. Oggi assistiamo ad una violenza istituzionale che lede i diritti dei cittadini che non possono avere un minimo di tutela dagli organi deputati a tali compiti, in un momento in cui si vedono affermare privilegi di alcuni a scapito dei diritti di tutti. Il Comitato ha anche l'obiettivo di appurare se sono rispettati leggi e regolamenti nell'esercizio delle attività di alcuni esercenti».
Rappresentanti del Comitato sono in ordine alfabetico:
AMOIA MICHELE
ANDRIANI NICOLA
BAVARO NICOLA
CUTRONE GERARDO
DECHIRICO PATRIZIA
DEPALO ROCCO
GADALETA ROSALBA
FANELLI FRANCESCO
Noi di GiovinazzoViva vi proponiamo il testo della lettera indirizzata al direttore Antonio Quinto:
«Gentile Direttore,
siamo appena agli inizi della stagione estiva ma la situazione a Giovinazzo, causata dalla cosidetta movida, è già oltre i livelli di guardia. La scorsa estate avevamo già avuto i primi segnali ma i decisori politici non solo non hanno posto rimedio alle problematiche rigettando le richieste della cittadinanza, ma hanno invece accolto le richieste di una parte degli esercenti del territorio, consentendo di diffondere musica fino alle 2:00 di notte nei giorni di venerdì, sabato e nei prefestivi. Non solo. Con una modifica del Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana, approvata nella seduta del Consiglio Comunale del 14 maggio scorso, è stata consentita una deroga alla diffusione di musica che consente, praticamente a qualsiasi esercizio pubblico, di diffondere musica ad alto volume nelle strade del centro abitato fino a notte fonda, spesso con assembramenti di persone. A causa di tale insostenibile situazione, si moltiplicano denunce e segnalazioni di eventi musicali che vanno ben oltre gli orari e limiti di decibel consentiti. Leggiamo di un incontro del Sindaco con il prefetto per fare "il punto con le forze dell'ordine sulla situazione sicurezza di Giovinazzo". Ma, ci chiediamo, a che serve invocare maggiore presenza della forza pubblica, programmare (per il futuro) più telecamere e l'ingaggio di tecnici per la misurazione del rumore, quando è stata decisa una deroga, concordata con gli stessi esercenti senza ascoltare i cittadini residenti, per allargare al massimo le maglie dell'intrattenimento musicale in pieno centro? Se l'Amministrazione non riesce a garantire le principali condizioni di vivibilità e del rispetto della quiete pubblica, di decoro e di pulizia della città di Giovinazzo dobbiamo pensarci noi cittadini. Per questo ci uniamo nella forma del "Comitato per il rispetto di Giovinazzo" con l'obiettivo di, riaprire il dibattito sull'impatto che la "movida senza regole" determina sui diritti dei cittadini alla quiete pubblica ed alla salute, coinvolgere le massime autorità sovraordinate quali il Prefetto in considerazione dell'azione fallimentare dell'Amministrazione in tema di controlli. Oggi assistiamo ad una violenza istituzionale che lede i diritti dei cittadini che non possono avere un minimo di tutela dagli organi deputati a tali compiti, in un momento in cui si vedono affermare privilegi di alcuni a scapito dei diritti di tutti. Il Comitato ha anche l'obiettivo di appurare se sono rispettati leggi e regolamenti nell'esercizio delle attività di alcuni esercenti».
Rappresentanti del Comitato sono in ordine alfabetico:
AMOIA MICHELE
ANDRIANI NICOLA
BAVARO NICOLA
CUTRONE GERARDO
DECHIRICO PATRIZIA
DEPALO ROCCO
GADALETA ROSALBA
FANELLI FRANCESCO