Politica
Marcello Gemmato: «La sinistra post-vendoliana rinnega la storia e la cultura»
L'esponente di Fratelli d'Italia risponde ad Annalisa Pannarale che aveva chiesto il ritiro del patrocinio del Comune di Bari per un convegno su Giorgio Almirante
Giovinazzo - martedì 13 febbraio 2018
05.00
Marcello Gemmato, esponente di Fratelli d'Italia, candidato alle prossimo Elezioni politiche nel listino bloccato Puglia 1 per la Camera dei Deputati, ha risposto alla richiesta pervenuta al Sindaco Metropolitano, Antonio Decaro, da parte di Annalisa Pannarale, a sua volta candidata nel listino di Liberi e Uguali.
La Pannarale, che due settimane fa era stata a Giovinazzo sul palco di piazza Vittorio Emanuele II con Nico Bavaro, aveva inviato nei giorni scorsi una lettera aperta a Decaro in cui chiedeva «di rivalutare il patrocinio concesso al convegno su Giorgio Almirante, evento previsto il 24 febbraio (a Bari, ndr). Non contesto l'attività della Fondazione Tatarella, associazione libera di promuovere le attività che ritiene - scriveva la candidata di LeU -, ma considero un brutto segnale, una nota stonata, il sostegno del Comune di Bari ad un'iniziativa volta a commemorare una figura che ha partecipato attivamente all'epoca buia del ventennio fascista ed ha promosso le leggi razziali con le conseguenze che conosciamo tutti. La politica ha una grande responsabilità - insisteva Annalisa Pannarale -, forse la più importante, nello scegliere le lenti con cui guardare al passato e alla storia. Giorgio Almirante, prima di cominciare un lungo percorso nelle istituzioni democratiche, ha firmato il Manifesto della razza, documento responsabile della deportazione ed espulsione di migliaia di cittadini italiani ed ha condiviso il percorso della Repubblica Sociale Italiana, fiancheggiatrice dei nazisti invasori del nostro Paese».
Non si è fatta attendere troppo la risposta di Marcello Gemmato: «La sinistra post-vendoliana rinnega la storia e la cultura - ha affermato -: si propone come contenitore di quella fetta radical chic e intellettuale della sinistra, salvo poi tentare di boicottare eventi di alto profilo culturale e storico.
Giorgio Almirante è figura centrale della vita politica negli anni più difficili della storia moderna italiana - ha insistito Gemmato -, e fu proprio grazie al suo intervento - ricordato persino da una solida figura della sinistra quale Luciano Violante , che ebbe a definirlo "uomo che seppe condurre nell'alveo della democrazia quegli italiani che, dopo la caduta del fascismo e la sconfitta della Repubblica sociale, non si riconoscevano nella Repubblica italiana del 1948" - che allora fu impedito quello che oggi fantomatici antifascisti hanno creato nelle piazze: odio, violenza e spauracchi fuori dal tempo.
Trovo vergognosa la richiesta della parlamentare di Liberi e Uguali (LeU) - ha concluso - che si è opposta al convegno in memoria della figura di Almirante e rivolgo l'appello al sindaco di Bari, Antonio Decaro, affinché si faccia garante della democrazia che la sua stessa area politica - sebbene sotto sigle differenti - tenta di boicottare».
La Pannarale, che due settimane fa era stata a Giovinazzo sul palco di piazza Vittorio Emanuele II con Nico Bavaro, aveva inviato nei giorni scorsi una lettera aperta a Decaro in cui chiedeva «di rivalutare il patrocinio concesso al convegno su Giorgio Almirante, evento previsto il 24 febbraio (a Bari, ndr). Non contesto l'attività della Fondazione Tatarella, associazione libera di promuovere le attività che ritiene - scriveva la candidata di LeU -, ma considero un brutto segnale, una nota stonata, il sostegno del Comune di Bari ad un'iniziativa volta a commemorare una figura che ha partecipato attivamente all'epoca buia del ventennio fascista ed ha promosso le leggi razziali con le conseguenze che conosciamo tutti. La politica ha una grande responsabilità - insisteva Annalisa Pannarale -, forse la più importante, nello scegliere le lenti con cui guardare al passato e alla storia. Giorgio Almirante, prima di cominciare un lungo percorso nelle istituzioni democratiche, ha firmato il Manifesto della razza, documento responsabile della deportazione ed espulsione di migliaia di cittadini italiani ed ha condiviso il percorso della Repubblica Sociale Italiana, fiancheggiatrice dei nazisti invasori del nostro Paese».
Non si è fatta attendere troppo la risposta di Marcello Gemmato: «La sinistra post-vendoliana rinnega la storia e la cultura - ha affermato -: si propone come contenitore di quella fetta radical chic e intellettuale della sinistra, salvo poi tentare di boicottare eventi di alto profilo culturale e storico.
Giorgio Almirante è figura centrale della vita politica negli anni più difficili della storia moderna italiana - ha insistito Gemmato -, e fu proprio grazie al suo intervento - ricordato persino da una solida figura della sinistra quale Luciano Violante , che ebbe a definirlo "uomo che seppe condurre nell'alveo della democrazia quegli italiani che, dopo la caduta del fascismo e la sconfitta della Repubblica sociale, non si riconoscevano nella Repubblica italiana del 1948" - che allora fu impedito quello che oggi fantomatici antifascisti hanno creato nelle piazze: odio, violenza e spauracchi fuori dal tempo.
Trovo vergognosa la richiesta della parlamentare di Liberi e Uguali (LeU) - ha concluso - che si è opposta al convegno in memoria della figura di Almirante e rivolgo l'appello al sindaco di Bari, Antonio Decaro, affinché si faccia garante della democrazia che la sua stessa area politica - sebbene sotto sigle differenti - tenta di boicottare».