Michele Sollecito
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Politica

Michele Sollecito risponde a Libera Giovinazzo

Una lettera per raccontare quanto fatto e le idee per il futuro in tema di trasparenza, legalità, welfare, politiche giovanili e co-progettazione

Il presidio cittadino di Libera ha inviato una lettera ai tre candidati sindaco per evidenziare le necessità della città di Giovinazzo in alcuni settori importantissimi, quali quello della tutela e promozione della legalità, della trasparenza amministrativa, del welfare, delle politiche giovanili e sulla necessità di una amministrazione partecipata.
Questa la risposta del candidato ed attuale vicesindaco, Michele Sollecito.


«Cari amici del presidio cittadino di Libera,
vi scrivo per riscontrare la vostra lettera ai candidati alla carica di sindaco, vi scrivo per ringraziarvi dell'attenzione che avete riservato alla nostra città non solo in questo momento particolare della consultazione elettorale.

Molti punti da voi sottoposti alla nostra attenzione meritano un approfondimento in dettaglio.

Partiamo dal welfare e dalle politiche educative.

Siamo ormai dinanzi ad una svolta storica. Dopo l'approvazione della legge quadro dei servizi e dell'integrazione socio-sanitaria (legge 328/2000), finalmente avremo in tutta Italia uno standard oggettivo per i Livelli delle Prestazioni Essenziali (LEPS) grazie all'approvazione del Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2021-2023 avvenuta l'anno scorso. Si tratta di un passaggio storico perché con la riforma del 2001 del titolo V della Costituzione, il quadro degli interventi sociali era diventato difforme da Regione a Regione provocando una sproporzione di spesa sociale pro capite molto elevata (alcune rilevazioni del 2018 ci riportano la forbice tra i 18 euro pro capite di spesa sociale in Calabria fino ai 508 della provincia di Bolzano).
Gli interventi di sostegno monetario al reddito – tramite RdC o assegno sociale – sono ormai considerati come LEPS e quindi questi interventi non potranno più essersi considerati precari o "una tantum".
Altri temi come i progetti Dopo di noi per categorie prioritarie, il potenziamento del servizio sociale professionale, il sostegno alimentare e i servizi di contrasto alla povertà sono ormai inquadrati come LEPS e avranno una dotazione economica a valere sui fondi dei Piani Sociali di Zona e sui fondi "Lotta alla povertà" e "PNRR Welfare".

Sulla necessità di co-progettazione degli interventi sociali il nostro Comune si è già distinto in diverse occasioni collaborando fattivamente in tavoli di co-progettazione per proporre al Dipartimento per le politiche familiari, in seno alla Presidenza del Consiglio, ben due progetti educativi speciali per minori: "Educare. Lotta alla povertà educativa" e "NaturalMente" per l'avviso pubblico "Educare in Comune". Il primo progetto è già partito sul territorio comunale e si avvale della collaborazione di diverse cooperative sociali e della Caritas diocesana che monitorerà anche la valutazione d'impatto di queste attività. I laboratori gratuiti di canto, musica, calcio a 5, pattinaggio psicomotricità., danza e musical sono tutti in corso e sono in linea con l'obiettivo di rimarginare gli effetti generati dalla pandemia e dal confinamento sui minori.

La prossima grande iniziativa di co-progettazione sarà l'approvazione del V Piano Sociale di Zona (2022-2024) che si avvale dei "tavoli di concertazione" che si terranno sull'ambito Molfetta-Giovinazzo. Questi tavoli concentreranno la loro attenzione sui temi che costituiscono gli obiettivi di servizio da raggiungere.
Al Piano Sociale di Zona, che è un atto di macro-organizzazione, rimando anche i vostri ulteriori spunti in tema di welfare.

Allargando lo sguardo oltre i confini comunali, credo che la vera grande sfida sarà contrastare le disuguaglianze che sono state accentuate negli ultimi anni, disuguaglianze che hanno generato e amplificato alcune "fratture" nella nostra società: la disuguaglianza di genere, la disuguaglianza generazionale, la disuguaglianza tra garantiti e non, la disuguaglianza tra nord e sud. Non si tratta solo di potenziare l'effetto "riparatore" delle politiche sociali, si tratta soprattutto di agire a monte e di immaginare un sistema economico che di per sé non produca altra disuguaglianza. Penso, a tal proposito, che l'istituzione del salario minimo sia ormai un passaggio irrinunciabile per il nostro Paese.

Mi è gradito ora fermarmi sull'attenzione che avete avuto in merito al monitoraggio civico. Mi piacerebbe migliorare l'esperimento che ho portato avanti in questi anni sul sito web del nostro Comune cercando di far capire in modo intuitivo qual era lo "stato dell'arte" dei singoli procedimenti o iter amministrativi che riguardavano le opere pubbliche ed i servizi erogati dal Comune (https://www.comune.giovinazzo.ba.it/index.php/aree-tematiche/aree-tematiche-lista-1/partecipazione-civica/monitoraggio-civico).
Mi piacerebbe migliorare questa funzione soprattutto rendendo disponibili dataset in formato aperto circa l'attività dell'amministrazione (entrate, spese, servizi erogati, ribassi di gara, bilancio arboreo, andamento popolazione scolastica ecc.). Leggere i numeri ed interpretarli spesso si dimostra un approccio vincente per capire le dimensioni della macchina amministrativa e per avere la giusta misura della capacità d'azione dell'ente locale.
Gli altri punti da voi evidenziati costituiscono attività già poste in essere dagli enti locali. Noto tuttavia che negli ultimi anni in occasione dell'aggiornamento del piano anticorruzione non sono pervenute sostanziali proposte di modifiche o di miglioramento a fronte dell'avviso pubblico di consultazione.

Grazie, inoltre, per aver acceso nuovamente i riflettori sul contrasto al Gioco d'azzardo. L'ordinanza sindacale del giugno 2018 che vieta l'apertura delle sale giochi e scommesse e l'utilizzo degli apparecchi dalle 9:00 alle 12:00 di tutti i giorni, compresi i festivi, necessita di maggior opera di controllo da parte della polizia locale. Siamo ancora ben lontani dal dare piena attuazione alla legge regionale 43/2013 di contrasto al GAP anche se il nostro ambito sociale Molfetta-Giovinazzo è già impegnato a dare vita a nuove attività di formazione per operatori del settore ed è già impegnato ad animare nuovi luoghi e momenti di ascolto per intercettare il disagio sociale causato dalla ludopatia. Se ne discuterà nuovamente in vista dell'approvazione del V Piano sociale di zona.

Sul riutilizzo dei beni confiscati vorrei aggiornarvi sull'iniziativa che abbiamo adottato mesi fa candidando la ristrutturazione di un immobile confiscato ad un avviso pubblico della Regione Puglia
"Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile" - POR Puglia 2014-2020 – OT IX – Azione 9.14 c.
Questa iniziativa nasce dalla co-progettazione con il terzo settore: il bene ristrutturato diverrà un immobile di emergenza abitativa in uso al nostro Pronto Intervento Sociale – Housing di Emergenza, servizio già attivo sul nostro Ambito. La nostra proposta è stata dichiarata ammissibile dalla Regione.

Chiudo questa mia breve risposta ringraziandovi ancora per l'impegno profuso sul territorio: onorare la memoria di quanti hanno combattuto la mafia è opera meritoria, aiuta a tenere deste le nostre coscienze e ad ispirare nuove pratiche di impegno civile».


Con viva cordialità.

Michele Sollecito
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