Politica
Michele Poli ringrazia i suoi elettori
L'esponente di Abbracciamo la Città rende omaggio a chi gli ha dato fiducia e rilancia la candidatura di Daniele de Gennaro
Giovinazzo - lunedì 19 giugno 2017
Sarà in Consiglio comunale se vincerà Daniele de Gennaro e lui, dal palco di piazza Vittorio Emanuele II, avrebbe già ringraziato i suoi elettori e quelli della sua lista Abbracciamo la Città, se il programma dell'ultimo comizio pubblico non fosse stato cambiato per necessità all'ultimo momento.
Torna a far sentire la sua voce Michele Poli, inviando in redazione l'estratto di quel discorso pubblico, chiedendoci spazio per far giungere agli elettori il suo grazie ed il suo pensiero. Un pensiero nato da una riflessione che ripercorre il suo essere cresciuto in un luogo e sentire oggi il peso di una sua possibile rappresentanza in seno alla massima assise cittadina.
In quella missiva si legge: «È per questo che oggi vi ringrazio per il consenso che mi avete e che ci avete accordato. Grazie per i voti alla lista di Abbracciamo la Città. Grazie per i voti per Michele Poli di Abbracciamo la Città e grazie per i voti a tutti i candidati».
Nell'invitare a sostenere Daniele de Gennaro ancora una volta il 25 giugno, Michele Poli torna sul lavoro fatto e sulla sua idea di servizio alla comunità: «Ho già detto che se succede, ma voi lo farete succedere, sarò il Consigliere di tutti, anche di quelli che non mi hanno scelto, che hanno creduto in un altro progetto e che domani dovrò rappresentare. Darò tutto me stesso per essere un buon Consigliere, un Consigliere per tutti.
Io cercherò di non deludere nessuno, di rappresentare sia i tantissimi che hanno votato me e che hanno votato delle persone in gamba con le quali condividerò quest'avventura, sia gli altri, chiedendo a tutti la stessa cosa: collaborazione.
Il lavoro che interesserà la nuova Amministrazione, non interesserà solo la coalizione di Daniele de Gennaro, non interesserà solo chi ha vinto - è la presa di posizione -. Per far crescere Giovinazzo, dobbiamo rimboccarci le maniche tutti, nessuno escluso».
«Tutti devono partecipare, quelli che hanno vinto e quelli che non hanno vinto, eletti e non eletti - continua Poli -. Questo lo dobbiamo, per il bene del paese che ci ha visto nascere e crescere.
Non servono le guerre - sottolinea -, le schermaglie politiche, i dispetti, ma servono i progetti e le idee e se un'idea è buona e può aiutarci allo scopo, non importa chi se ne fa portatore, ma è più importante vedere gli effetti che produce, i benefici che porta alla nostra comunità. L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che si trasformano in azioni, della buona teoria che sia anche qualcosa di molto pratico».
«Noi abbiamo delle idee, dateci le vostre, mettiamole in comune e facciamo diventare Giovinazzo un grande paese - scrive ancora Poli -. In ultimo permettetemi di ringraziare anche la mia famiglia, tutta quanta: da mia moglie ai miei figli, perché tutti mi hanno sostenuto e seguito. Grazie per la forza che avete saputo darmi.
Idealmente - è il pensiero più profondo - ho riservato altri due posti per due persone sono state comunque insieme a noi, a loro devo tantissimo: mi riferisco a mio padre Salvatore, ex operaio AFP, che mi ha insegnato che non si nasce nobili per diritto di successione, bensì per quello che si fa nella vita. E poi voglio ringraziare mio suocero Agostino Turturro, perché mi ha fortificato con la sua umiltà e la sua saggezza da Metalmezzadro.
Sono certo che da lassù entrambi sapranno suggerirci cosa fare e - conclude - come comportarci per raggiungere tutti i nostri obiettivi».
Torna a far sentire la sua voce Michele Poli, inviando in redazione l'estratto di quel discorso pubblico, chiedendoci spazio per far giungere agli elettori il suo grazie ed il suo pensiero. Un pensiero nato da una riflessione che ripercorre il suo essere cresciuto in un luogo e sentire oggi il peso di una sua possibile rappresentanza in seno alla massima assise cittadina.
In quella missiva si legge: «È per questo che oggi vi ringrazio per il consenso che mi avete e che ci avete accordato. Grazie per i voti alla lista di Abbracciamo la Città. Grazie per i voti per Michele Poli di Abbracciamo la Città e grazie per i voti a tutti i candidati».
Nell'invitare a sostenere Daniele de Gennaro ancora una volta il 25 giugno, Michele Poli torna sul lavoro fatto e sulla sua idea di servizio alla comunità: «Ho già detto che se succede, ma voi lo farete succedere, sarò il Consigliere di tutti, anche di quelli che non mi hanno scelto, che hanno creduto in un altro progetto e che domani dovrò rappresentare. Darò tutto me stesso per essere un buon Consigliere, un Consigliere per tutti.
Io cercherò di non deludere nessuno, di rappresentare sia i tantissimi che hanno votato me e che hanno votato delle persone in gamba con le quali condividerò quest'avventura, sia gli altri, chiedendo a tutti la stessa cosa: collaborazione.
Il lavoro che interesserà la nuova Amministrazione, non interesserà solo la coalizione di Daniele de Gennaro, non interesserà solo chi ha vinto - è la presa di posizione -. Per far crescere Giovinazzo, dobbiamo rimboccarci le maniche tutti, nessuno escluso».
«Tutti devono partecipare, quelli che hanno vinto e quelli che non hanno vinto, eletti e non eletti - continua Poli -. Questo lo dobbiamo, per il bene del paese che ci ha visto nascere e crescere.
Non servono le guerre - sottolinea -, le schermaglie politiche, i dispetti, ma servono i progetti e le idee e se un'idea è buona e può aiutarci allo scopo, non importa chi se ne fa portatore, ma è più importante vedere gli effetti che produce, i benefici che porta alla nostra comunità. L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che si trasformano in azioni, della buona teoria che sia anche qualcosa di molto pratico».
«Noi abbiamo delle idee, dateci le vostre, mettiamole in comune e facciamo diventare Giovinazzo un grande paese - scrive ancora Poli -. In ultimo permettetemi di ringraziare anche la mia famiglia, tutta quanta: da mia moglie ai miei figli, perché tutti mi hanno sostenuto e seguito. Grazie per la forza che avete saputo darmi.
Idealmente - è il pensiero più profondo - ho riservato altri due posti per due persone sono state comunque insieme a noi, a loro devo tantissimo: mi riferisco a mio padre Salvatore, ex operaio AFP, che mi ha insegnato che non si nasce nobili per diritto di successione, bensì per quello che si fa nella vita. E poi voglio ringraziare mio suocero Agostino Turturro, perché mi ha fortificato con la sua umiltà e la sua saggezza da Metalmezzadro.
Sono certo che da lassù entrambi sapranno suggerirci cosa fare e - conclude - come comportarci per raggiungere tutti i nostri obiettivi».