Politica
Litoranea per Santo Spirito, Saracino: «Mobilità insostenibile»
Il consigliere comunale del Pd punta il dito contro carreggiata ristretta, accessi laterali e tombini: «Io quella strada non la percorro più»
Giovinazzo - venerdì 19 giugno 2020
«Gli incidenti su questa strada cominciano a diventare consuetudine. Casualità? Può essere, ma anche no». Comincia così la riflessione, con un post affidato alla propria pagina Facebook, di Francesco Saracino, consigliere comunale del Partito Democratico, sulla situazione della strada litoranea Giovinazzo-Santo Spirito, che negli scorsi giorni è stata teatro di un incidente motociclistico che ha costretto una donna 46enne di Molfetta, sbalzata dal proprio mezzo, al ricovero nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari.
«Sta di fatto - prosegue Saracino - che io quella strada, da quando per gran parte ristretta, non la percorro più. D'altronde, dovrei percorrerla sperando che chi sopraggiunga difronte non devii la propria traiettoria anche solo di pochi centimetri; sperando che dagli accessi laterali a nessuno venga in mente di sporgere, anche solo leggermente, il muso dell'auto; sperando di non dover fermarmi per cambiare il pneumatico dopo l'infinita serie di tombini in cui, inevitabilmente, si sprofonda percorrendola con direzione Santo Spirito. Sarebbe cosa buona, insomma, che l'aggettivo "sostenibile", accostato alla parola "mobilità", non fosse considerato di puro ornamento, privo di significato».
«Non resta che augurarci, allora, - è la chiosa del consigliere comunale - che il prossimo Sindaco non sia appassionato di Formula Uno. Altrimenti già me la vedo la curva del tabaccaio, nei pressi del porto, stile Montecarlo».
«Sta di fatto - prosegue Saracino - che io quella strada, da quando per gran parte ristretta, non la percorro più. D'altronde, dovrei percorrerla sperando che chi sopraggiunga difronte non devii la propria traiettoria anche solo di pochi centimetri; sperando che dagli accessi laterali a nessuno venga in mente di sporgere, anche solo leggermente, il muso dell'auto; sperando di non dover fermarmi per cambiare il pneumatico dopo l'infinita serie di tombini in cui, inevitabilmente, si sprofonda percorrendola con direzione Santo Spirito. Sarebbe cosa buona, insomma, che l'aggettivo "sostenibile", accostato alla parola "mobilità", non fosse considerato di puro ornamento, privo di significato».
«Non resta che augurarci, allora, - è la chiosa del consigliere comunale - che il prossimo Sindaco non sia appassionato di Formula Uno. Altrimenti già me la vedo la curva del tabaccaio, nei pressi del porto, stile Montecarlo».