Politica
Mercatone Uno, Ruggiero e Galizia (M5S): «Di Maio cercherà di riattivare amministrazione straordinaria»
Le due parlamentari sono intervenute dopo l'incontro al MISE di lunedì scorso
Giovinazzo - mercoledì 29 maggio 2019
«Il Ministro Luigi Di Maio ha comunicato che interverrà personalmente con il Tribunale, per far sì che venga riattivata subito l'amministrazione straordinaria e la cassa integrazione, con data retroattiva alla chiusura dell'azienda, in modo tale che nessun lavoratore resti al buio».
Ad affermarlo, in una nota congiunta sul caso Mercatone Uno/Shernon, sono Francesca Anna Ruggiero e Francesca Galizia, deputate del Movimento 5 Stelle.La vicenda tiene col fiato sospeso tante famiglie in tutto il nord barese e nel capoluogo, dopo la chiusura dei punti vendita di Terlizzi e Bari. Sono coinvolte anche sei famiglie giovinazzesi, che attendono una parola seria sul loro futuro.
«Ieri (lunedì, ndr) - continuano - si è tenuto al MISE un tavolo ministeriale a cui ha partecipato anche una delegazione di parlamentari del Movimento 5 Stelle. In quell'occasione è stata data voce ai rappresentanti dei commissari, nonché dei sindacati, i quali hanno palesato una priorità comune: la salvaguardia dei lavoratori e fornitori».
«I rappresentanti dei sindacati - è la sottolineatura - hanno lamentato la mancanza di fattibilità economica/finanziaria nel piano di organizzazione/ristrutturazione aziendale presentato dalla Shernon, nonché la scarsa sorveglianza su tutti i processi evoluti sviluppatisi fino ad oggi. Purtroppo, al momento - è la brutta notizia -, non ci potrà essere continuità lavorativa. Tuttavia - è invece l'apertura -, Di Maio ha aggiunto che, nel caso in cui ci fossero i presupposti, verificherà se sarà possibile riattivare i vecchi contratti CIGS e riammettere coloro che erano già stati esclusi. Inoltre, provvederà ad interfacciarsi direttamente con l'INPS per cercare una soluzione in merito ai crediti».
Galizia e Ruggiero però insistono su un punto: «È necessario attivarsi subito - sottolineano le deputate - per individuare nuovi investitori/portatori di interesse che sappiano assorbire quante più filiali possibili tra quelle dislocate su tutto il territorio nazionale».
Domani si giocherà un altro frammento importante di partita: «Per giovedì 30 maggio - proseguono Ruggiero e Galizia - resta convocato il tavolo tecnico con i comitati del territorio, i fornitori ed i creditori, allo scopo di trovare una o più soluzioni. Un incontro certamente utile quello svoltosi al Mise, durante il quale tutti hanno riconosciuto nel governo un interlocutore attento e sensibile alla problematica».
«Bisogna darsi un cronoprogramma e rispettarlo. Non guardiamo a ciò che è accaduto, ma a ciò che è urgente fare per porre rimedio a questa situazione. Perciò, come portavoce dei 5 Stelle, siamo disponibili sul territorio a seguire tutta la vicenda e siamo in costante contatto sia con il Mise che con i dipendenti».
Ad affermarlo, in una nota congiunta sul caso Mercatone Uno/Shernon, sono Francesca Anna Ruggiero e Francesca Galizia, deputate del Movimento 5 Stelle.La vicenda tiene col fiato sospeso tante famiglie in tutto il nord barese e nel capoluogo, dopo la chiusura dei punti vendita di Terlizzi e Bari. Sono coinvolte anche sei famiglie giovinazzesi, che attendono una parola seria sul loro futuro.
«Ieri (lunedì, ndr) - continuano - si è tenuto al MISE un tavolo ministeriale a cui ha partecipato anche una delegazione di parlamentari del Movimento 5 Stelle. In quell'occasione è stata data voce ai rappresentanti dei commissari, nonché dei sindacati, i quali hanno palesato una priorità comune: la salvaguardia dei lavoratori e fornitori».
«I rappresentanti dei sindacati - è la sottolineatura - hanno lamentato la mancanza di fattibilità economica/finanziaria nel piano di organizzazione/ristrutturazione aziendale presentato dalla Shernon, nonché la scarsa sorveglianza su tutti i processi evoluti sviluppatisi fino ad oggi. Purtroppo, al momento - è la brutta notizia -, non ci potrà essere continuità lavorativa. Tuttavia - è invece l'apertura -, Di Maio ha aggiunto che, nel caso in cui ci fossero i presupposti, verificherà se sarà possibile riattivare i vecchi contratti CIGS e riammettere coloro che erano già stati esclusi. Inoltre, provvederà ad interfacciarsi direttamente con l'INPS per cercare una soluzione in merito ai crediti».
Galizia e Ruggiero però insistono su un punto: «È necessario attivarsi subito - sottolineano le deputate - per individuare nuovi investitori/portatori di interesse che sappiano assorbire quante più filiali possibili tra quelle dislocate su tutto il territorio nazionale».
Domani si giocherà un altro frammento importante di partita: «Per giovedì 30 maggio - proseguono Ruggiero e Galizia - resta convocato il tavolo tecnico con i comitati del territorio, i fornitori ed i creditori, allo scopo di trovare una o più soluzioni. Un incontro certamente utile quello svoltosi al Mise, durante il quale tutti hanno riconosciuto nel governo un interlocutore attento e sensibile alla problematica».
«Bisogna darsi un cronoprogramma e rispettarlo. Non guardiamo a ciò che è accaduto, ma a ciò che è urgente fare per porre rimedio a questa situazione. Perciò, come portavoce dei 5 Stelle, siamo disponibili sul territorio a seguire tutta la vicenda e siamo in costante contatto sia con il Mise che con i dipendenti».