Eventi e cultura
Narcisismo digitale, Agostino Picicco ospite di Forum su Rete 4
Il giornalista e scrittore giovinazzese è stato intervistato sul tema dell'ossessione comunicativa presente sui social network
Giovinazzo - martedì 27 febbraio 2024
Lunedì 26 febbraio, durante la trasmissione "Forum", programma televisivo di genere giudiziario trasmesso su Rete4 e condotto da Barbara Palombelli, lo scrittore di origine giovinazzese Agostino Picicco, autore del volume "Il narcisismo digitale. La sfida di non perdere le relazioni" (Secop edizioni), è intervenuto per parlare sui temi della comunicazione digitale.
Intervistato dalla giornalista Giulia Lea Giorgi, ha spiegato ai telespettatori il senso del narcisismo digitale dato dall'ossessione comunicativa di fotografare ogni momento della propria vita per condividerlo sui social. Con tale narrazione di una vita per immagini si sviluppa un genere di personalità narcisistica con il solo fine di promuovere se stessi e cercare l'ammirazione degli altri su larga scala.
Si tratta di un nuovo piacere che dà una ragione di vita: talvolta è fondato il sospetto che vi sia chi vada in vacanza, al ristorante, si fidanzi al solo scopo di poter postare le foto sui social, senza neppure il desiderio di avere i like, ma solo per il piacere di "fare vedere".
Citando uno slogan letto proprio su Facebook, si realizza un contesto per cui «viviamo in un mondo dove la stupidità è ascoltata, l'intelligenza ignorata e l'educazione passata di moda». Pertanto l'uso indiscriminato delle tecnologie digitali può portare a una serie di problemi sociali e culturali, tra cui l'isolamento sociale, la dipendenza da dispositivi e la mancanza di privacy.
L'umanesimo digitale cerca proprio di affrontare queste sfide grazie alla cultura umanistica che in un contesto digitale promuove un uso responsabile e consapevole di tali tecnologie.
Intervistato dalla giornalista Giulia Lea Giorgi, ha spiegato ai telespettatori il senso del narcisismo digitale dato dall'ossessione comunicativa di fotografare ogni momento della propria vita per condividerlo sui social. Con tale narrazione di una vita per immagini si sviluppa un genere di personalità narcisistica con il solo fine di promuovere se stessi e cercare l'ammirazione degli altri su larga scala.
Si tratta di un nuovo piacere che dà una ragione di vita: talvolta è fondato il sospetto che vi sia chi vada in vacanza, al ristorante, si fidanzi al solo scopo di poter postare le foto sui social, senza neppure il desiderio di avere i like, ma solo per il piacere di "fare vedere".
Citando uno slogan letto proprio su Facebook, si realizza un contesto per cui «viviamo in un mondo dove la stupidità è ascoltata, l'intelligenza ignorata e l'educazione passata di moda». Pertanto l'uso indiscriminato delle tecnologie digitali può portare a una serie di problemi sociali e culturali, tra cui l'isolamento sociale, la dipendenza da dispositivi e la mancanza di privacy.
L'umanesimo digitale cerca proprio di affrontare queste sfide grazie alla cultura umanistica che in un contesto digitale promuove un uso responsabile e consapevole di tali tecnologie.