Associazioni
Malamovida, la risposta del Comitato Rispetto Giovinazzo a Gioventù Nazionale
Una nota per controbattere alla posizione dei giovani di Fratelli d'Italia che vedono la cittadina adriatica come esempio virtuoso
Giovinazzo - lunedì 4 novembre 2024
Non è passata inosservata a Giovinazzo la nota di Gioventù Nazionale dell'area metropolitana, con cui si contestano le politiche del sindaco di Bari, Vito Leccese, sulla gestione della cosiddetta movida. Per i giovani di Fratelli d'Italia Giovinazzo sarebbe un modello virtuoso di coinvolgimento di imprenditori anch'essi giovani.
La nota non è piaciuta al Comitato Rispetto per Giovinazzo, che si batte da qualche mese per una cittadina più a misura d'uomo e soprattutto di residenti. Di segito la nota integrale del gruppo:
«Giovinazzo non è riuscita, nemmeno quest'anno, ad integrare la "movida" in sicurezza e senza penalizzare i cittadini contrariamente a quanto sembrerebbe sostenuto dal Gruppo Gioventù Nazionale di Bari. Il fenomeno "movida senza rispetto delle regole civili" detta anche "malamovida" è un fenomeno patogeno che non si può analizzare superficialmente. Essa comporta dei modelli di vita abnormi sfocianti in comportamenti illeciti quali consumo di droga alimentato dallo spaccio, abuso di alcol, risse con gravi conseguenze, aumento esponenziale dello sporco e dei rifiuti indifferenziati, spreco di spazi pubblici ed inquinamento acustico con disturbo alla quiete pubblica ed alla salute. Tali comportamenti illeciti sono stati più volte segnalati alle forze politiche ed alle forze dell'ordine. Sono almeno 2 anni che a Giovinazzo i cittadini lamentano tale disagio, da 2 anni, non avendo risposte efficaci dagli amministratori, i cittadini si sono riuniti in un Comitato Pubblico allo scopo di difendere il proprio diritto alla quiete pubblica ed alla salute, ma anche quello alla sicurezza ed alla lotta agli sprechi. Nonostante la raccolta firme, le discussioni in consiglio comunale, le ordinanze del Sindaco, il problema del disagio ai cittadini non è stato risolto e questo a causa di un unico motivo: negli orari notturni non è possibile effettuare efficaci e continuativi controlli da parte delle forze dell'ordine. E questo per vari motivi, in particolare dall'assenza di risorse e di forze di polizia locale, a cui competono tali controlli, nelle ore notturne. Senza garanzia dei controlli continuativi negli orari notturni non è possibile alcuna deroga ai limiti di orari stabiliti dalle norme nazionali e regionali».
La nota non è piaciuta al Comitato Rispetto per Giovinazzo, che si batte da qualche mese per una cittadina più a misura d'uomo e soprattutto di residenti. Di segito la nota integrale del gruppo:
«Giovinazzo non è riuscita, nemmeno quest'anno, ad integrare la "movida" in sicurezza e senza penalizzare i cittadini contrariamente a quanto sembrerebbe sostenuto dal Gruppo Gioventù Nazionale di Bari. Il fenomeno "movida senza rispetto delle regole civili" detta anche "malamovida" è un fenomeno patogeno che non si può analizzare superficialmente. Essa comporta dei modelli di vita abnormi sfocianti in comportamenti illeciti quali consumo di droga alimentato dallo spaccio, abuso di alcol, risse con gravi conseguenze, aumento esponenziale dello sporco e dei rifiuti indifferenziati, spreco di spazi pubblici ed inquinamento acustico con disturbo alla quiete pubblica ed alla salute. Tali comportamenti illeciti sono stati più volte segnalati alle forze politiche ed alle forze dell'ordine. Sono almeno 2 anni che a Giovinazzo i cittadini lamentano tale disagio, da 2 anni, non avendo risposte efficaci dagli amministratori, i cittadini si sono riuniti in un Comitato Pubblico allo scopo di difendere il proprio diritto alla quiete pubblica ed alla salute, ma anche quello alla sicurezza ed alla lotta agli sprechi. Nonostante la raccolta firme, le discussioni in consiglio comunale, le ordinanze del Sindaco, il problema del disagio ai cittadini non è stato risolto e questo a causa di un unico motivo: negli orari notturni non è possibile effettuare efficaci e continuativi controlli da parte delle forze dell'ordine. E questo per vari motivi, in particolare dall'assenza di risorse e di forze di polizia locale, a cui competono tali controlli, nelle ore notturne. Senza garanzia dei controlli continuativi negli orari notturni non è possibile alcuna deroga ai limiti di orari stabiliti dalle norme nazionali e regionali».