Eventi e cultura
Michele Cea ed Umberto Kuhtz in mostra nella Notte Bianca della Poesia
Inaugurazione mercoledì 22 presso lo Studio Anforah/K2
Giovinazzo - domenica 19 giugno 2016
Si arricchisce di nuovi particolari il programma della meravigliosa Notte Bianca della Poesia, giunta alla sua sesta edizione, la seconda giovinazzese, organizzata dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo ed in programma i prossimi 22, 23 e 24 giugno.
Nell'anteprima, intitolata "Aspettando la Notte Bianca", ci sarà spazio anche per la pittura d'autore, grazie all'inaugurazione della mostra, a cura della Galleria d'Arte Anforah/ K2, in cui saranno esposte le opere del milanese Michele Cea e di Umberto Kuhtz, bitontino. Taglio del nastro nella serata del 22 giugno alle ore 20.30, a cura dei poeti serbi Dragan Mraovic e Mirko Dimic e del poeta greco Christos Koukis alla presenza della madrina della rassegna, l'attrice giovinazzese Antonella Bavaro.
Michele Cea, già aderente al noto Centro Leonardo da Vinci di Milano, presenta dieci opere di arte contemporanea. «La sua è un'arte visiva che cattura e avvolge nella genuina visione estetica del presente – ha dichiarato Nicola De Matteo, organizzatore della Notte Bianca della Poesia – perché ogni quadro di Michele Cea rappresenta una storia lunga quanto un sogno che ha in sé una forza intrisa di verità sapienziali, capaci di superare l'ansia e l'inquietudine del moderno vivere».
Cea è una delle anime del movimento lombardo del "Metateismo" che fa riferimento a Davide Foschi. Un movimento, è bene ricordarlo, che celebra l'essenza "divina" dell'Uomo e lo stretto legame tra trascendente e materiale, tra Alto e Basso.
Con lui sarà in esposizione Umberto Kuhtz (in foto, ndr), definito il "sindaco-poeta" per i suoi trascorsi da primo cittadino bitontino tra il 1994 ed il 1998, architetto, uomo di cultura ed artista di ottimo livello. Di recente ha scoperto una "passionaccia" per le tele, per la pittura, ed è stato capace di lavorare straordinariamente cartoncini e tavole. Il tocco in più lo dà la sua straordinaria sensibilità e la sua dolcezza. «Sono fili sottili che intrecciano rapporti virtuosi – ha continuato Nicola De Matteo ,– che appaiono principi base di ogni individuo che voglia aggrapparsi ad una visione civile e comunitaria dello stare insieme e del buon vivere».
Silvana Kuhtz, sua figlia, delizierà i presenti con una performance di poesia sensoriale, insieme al suo gruppo "Poesia d'Azione" e d'intesa con l'associazione culturale "Tina Clemente". Altro momento emotivamente straordinario di una rassegna ricca di spunti e che non ha paura di espandersi, di aprirsi, di crescere e contaminarsi. La speranza è che i giovinazzesi siano finalmente pronti a tutto questo.
Nell'anteprima, intitolata "Aspettando la Notte Bianca", ci sarà spazio anche per la pittura d'autore, grazie all'inaugurazione della mostra, a cura della Galleria d'Arte Anforah/ K2, in cui saranno esposte le opere del milanese Michele Cea e di Umberto Kuhtz, bitontino. Taglio del nastro nella serata del 22 giugno alle ore 20.30, a cura dei poeti serbi Dragan Mraovic e Mirko Dimic e del poeta greco Christos Koukis alla presenza della madrina della rassegna, l'attrice giovinazzese Antonella Bavaro.
Michele Cea, già aderente al noto Centro Leonardo da Vinci di Milano, presenta dieci opere di arte contemporanea. «La sua è un'arte visiva che cattura e avvolge nella genuina visione estetica del presente – ha dichiarato Nicola De Matteo, organizzatore della Notte Bianca della Poesia – perché ogni quadro di Michele Cea rappresenta una storia lunga quanto un sogno che ha in sé una forza intrisa di verità sapienziali, capaci di superare l'ansia e l'inquietudine del moderno vivere».
Cea è una delle anime del movimento lombardo del "Metateismo" che fa riferimento a Davide Foschi. Un movimento, è bene ricordarlo, che celebra l'essenza "divina" dell'Uomo e lo stretto legame tra trascendente e materiale, tra Alto e Basso.
Con lui sarà in esposizione Umberto Kuhtz (in foto, ndr), definito il "sindaco-poeta" per i suoi trascorsi da primo cittadino bitontino tra il 1994 ed il 1998, architetto, uomo di cultura ed artista di ottimo livello. Di recente ha scoperto una "passionaccia" per le tele, per la pittura, ed è stato capace di lavorare straordinariamente cartoncini e tavole. Il tocco in più lo dà la sua straordinaria sensibilità e la sua dolcezza. «Sono fili sottili che intrecciano rapporti virtuosi – ha continuato Nicola De Matteo ,– che appaiono principi base di ogni individuo che voglia aggrapparsi ad una visione civile e comunitaria dello stare insieme e del buon vivere».
Silvana Kuhtz, sua figlia, delizierà i presenti con una performance di poesia sensoriale, insieme al suo gruppo "Poesia d'Azione" e d'intesa con l'associazione culturale "Tina Clemente". Altro momento emotivamente straordinario di una rassegna ricca di spunti e che non ha paura di espandersi, di aprirsi, di crescere e contaminarsi. La speranza è che i giovinazzesi siano finalmente pronti a tutto questo.