Cronaca
Montagne di rifiuti a fuoco nella discarica di San Pietro Pago
Il rogo alle ore 16.00, in fiamme anche un tritarifiuti. Sul posto Vigili del Fuoco, si propende per il dolo
Giovinazzo - martedì 26 maggio 2020
20.01
Un rogo di medie dimensioni si è sviluppato alle ore 16.00 di quest'oggi nella discarica di Giovinazzo: il sito, gestito in passato dalla Daneco Impianti, ma chiuso dal 2015 all'abbancamento di nuovi rifiuti (è attivo solo il sistema di estrazione del biogas, nda), sorge nell'area rurale di San Pietro Pago.
Le fiamme, che hanno intaccato anche un mezzo per la triturazione dei rifiuti solidi urbani, hanno interessato tre montagne di rifiuti - alte dai 2 ai 5 metri - per un'area complessiva di oltre 300 metri quadrati - formate da buste di plastica, legno e sterpaglie, sviluppando un'alta colonna di fumo visibile da lontano. Subito sono arrivati i Vigili del Fuoco: le operazioni di spegnimento si protrarranno per diverse ore anche a causa del forte vento che spira da nord-ovest. La discarica (su cui, nel 2016, la Procura della Repubblica di Bari ha disposto il sequestro dei lotti I, II, III e VI, nda) sorge in una zona ad alto valore paesaggistico anche per la presenza della chiesa rurale di San Pietro, ma che purtroppo sconta decenni di accumuli di rifiuti che hanno provocato un'evidente compromissione dell'ambiente. Oggi, l'ennesima pagina nera con un incendio sulle cui cause sono in corso accertamenti anche si propende per l'ipotesi del dolo.
In loco, oltre ai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta, ci sono anche quelli del Comando Provinciale di Bari con pale meccaniche, escavatori cingolati e un'autobotte contenente 8.000 litri di acqua. Sul posto anche i Carabinieri della locale Stazione, a cui sono affidate le indagini, e la Polizia Locale.
Le fiamme, che hanno intaccato anche un mezzo per la triturazione dei rifiuti solidi urbani, hanno interessato tre montagne di rifiuti - alte dai 2 ai 5 metri - per un'area complessiva di oltre 300 metri quadrati - formate da buste di plastica, legno e sterpaglie, sviluppando un'alta colonna di fumo visibile da lontano. Subito sono arrivati i Vigili del Fuoco: le operazioni di spegnimento si protrarranno per diverse ore anche a causa del forte vento che spira da nord-ovest. La discarica (su cui, nel 2016, la Procura della Repubblica di Bari ha disposto il sequestro dei lotti I, II, III e VI, nda) sorge in una zona ad alto valore paesaggistico anche per la presenza della chiesa rurale di San Pietro, ma che purtroppo sconta decenni di accumuli di rifiuti che hanno provocato un'evidente compromissione dell'ambiente. Oggi, l'ennesima pagina nera con un incendio sulle cui cause sono in corso accertamenti anche si propende per l'ipotesi del dolo.
In loco, oltre ai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta, ci sono anche quelli del Comando Provinciale di Bari con pale meccaniche, escavatori cingolati e un'autobotte contenente 8.000 litri di acqua. Sul posto anche i Carabinieri della locale Stazione, a cui sono affidate le indagini, e la Polizia Locale.