Attività produttive
Lotta ai dehors abusivi, Salvatore Stallone non fa sconti
L'Assessore alle Attività Produttive: «Ripristinare legalità significa rispetto per i tanti che sono in regola»
Giovinazzo - giovedì 26 aprile 2018
06.00
Primavera è sinonimo di incremento dei flussi turistici a Giovinazzo, con tanti visitatori che provengono anche da realtà viciniore. Per questo motivo buona parte dell'informazione locale ha spinto per una regolamentazione dell'attività degli esercizi pubblici, in ossequio a poche ma essenziali norme di legge.
Un ostacolo importante è sempre stato rappresentato dal rispetto delle licenze per occupazione di suolo pubblico e dalla perimetrazione dei cosiddetti dehors, i gazebo esterni a taluni locali.
In queste settimane, l'Assessore alle Attività Produttive del Comune di Giovinazzo, Salvatore Stallone, in accordo con il Corpo di Polizia Locale guidato da Mimmo Camporeale, sta continuando la sua azione di contrasto al fenomeno dell'abusivismo in questo campo. Due le direttrici lungo cui ci si sta muovendo: scovare i "furbetti" che non hanno mai pagato l'occupazione di suolo pubblico e controllare la volumetria di coloro i quali l'hanno arbitrariamente aumentata.
Si tratta di un'attività di polizia più articolata rispetto agli anni passati perché, come ci ha spiegato lo stesso Stallone, «abbiamo riscontro di flussi turistici aumentati nelle ultime due estati e non possiamo permetterci di lasciare zone d'ombra. Se negli anni passati - ha spiegato - cercavamo di comprendere talune situazioni, vista la crisi del settore e di tutta l'economia nazionale, sollecitando a mettersi in regola, già da settembre del 2017 è iniziata un'attività intensa di prevenzione di qualsiasi fenomeno che possa essere in contrasto con la normativa vigente. Lo ribadisco con chiarezza - ci ha sottolineato -: non faremo sconti ad alcuno. O si è in regola o non lo si è».
I controlli della Polizia Locale stanno avvenendo a macchia di leopardo, senza preavviso, in accordo con il Suap e l'Abaco, per comprendere anche se ci sia qualcuno che ha inteso rateizzare, ma non è in regola con i pagamenti. Dopo due verbali elevati, alla terza trasgressione scatta quindi il blocco della licenza e la chiusura dell'esercizio.
In alcuni casi, viene preventivamente tracciato con bombolette lo spazio di occupazione del suolo pubblico; facile quindi scovare chi aumenta la propria volumetria. Non basta quindi pagare la tassa, ma bisogna anche essere corretti nel non allargarsi oltre (ed a Giovinazzo in passato vi sono stati casi clamorosi in questo senso).
Ma non è tutto. L'attività di controllo non riguarda solo le occupazioni permanenti, bensì tutti i dehors, anche quelli stagionali. Per questo motivo, il dirigente del settore Gestione del Territorio, ingegner Cesare Trematore, ha dettato in una determina dirigenziale del 16 aprile scorso, tramutata in avviso agli operatori, alcune regole essenziali.
«Non basta presentare la licenza - ha evidenziato l'Assessore Stallone -, come in tanti pensano, per poi aprire il giorno dopo un dehors. Come specificato nel punto 7 del nostro avviso, "l'atto autorizzativo deve essere ritirato prima della data indicata per l'inizio occupazione". Sembra banale ripeterlo - ha ironizzato - ma la prassi per qualcuno andava in senso opposto».
Se vi è poi una mora nei confronti del Comune da parte di chi ha richiesto un'autorizzazione temporanea in passato, la nuova licenza stagionale non potrà in alcun modo essere rilasciata. In ogni caso, è specificato nell'atto dell'Amministrazione comunale, la richiesta della licenza dovrà pervenire 30 giorni prima della data prevista per l'inizio dell'occupazione. Impossibile quindi pretendere dagli Uffici comunali un rilascio lampo senza i dovuti controlli.
«Si tratta di un'attività impopolare - ha spiegato Stallone -, ma non possiamo lasciare che vi sia impunità per chi non ottempera ai propri doveri e lo facciamo perché ripristinare la legalità significa rispetto per i tanti che sono in regola e vi assicuro che si tratta della maggioranza assoluta degli esercenti che lavorano sul territorio giovinazzese. La bella stagione sembra iniziata - ha chiosato - e dobbiamo presentarci al meglio sotto ogni punto di vista a tutti coloro i quali ci fanno visita».
Un ostacolo importante è sempre stato rappresentato dal rispetto delle licenze per occupazione di suolo pubblico e dalla perimetrazione dei cosiddetti dehors, i gazebo esterni a taluni locali.
In queste settimane, l'Assessore alle Attività Produttive del Comune di Giovinazzo, Salvatore Stallone, in accordo con il Corpo di Polizia Locale guidato da Mimmo Camporeale, sta continuando la sua azione di contrasto al fenomeno dell'abusivismo in questo campo. Due le direttrici lungo cui ci si sta muovendo: scovare i "furbetti" che non hanno mai pagato l'occupazione di suolo pubblico e controllare la volumetria di coloro i quali l'hanno arbitrariamente aumentata.
Si tratta di un'attività di polizia più articolata rispetto agli anni passati perché, come ci ha spiegato lo stesso Stallone, «abbiamo riscontro di flussi turistici aumentati nelle ultime due estati e non possiamo permetterci di lasciare zone d'ombra. Se negli anni passati - ha spiegato - cercavamo di comprendere talune situazioni, vista la crisi del settore e di tutta l'economia nazionale, sollecitando a mettersi in regola, già da settembre del 2017 è iniziata un'attività intensa di prevenzione di qualsiasi fenomeno che possa essere in contrasto con la normativa vigente. Lo ribadisco con chiarezza - ci ha sottolineato -: non faremo sconti ad alcuno. O si è in regola o non lo si è».
I controlli della Polizia Locale stanno avvenendo a macchia di leopardo, senza preavviso, in accordo con il Suap e l'Abaco, per comprendere anche se ci sia qualcuno che ha inteso rateizzare, ma non è in regola con i pagamenti. Dopo due verbali elevati, alla terza trasgressione scatta quindi il blocco della licenza e la chiusura dell'esercizio.
In alcuni casi, viene preventivamente tracciato con bombolette lo spazio di occupazione del suolo pubblico; facile quindi scovare chi aumenta la propria volumetria. Non basta quindi pagare la tassa, ma bisogna anche essere corretti nel non allargarsi oltre (ed a Giovinazzo in passato vi sono stati casi clamorosi in questo senso).
Ma non è tutto. L'attività di controllo non riguarda solo le occupazioni permanenti, bensì tutti i dehors, anche quelli stagionali. Per questo motivo, il dirigente del settore Gestione del Territorio, ingegner Cesare Trematore, ha dettato in una determina dirigenziale del 16 aprile scorso, tramutata in avviso agli operatori, alcune regole essenziali.
«Non basta presentare la licenza - ha evidenziato l'Assessore Stallone -, come in tanti pensano, per poi aprire il giorno dopo un dehors. Come specificato nel punto 7 del nostro avviso, "l'atto autorizzativo deve essere ritirato prima della data indicata per l'inizio occupazione". Sembra banale ripeterlo - ha ironizzato - ma la prassi per qualcuno andava in senso opposto».
Se vi è poi una mora nei confronti del Comune da parte di chi ha richiesto un'autorizzazione temporanea in passato, la nuova licenza stagionale non potrà in alcun modo essere rilasciata. In ogni caso, è specificato nell'atto dell'Amministrazione comunale, la richiesta della licenza dovrà pervenire 30 giorni prima della data prevista per l'inizio dell'occupazione. Impossibile quindi pretendere dagli Uffici comunali un rilascio lampo senza i dovuti controlli.
«Si tratta di un'attività impopolare - ha spiegato Stallone -, ma non possiamo lasciare che vi sia impunità per chi non ottempera ai propri doveri e lo facciamo perché ripristinare la legalità significa rispetto per i tanti che sono in regola e vi assicuro che si tratta della maggioranza assoluta degli esercenti che lavorano sul territorio giovinazzese. La bella stagione sembra iniziata - ha chiosato - e dobbiamo presentarci al meglio sotto ogni punto di vista a tutti coloro i quali ci fanno visita».