Attività produttive
Lugo Terminal, un ponte merci verso il Nord e l'Europa
Presentato il nuovo progetto dello scalo giovinazzese
Giovinazzo - lunedì 19 dicembre 2016
14.05
Si scrive Lugo Terminal di Giovinazzo, si legge ponte merci verso l'Europa. Questa mattina presso lo scalo di via degli Stagnai è stato presentato il nuovo progetto che collegherà Giovinazzo al Quadrante Europa di Verona ed al terminal di Fiorenzuola d'Arda, nel piacentino. Dopo la benedizione di Mons. Domenico Cornacchia, si è passati ai lavori veri e propri.
Il Terminal giovinazzese esiste già da un decennio, ma da settembre si è deciso di implementare i collegamenti verso il Nord Italia, facendo della cittadina adriatica il punto di arrivo e di partenza di merci di vario tipo, non solo verso il settentrione, ma anche verso i Paesi centrali del vecchio continente.
Silvia Poli, AD di Lugo Terminal, ha ricordato come la società romagnola, nata nel 1999, abbia nel suo statuto l'obbligo di utilizzare i propri scali a fini prettamente pubblici. Sono tre i collegamenti settimanali da e per Giovinazzo, con merci di vario tipo, dal settore chimico a quello alimentare, con un'area interessata di 34.000 m² e magazzini che ne coprono 15.000. Secondo l'AD della società romagnola, figlia del Presidente Enzo Poli, padrone di casa, «un obiettivo plausibile per il 2017/2018 è quello di portare i treni settimanali dai 3 attuali a 5. Questo vorrebbe dire - ha precisato - passare dalle attuali 100.000 tonnellate a viaggio a 200.000 tonnellate per ciascun collegamento».
Il Giovinazzo Terminal, inoltre, non sarà solo snodo importante per lo scalo portuale barese, ma si potrebbe collocare come retroporto di Molfetta.
I binari giovinazzesi a disposizione di questo polo intermodale (adatto all'approdo di convogli su rotaia e capace di ospitare carico e scarico di mezzi su gomma) sono momentaneamente 3 e collegarsi col capoluogo di provincia veneto significa raggiungere Villach in Austria e Lipsia in Germania.
E questa possibilità di sviluppo economico ed occupazionale non era sfuggita ai precedenti amministratori e l'attuale Sindaco, Tommaso Depalma, ha fatto propria questa idea: lasciare che il privato investa in ciò che può essere utile per il pubblico. Depalma, nel suo intervento ha sottolineato che «il territorio giovinazzese è un territorio pulito, non contaminato da fattori illeciti esterni che impedirebbero alle imprese del Nord di lavorare serenamente. Questo grazie alle forze dell'ordine, sempre impegnate per sventare questo pericolo. Oggi - ha poi detto rivolto ai presenti - si chiude un cerchio. Qualcuno mi ha spiegato, dopo il mio insediamento, l'importanza di questo scalo e la sua enorme ricaduta sul territorio e sull'economia locale. La sfida di ogni amministratore - ha concluso - è quella di dare supporto amministrativo alle buone imprese, a quei privati che intendono generare ricchezza in maniera lecita».
Con lui l'omologo di Lugo di Romagna, Davide Ranalli, che ha messo in risalto l'importanza della Lugo Terminal nella micro-economia della cittadina romagnola (lì c'è uno scalo enorme con 8 binari attivi) e lanciato un messaggio chiaro agli amministratori pugliesi: «Qui, oggi, stiamo dicendo a tutto il Paese che il Mezzogiorno è una realtà produttiva che non può essere esclusa. Con operazioni come questa - ha terminato - si costruisce lavoro, superando il pantano della burocrazia e si sancisce il concetto per cui con i buoni rapporti tra istituzioni ed imprese questa nazione può tornare a crescere».
Gli ha fatto eco Amedeo Portacci, delegato del Sindaco di Verona, Flavio Tosi. Portacci, di origini tarantine, ha esaltato la capacità della Regione Puglia di guardare lontano ed ha annunciato che questo progetto di collegamento tra Giovinazzo e la città scaligera sarà presentato adeguatamente anche in Veneto.
Insieme a Lugo Terminal, nello scalo di Fiorenzuola, con cui Giovinazzo è collegata 3 volte a settimana, c'è la Compagnia Ferroviaria Italiana, rappresentata a Giovinazzo dal suo AD, Giacomo Di Patrizi, che si è detto convinto che il trend positivo dei trasporti su rotaia riscontrato nel 2016 rappresenti un passaggio cruciale per voltare pagina e rilanciare questo settore. Ha confermato questa tesi Giuseppe Sciarrone, Amministratore Delegato di Interporto Servizi Cargo, il quale ha battuto su un punto: gli strumenti giuridici ed il supporto governativo ci sono tutti. Oggi si può puntare a migliorare questi servizi grazie ai privati, capaci di implementare la movimentazione merci nel 2016 del 7% su scala nazionale.
Per il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, infine, presente il Vice-Presidente del Consiglio regionale, Peppino Longo, che ha ribadito il concetto cardine della mattinata: «Con questo nuovo progetto - ha detto Longo - Giovinazzo diviene punto focale del collegamento tra Europa e Mediterraneo».
Il Terminal giovinazzese esiste già da un decennio, ma da settembre si è deciso di implementare i collegamenti verso il Nord Italia, facendo della cittadina adriatica il punto di arrivo e di partenza di merci di vario tipo, non solo verso il settentrione, ma anche verso i Paesi centrali del vecchio continente.
Silvia Poli, AD di Lugo Terminal, ha ricordato come la società romagnola, nata nel 1999, abbia nel suo statuto l'obbligo di utilizzare i propri scali a fini prettamente pubblici. Sono tre i collegamenti settimanali da e per Giovinazzo, con merci di vario tipo, dal settore chimico a quello alimentare, con un'area interessata di 34.000 m² e magazzini che ne coprono 15.000. Secondo l'AD della società romagnola, figlia del Presidente Enzo Poli, padrone di casa, «un obiettivo plausibile per il 2017/2018 è quello di portare i treni settimanali dai 3 attuali a 5. Questo vorrebbe dire - ha precisato - passare dalle attuali 100.000 tonnellate a viaggio a 200.000 tonnellate per ciascun collegamento».
Il Giovinazzo Terminal, inoltre, non sarà solo snodo importante per lo scalo portuale barese, ma si potrebbe collocare come retroporto di Molfetta.
I binari giovinazzesi a disposizione di questo polo intermodale (adatto all'approdo di convogli su rotaia e capace di ospitare carico e scarico di mezzi su gomma) sono momentaneamente 3 e collegarsi col capoluogo di provincia veneto significa raggiungere Villach in Austria e Lipsia in Germania.
E questa possibilità di sviluppo economico ed occupazionale non era sfuggita ai precedenti amministratori e l'attuale Sindaco, Tommaso Depalma, ha fatto propria questa idea: lasciare che il privato investa in ciò che può essere utile per il pubblico. Depalma, nel suo intervento ha sottolineato che «il territorio giovinazzese è un territorio pulito, non contaminato da fattori illeciti esterni che impedirebbero alle imprese del Nord di lavorare serenamente. Questo grazie alle forze dell'ordine, sempre impegnate per sventare questo pericolo. Oggi - ha poi detto rivolto ai presenti - si chiude un cerchio. Qualcuno mi ha spiegato, dopo il mio insediamento, l'importanza di questo scalo e la sua enorme ricaduta sul territorio e sull'economia locale. La sfida di ogni amministratore - ha concluso - è quella di dare supporto amministrativo alle buone imprese, a quei privati che intendono generare ricchezza in maniera lecita».
Con lui l'omologo di Lugo di Romagna, Davide Ranalli, che ha messo in risalto l'importanza della Lugo Terminal nella micro-economia della cittadina romagnola (lì c'è uno scalo enorme con 8 binari attivi) e lanciato un messaggio chiaro agli amministratori pugliesi: «Qui, oggi, stiamo dicendo a tutto il Paese che il Mezzogiorno è una realtà produttiva che non può essere esclusa. Con operazioni come questa - ha terminato - si costruisce lavoro, superando il pantano della burocrazia e si sancisce il concetto per cui con i buoni rapporti tra istituzioni ed imprese questa nazione può tornare a crescere».
Gli ha fatto eco Amedeo Portacci, delegato del Sindaco di Verona, Flavio Tosi. Portacci, di origini tarantine, ha esaltato la capacità della Regione Puglia di guardare lontano ed ha annunciato che questo progetto di collegamento tra Giovinazzo e la città scaligera sarà presentato adeguatamente anche in Veneto.
Insieme a Lugo Terminal, nello scalo di Fiorenzuola, con cui Giovinazzo è collegata 3 volte a settimana, c'è la Compagnia Ferroviaria Italiana, rappresentata a Giovinazzo dal suo AD, Giacomo Di Patrizi, che si è detto convinto che il trend positivo dei trasporti su rotaia riscontrato nel 2016 rappresenti un passaggio cruciale per voltare pagina e rilanciare questo settore. Ha confermato questa tesi Giuseppe Sciarrone, Amministratore Delegato di Interporto Servizi Cargo, il quale ha battuto su un punto: gli strumenti giuridici ed il supporto governativo ci sono tutti. Oggi si può puntare a migliorare questi servizi grazie ai privati, capaci di implementare la movimentazione merci nel 2016 del 7% su scala nazionale.
Per il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, infine, presente il Vice-Presidente del Consiglio regionale, Peppino Longo, che ha ribadito il concetto cardine della mattinata: «Con questo nuovo progetto - ha detto Longo - Giovinazzo diviene punto focale del collegamento tra Europa e Mediterraneo».