Politica
Mozione di sfiducia a Depalma dalle opposizioni
Dura presa di posizione di partiti e movimenti di centrosinistra. I Consiglieri: «Situazione politica e amministrativa intollerabile»
Giovinazzo - venerdì 29 gennaio 2021
0.25
Nessuno sconto a Tommaso Depalma ed alla Giunta da lui guidata.
È stata protocollata nelle scorse ore una mozione di sfiducia da parte dei Consiglieri comunali di PrimaVera Alternativa e Partito Democratico, dopo la dura presa di posizione di tutte le componenti, movimenti e partiti, facenti parte del nascente laboratorio politico denominato OfficinaGiovinazzo22.
I Consiglieri Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti, Nunzia Fiorentino, Antonello Natalicchio, Gianni Camporeale e Francesco Saracino hanno così commentato questo ulteriore passaggio formale che intende aprire nuovi scenari nella politica giovinazzese: «Depalma deve andare a casa! È giunto il momento di porre fine a questa sconclusionata e dannosa situazione politico-amministrativa. Ed è per questo che abbiamo richiesto la convocazione del Consiglio Comunale per procedere alla votazione per appello nominale della mozione di sfiducia al Sindaco e alla sua Giunta».
IL CASO DEL DIRIGENTE DEL TERZO SETTORE
Sarebbero tanti gli episodi di cattiva amministrazione che le opposizioni giovinazzesi contestano alla compagine governativa guidata da Tommaso Depalma e provano ad elencarli, partendo dall'ultimo: «Dopo che enti di controllo sovra-comunali (Corte dei Conti e Ispettorato per la Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri) ed il Collegio dei Revisori dei Conti hanno certificato l'illegittimità e/o irregolarità dell'incarico che la Giunta ed il Sindaco hanno conferito al Dirigente del Terzo Settore - si legge in una nota congiunta -, richiedendo la revoca di tutti gli atti emanati dal ridetto Dirigente "in quanto lo stesso era privo di legittimità soggettiva nella elaborazione e firma degli stessi", si è addirittura messa a repentaglio la certezza dei rapporti giuridici tra cittadini, operatori economici ed ente comunale. Una situazione gravissima e senza precedenti - attaccano -, dolosamente cagionata dal Sindaco e dai componenti della Giunta, i quali, dopo aver richiesto alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti un parere, non si sono conformati alla deliberazione n. 107 del 25 novembre 2020 in cui la magistratura contabile ha affermato perentoriamente che il rapporto con il Dirigente del Settore Urbanistica e Lavori Pubblici non poteva più proseguire».
LE ALTRE CONTESTAZIONI ALLA CONDOTTA AMMINISTRATIVA
Questa vicenda sarebbe dunque solo la punta dell'iceberg di una condotta amministrativa più volte ritenuta da PrimaVera Alternativa e dal Partito Democratico piuttosto disinvolta.
Secondo i Consiglieri di minoranza, infatti, Depalma ed i suoi avrebbero ripetutamente mostrato segni di uno sgretolamento della loro compagine politica, rendendo di fatto difficile il lavoro di Palazzo di Città ed arrecando nocumento all'intera comunità. Gli esempi vengono elencati nella stessa nota:
«La reiterata violazione delle disposizioni del Regolamento del Consiglio Comunale che disciplinano i termini e le modalità per la convocazione delle commissioni consiliari permanenti e per la trasmissione delle proposte di deliberazione; - la disgregazione dei rapporti tra Giunta ed uffici, da ultimo certificata dalla querelle che ha visto l'Assessore al ramo Stallone opposto al Comandante della Polizia Municipale e che ha prodotto una ridicola proroga dell'incarico dello stesso comandante di soli tre mesi; - l'attività sanzionatoria che ha interessato il tratto viario Giovinazzo – Santo Spirito posta in essere in violazione delle norme che regolano gli affidamenti diretti e, addirittura, dello stesso contratto stipulato; - i numerosi rimpasti di Giunta perpetrati dal Sindaco che hanno prodotto l'inaccettabile concentrazione di deleghe assessorili in capo al primo cittadino; - il fallimento, l'erroneità e la tardività di tutte le scelte urbanistiche operate dall'amministrazione (si pensi solo alle vicende del Piano Particolareggiato per la zona di espansione C3, allo Sportello Unico ex marmeria Barbone, alla variante urbanistica aree a verde via Piscitelli, all'omesso adeguamento al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) della zona C2); - la disomogeneità politica del gruppo consiliare di maggioranza, certificata dalla ultima tornata elettorale regionale».
Una posizione chiara, da ieri anche formale, che traccia un solco incolmabile tra gli uomini e le donne che hanno contrastato in questi anni l'esecutivo cittadino e la componente di maggioranza, più volte accusata dagli stessi Consiglieri di essere accondiscendente ben oltre il politicamente lecito.
È stata protocollata nelle scorse ore una mozione di sfiducia da parte dei Consiglieri comunali di PrimaVera Alternativa e Partito Democratico, dopo la dura presa di posizione di tutte le componenti, movimenti e partiti, facenti parte del nascente laboratorio politico denominato OfficinaGiovinazzo22.
I Consiglieri Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti, Nunzia Fiorentino, Antonello Natalicchio, Gianni Camporeale e Francesco Saracino hanno così commentato questo ulteriore passaggio formale che intende aprire nuovi scenari nella politica giovinazzese: «Depalma deve andare a casa! È giunto il momento di porre fine a questa sconclusionata e dannosa situazione politico-amministrativa. Ed è per questo che abbiamo richiesto la convocazione del Consiglio Comunale per procedere alla votazione per appello nominale della mozione di sfiducia al Sindaco e alla sua Giunta».
IL CASO DEL DIRIGENTE DEL TERZO SETTORE
Sarebbero tanti gli episodi di cattiva amministrazione che le opposizioni giovinazzesi contestano alla compagine governativa guidata da Tommaso Depalma e provano ad elencarli, partendo dall'ultimo: «Dopo che enti di controllo sovra-comunali (Corte dei Conti e Ispettorato per la Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri) ed il Collegio dei Revisori dei Conti hanno certificato l'illegittimità e/o irregolarità dell'incarico che la Giunta ed il Sindaco hanno conferito al Dirigente del Terzo Settore - si legge in una nota congiunta -, richiedendo la revoca di tutti gli atti emanati dal ridetto Dirigente "in quanto lo stesso era privo di legittimità soggettiva nella elaborazione e firma degli stessi", si è addirittura messa a repentaglio la certezza dei rapporti giuridici tra cittadini, operatori economici ed ente comunale. Una situazione gravissima e senza precedenti - attaccano -, dolosamente cagionata dal Sindaco e dai componenti della Giunta, i quali, dopo aver richiesto alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti un parere, non si sono conformati alla deliberazione n. 107 del 25 novembre 2020 in cui la magistratura contabile ha affermato perentoriamente che il rapporto con il Dirigente del Settore Urbanistica e Lavori Pubblici non poteva più proseguire».
LE ALTRE CONTESTAZIONI ALLA CONDOTTA AMMINISTRATIVA
Questa vicenda sarebbe dunque solo la punta dell'iceberg di una condotta amministrativa più volte ritenuta da PrimaVera Alternativa e dal Partito Democratico piuttosto disinvolta.
Secondo i Consiglieri di minoranza, infatti, Depalma ed i suoi avrebbero ripetutamente mostrato segni di uno sgretolamento della loro compagine politica, rendendo di fatto difficile il lavoro di Palazzo di Città ed arrecando nocumento all'intera comunità. Gli esempi vengono elencati nella stessa nota:
«La reiterata violazione delle disposizioni del Regolamento del Consiglio Comunale che disciplinano i termini e le modalità per la convocazione delle commissioni consiliari permanenti e per la trasmissione delle proposte di deliberazione; - la disgregazione dei rapporti tra Giunta ed uffici, da ultimo certificata dalla querelle che ha visto l'Assessore al ramo Stallone opposto al Comandante della Polizia Municipale e che ha prodotto una ridicola proroga dell'incarico dello stesso comandante di soli tre mesi; - l'attività sanzionatoria che ha interessato il tratto viario Giovinazzo – Santo Spirito posta in essere in violazione delle norme che regolano gli affidamenti diretti e, addirittura, dello stesso contratto stipulato; - i numerosi rimpasti di Giunta perpetrati dal Sindaco che hanno prodotto l'inaccettabile concentrazione di deleghe assessorili in capo al primo cittadino; - il fallimento, l'erroneità e la tardività di tutte le scelte urbanistiche operate dall'amministrazione (si pensi solo alle vicende del Piano Particolareggiato per la zona di espansione C3, allo Sportello Unico ex marmeria Barbone, alla variante urbanistica aree a verde via Piscitelli, all'omesso adeguamento al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) della zona C2); - la disomogeneità politica del gruppo consiliare di maggioranza, certificata dalla ultima tornata elettorale regionale».
Una posizione chiara, da ieri anche formale, che traccia un solco incolmabile tra gli uomini e le donne che hanno contrastato in questi anni l'esecutivo cittadino e la componente di maggioranza, più volte accusata dagli stessi Consiglieri di essere accondiscendente ben oltre il politicamente lecito.