Politica
Mercatone Uno, interrogazione del gruppo parlamentare PD a Di Maio
Il Ministro del Lavoro risponderà oggi in Commissione
Giovinazzo - giovedì 30 maggio 2019
Comunicato Stampa
Vi riportiamo integralmente il testo dell'interrogazione al Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che sarà proposto in Commissione dal Gruppo Parlamentare del Partito Democratico. La risposta nel question time odierno.
«1.800 lavoratori della rete dei 55 punti vendita, in tutta Italia, del marchio "Mercatone Uno" hanno ricevuto via WhatsApp o Facebook la comunicazione di licenziamento, a seguito della sentenza di fallimento della Shernon Holding;
un epilogo drammatico dopo solo 9 mesi di gestione e perdite per novanta milioni di euro per la società, controllata da una scatola maltese e guidata da Valdero Rigoni;
la scelta di affidarsi alla Shernon Holding è maturata al termine dell'amministrazione straordinaria e dopo tre bandi di vendita andati deserti, con cassa integrazione per circa 3mila dipendenti;
come ricostruito dal commissario giudiziale, la Shernon Holding avrebbe omesso il pagamento degli oneri previdenziali per oltre 8,7 milioni, non avrebbe rimborsato i creditori per 60 milioni e non avrebbe onorato neanche le pendenze con l'amministrazione straordinaria dopo aver corrisposto solo 10 dei 25 milioni pattuiti, a seguito della vendita del magazzino ad una società americana per 18 milioni, un prezzo che si ritiene sottostimato rispetto al suo reale valore. Comportamenti che potrebbero configurare gli estremi per l'ipotesi di bancarotta fraudolenta per gli amministratori della suddetta società;
nonostante il fallimento di Shernon Holding, la consistenza patrimoniale del gruppo Mercatone Uno non sembra sia stata pregiudicata e gli stessi fornitori, guidati dall'imprenditore William Beozzo, fanno trapelare l'interesse a convertirsi in soci di Mercatone Uno;
nel giugno 2018 i fornitori, che hanno costituito un'apposita associazione, avevano già presentato, senza riscontri, un esposto al Mise e un reclamo al Tribunale di Bologna nei quali erano state ampiamente anticipate le preoccupazioni e le criticità del caso;
l'insieme delle suddette circostanze gettano un'ombra sull'efficacia dell'azione di tutti coloro che, a cominciare dal Mise, avrebbero dovuto, a vario titolo, vigilare sulla gestione e sugli adempimenti conseguenti all'affidamento della rete commerciale alla Shernon Holding;
non può non constatarsi la tardività dell'iniziativa di convocare l'apposito tavolo di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico, all'indomani del fallimento della Shernon Holding e del conseguente avvio delle procedure di licenziamento per quasi 2.000 lavoratori;
lo sforzo di tutti gli interlocutori, istituzionali, economici e sindacali dovrà essere ora indirizzato per l'avvio di tutte le procedure finalizzate a garantire la continuità occupazionale e reddituale dei lavoratori della rete commerciale Mercatone Uno -: quali siano stati gli interventi di monitoraggio messi in atto dal Mise sulla situazione gestionale e finanziaria della Shernon Holding e come si giustifichi la circostanza che l'epilogo sia stato appreso solo a mezzo stampa o social;
quali urgenti iniziative, anche di carattere normativo, si intendano adottare affinché il sistema dei controlli sulla gestione delle situazioni di crisi aziendale riesca ad essere più efficace e tempestivo, prevenendo azioni e comportamenti elusivi degli obblighi contrattuali e normativi;
quali misure si intendano adottare, con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle amministrazioni regionali e locali interessate, finalizzate a garantire la continuità occupazionale e reddituale dei lavoratori della rete commerciale Mercatone Uno».
GRUPPO PARLAMENTARE PD
«1.800 lavoratori della rete dei 55 punti vendita, in tutta Italia, del marchio "Mercatone Uno" hanno ricevuto via WhatsApp o Facebook la comunicazione di licenziamento, a seguito della sentenza di fallimento della Shernon Holding;
un epilogo drammatico dopo solo 9 mesi di gestione e perdite per novanta milioni di euro per la società, controllata da una scatola maltese e guidata da Valdero Rigoni;
la scelta di affidarsi alla Shernon Holding è maturata al termine dell'amministrazione straordinaria e dopo tre bandi di vendita andati deserti, con cassa integrazione per circa 3mila dipendenti;
come ricostruito dal commissario giudiziale, la Shernon Holding avrebbe omesso il pagamento degli oneri previdenziali per oltre 8,7 milioni, non avrebbe rimborsato i creditori per 60 milioni e non avrebbe onorato neanche le pendenze con l'amministrazione straordinaria dopo aver corrisposto solo 10 dei 25 milioni pattuiti, a seguito della vendita del magazzino ad una società americana per 18 milioni, un prezzo che si ritiene sottostimato rispetto al suo reale valore. Comportamenti che potrebbero configurare gli estremi per l'ipotesi di bancarotta fraudolenta per gli amministratori della suddetta società;
nonostante il fallimento di Shernon Holding, la consistenza patrimoniale del gruppo Mercatone Uno non sembra sia stata pregiudicata e gli stessi fornitori, guidati dall'imprenditore William Beozzo, fanno trapelare l'interesse a convertirsi in soci di Mercatone Uno;
nel giugno 2018 i fornitori, che hanno costituito un'apposita associazione, avevano già presentato, senza riscontri, un esposto al Mise e un reclamo al Tribunale di Bologna nei quali erano state ampiamente anticipate le preoccupazioni e le criticità del caso;
l'insieme delle suddette circostanze gettano un'ombra sull'efficacia dell'azione di tutti coloro che, a cominciare dal Mise, avrebbero dovuto, a vario titolo, vigilare sulla gestione e sugli adempimenti conseguenti all'affidamento della rete commerciale alla Shernon Holding;
non può non constatarsi la tardività dell'iniziativa di convocare l'apposito tavolo di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico, all'indomani del fallimento della Shernon Holding e del conseguente avvio delle procedure di licenziamento per quasi 2.000 lavoratori;
lo sforzo di tutti gli interlocutori, istituzionali, economici e sindacali dovrà essere ora indirizzato per l'avvio di tutte le procedure finalizzate a garantire la continuità occupazionale e reddituale dei lavoratori della rete commerciale Mercatone Uno -: quali siano stati gli interventi di monitoraggio messi in atto dal Mise sulla situazione gestionale e finanziaria della Shernon Holding e come si giustifichi la circostanza che l'epilogo sia stato appreso solo a mezzo stampa o social;
quali urgenti iniziative, anche di carattere normativo, si intendano adottare affinché il sistema dei controlli sulla gestione delle situazioni di crisi aziendale riesca ad essere più efficace e tempestivo, prevenendo azioni e comportamenti elusivi degli obblighi contrattuali e normativi;
quali misure si intendano adottare, con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle amministrazioni regionali e locali interessate, finalizzate a garantire la continuità occupazionale e reddituale dei lavoratori della rete commerciale Mercatone Uno».
GRUPPO PARLAMENTARE PD