Monsignor Domenico Cornacchia
Monsignor Domenico Cornacchia
Chiesa locale

Mons. Cornacchia si presenta: «Vengo tra voi per alimentare la luce della fede e della speranza»

Ieri la cerimonia di insediamento a Molfetta

«Sono felice, felicissimo di essere qui». E poi, «a questa Diocesi dico: coraggio, riprendi il tuo cammino, seguendo Dio che ci conduce! Questa è la nostra vocazione. Accendere nuove luci. E vengo tra voi per alimentare la luce della fede e della speranza. Ho bisogno di voi in quest'opera».

Un'omelia che ha fatto trasparire tanta semplicità e umiltà, in perfetto stile Papa Francesco, quella pronunciata ieri dal nuovo Vescovo di Molfetta-Ruvo di Puglia- Giovinazzo - Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia che ha fatto il suo ingresso in città partendo dal Seminario Regionale per arrivare al sagrato della chiesa del Purgatorio. Qui ha compiuto il gesto simbolico di baciare la terra.

Poi è stata la volta del saluto ufficiale del Sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, e dei suoi colleghi delle altre cittadine della Diocesi, compreso un emozionatissimo Tommaso Depalma che, rivolgendosi al prelato ha sussurato: «Il suo sorriso scalderà i nostri cuori».

«Questo piccolo Sindaco - ha detto la Natalicchio - ti dà il benvenuto. Servire è letizia. Entri in città, don Mimmo, con parole semplici e precise».

Il Vescovo si è invece limitato ad un «Vi saluto tutti con grande e caloroso abbraccio. Cristo Gesù è la nostra vera ragione del nostro stare qui. Con grande commozione esprimo il mio grazie al Signore Gesù e a Papa Francesco che mi affida come Pastore di questo pezzo di Chiesa».

Un picchetto di marinai della Capitaneria di Porto di Molfetta, a conclusione del suo discorso, gli ha reso gli onori militari. Da quel momento in poi, la Cattedrale ha accolto al suo interno le Autorità politiche, civili e militari, provenienti anche da Bari, oltre a tanti fedeli, mentre i sacerdoti e i diaconi si sono recati nella Cappella del Seminario Vescovile per indossare le vesti sacre e prepararsi per la cerimonia. Al suo ingresso in Cattedrale, Mons. Cornacchia ha baciato il crocifisso prima e gli stipiti della porta della Misericordia dopo per poi proseguire con il rito dell'asperisone.

Il Vescovo, con la formula liturgica prevista, ha dato inizio alla lunghissima celebrazione. Subito dopo è stata data lettura della Lettera Apostolica a cui è seguito l'annuncio dell'insediamento. A farlo è stato l'Amministratore diocesano, Mons. Ignazio de Gioia, che ha pronunciato queste parole: «È giunto il tempo della consolazione. In questo anno giubilare ci mostri Eccellenza la figura di Cristo buon Pastore. A lei il compito di professare la meta altissima della santità».

A conclusione della lettura, quindi il Vescovo è salito alla Cattedra e si è insediato.

Ma anche durante l'omelia il nuovo Vescovo ha ringraziato Papa Francesco, per averlo nominato Pastore della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi: «È da qui che parte il nostro cammino in letizia. Incredulità e stupore hanno fatto breccia anche nel mio cuore quando mi è stato comunicato di entrare in questa diocesi».

Con la lettura ai fedeli del Verbale di possesso canonico, a cura Cancelliere Vescovile don Fabio Tangeri, quindi, è stata ufficializzata la sua nomina, dandocosì ufficilamente il via al Ministero Episcopale.

«Siamo giunti alla fine. Con questa firma entro a pieno titolo qui, in Cattedrale e nella Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Ma con questa firma voi siete entrati nel mio cuore», sono state le parole finali di Monsignor Cornacchia, il quale domenica pomeriggio, 28 febbraio, farà visita per la prima volta a Giovinazzo.

(Andrea Teofrasto)
Il saluto alle AutoritàIl saluto sul sagrato della CattedraleDon Pietro Rubini accompagna Mons. CornacchiaDurante la celebrazioneIl nuovo Pastore si è insediato
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