Pasquale Salvemini
Pasquale Salvemini
Cronaca

Nasce Adrionet, una svolta epocale per la tutela delle tartarughe

Condividerà dati e procedure operative. Ne farà parte anche il centro di recupero di Molfetta

Questa volta la "rete" non rappresenterà una minaccia, ma al contrario una speranza per le tartarughe marine che frequentano l'Adriatico e lo Ionio per nutrirsi e per deporre le uova.

Dopo una gestazione di quasi 8 mesi (complice anche il Covid-19) ha visto infatti la luce in questi giorni la Rete Adriatico-Ionica di coordinamento tra i centri di recupero tartarughe marine, in sigla Adrionet CRTM. Le premesse erano state poste nel dicembre dello scorso anno, a Città Sant'Angelo, in provincia di Pescara, in un convegno nazionale nel quale era emersa la necessità di collaborare per ottimizzare i risultati.

La formula scelta è quella del protocollo di intesa, firmato da 6 CRTM che operano nei mari Adriatico e Ionio: "Luigi Cagnolaro" Pescara, Museo di Storia Naturale del Salento Calimera, Rimini/Riccione, Oasi WWF Policoro, Area Marina Protetta di Torre Guaceto e WWF Molfetta. Naturalmente saranno possibili, e sono anzi auspicate, ulteriori adesioni.

Della rete fanno parte anche professionisti che, pur non strutturati in forma di CRTM, sono coinvolti, sul piano scientifico e operativo, nelle tematiche connesse al recupero delle tartarughe. Attualmente queste figure rappresentano la Societas Herpetologica Italica, il CNR-IRBIM di Ancona, l'Istituto Zooprofilattico di Teramo e le Università di Bari, Pisa e Foggia.

Gli obiettivi sono ambiziosi: coordinamento e standardizzazione delle modalità e dei protocolli di intervento, condivisione delle esperienze gestionali, regole comuni nella raccolta dei dati con la finalità di realizzare studi a più ampio raggio e di maggiore rilievo scientifico, accrescimento della capacità di influenza nei confronti dei decision makers e, analogamente, realizzazione di campagne di informazione rivolte ai cittadini per favorire programmi e iniziative finalizzati alla salvaguardia delle tartarughe e più in generale della biodiversità e delle buone condizioni dei mari Adriatico e Ionio in tutte le loro componenti.

La Rete sarà gestita da un Comitato tecnico (un rappresentante per ogni aderente), da un segretariato e da un coordinatore-portavoce. Tutti gli incarichi avranno durata annuale e saranno svolti a rotazione dagli aderenti.

Che cosa cambia in concreto è presto detto: in passato ciascun centro operava per proprio conto o al più in collaborazione con quelli confinanti con metodologie, di azione e di raccolta dati, difficilmente comparabili, anche se tutte ispirate alle "Linee Guida per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine ai fini della riabilitazione e per la manipolazione e rilascio a scopi scientifici" varate da Ispra nel 2013.

La Rete consentirà di ottimizzare i risultati attraverso scambio di informazioni, di buone pratiche e collaborazione in mare e nei centri. Una svolta epocale: non più competizione ma condivisione nella consapevolezza che insieme si riuscirà a ottenere migliori risultati nell'interesse delle tartarughe e del mare.
  • Tartarughe Giovinazzo
  • Pasquale Salvemini
Altri contenuti a tema
Tre tartarughe spiaggiate spinte dalle correnti, una a Giovinazzo Tre tartarughe spiaggiate spinte dalle correnti, una a Giovinazzo Il ritrovamento in località Trincea, nei pressi dell'omonimo lido: è morta annegata, rimasta intrappolata in una rete
Amo e lenza killer. Tartaruga spiaggiata tra Giovinazzo e Molfetta Amo e lenza killer. Tartaruga spiaggiata tra Giovinazzo e Molfetta La caretta caretta, un maschio di circa 75 centimetri, aveva ancora una parte della lenza all'altezza della cloaca
Tartaruga in difficoltà a Giovinazzo: salvata da alcuni diportisti Tartaruga in difficoltà a Giovinazzo: salvata da alcuni diportisti Alcune persone a bordo di un natante hanno notato l'esemplare di caretta caretta e hanno allertato il 1530
Tartaruga spiaggiata a cala Arena. Salvemini: «Fratture sul carapace» Tartaruga spiaggiata a cala Arena. Salvemini: «Fratture sul carapace» L’esemplare di caretta caretta, morto ormai da alcune settimane, è stato trovato in avanzato stato di decomposizione
Le mareggiate fanno "strage" di delfini e tartarughe marine Le mareggiate fanno "strage" di delfini e tartarughe marine Da Molfetta a Monopoli recuperati dieci animali morti lungo la costa dai volontari del WWF Puglia
Un'altra tartaruga marina trovata senza vita: era nel porticciolo Un'altra tartaruga marina trovata senza vita: era nel porticciolo La carcassa dell'animale, di oltre 70 centimetri, è stata trasferita all'istituto zooprofilattico di Foggia
Carcassa di tartaruga spiaggiata sull'arenile a sud di Giovinazzo Carcassa di tartaruga spiaggiata sull'arenile a sud di Giovinazzo È di una caretta caretta trascinata sulla battigia a causa delle recenti mareggiate. Sul posto la Guardia Costiera
Tartaruga senza vita spiaggiata sulla costa di Ponente Tartaruga senza vita spiaggiata sulla costa di Ponente A segnalarla sono stati alcuni passanti che hanno allertato le forze dell'ordine e il centro di recupero di Molfetta
© 2001-2024 GiovinazzoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata. Tutti i diritti riservati.
GiovinazzoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.