Vita di città
Lettera d'amore a Giovinazzo
Riceviamo e pubblichiamo il pensiero di una giovane lettrice barese
Giovinazzo - venerdì 11 maggio 2018
06.00
Una cittadina (pardon, città, visto il nuovo status ufficiale conferito dal Prefetto quest'oggi) che porta a ricordi dolci, a passeggiate spensierate. La si immagina come un set a cielo aperto, dove il "Nuovo Cinema Paradiso" dell'anima può essere ambientato.
La lettera che vi proponiamo e pubblichiamo quest'oggi è di una ragazza barese di 26 anni, Giovanna Fanelli, che ha sempre visto Giovinazzo come meta dei suoi momenti di relax. Un amore a prima vista, consolidatosi col tempo. Giovanna non sa, non conosce i pregi e i difetti della sua politica, delle Amministrazioni succedutesi nel tempo, dei problemi della gente comune talvolta palesati con forza.
Per lei, pura da questo punto di vista, Giovinazzo, la vostra Giovinazzo, è tutto ciò che abbiamo descritto in apertura e forse tanto di più. La sua lettera meritava di essere pubblicata integralmente perché è una dichiarazione d'amore, una resa incondizionata alla sua bellezza artistica e paesaggistica, alla sua capacità evocativa, ma è anche sprone a fare sempre meglio, a renderla ancor più bella. Questo ciò che ci ha scritto ed abbiamo trovato sulla posta della nostra pagina Facebook della nostra testata. Buona lettura. (G.B.)
«Magari questo messaggio non verrà mai letto, o mai avrà un esito, una risposta, eppure mi sento di scrivere come l'atmosfera e la passeggiata nel vostro paese abbia evocato in me un'idea, una allucinazione. Piccolo preambolo, ho 26 anni e, praticamente da quando sono nata, Giovinazzo è stata la meta delle piacevoli passeggiate con i miei genitori. In questi anni ho assorbito ogni scorcio, ogni angolo, sono entrata nelle botteghe, ho assaporato i vostri prodotti, ho respirato il vostro mare. Il rifacimento del nuovo lungomare una sorpresa graditissima: le scalette, che sembrano portarti in un luogo solo a te conosciuto, e le alte mura, che ti "costringono" a fiancheggiare il mare che si infrange sui candidi frangiflutti, rappresentano degli elementi tra i più incantevoli sulla nostra costa. Qualche sera fa, con il cielo che chiamava tempesta, arrivata al primo slargo, una immagine si è materializzata nella mia mente. Gente entusiasta, raccolta gioviale di animi, di fronte a quella parete bianca trasformata in un cinema sotto le stelle. Come nel film "Nuovo Cinema Paradiso", il mare da un lato e le panche gremite di persone estasiate dalle mille storie proiettate su quella che, un attimo prima, era una semplice pila di mattoni. La veduta di Giovinazzo, ora, nella mia fantasia, si accosta, inesorabilmente, alle immagini del film di Giuseppe Tornatore, la vivacità del Totò bambino, il romanticismo sprigionato da uno dei baci più iconici del cinema italiano, il pensiero di godere dalla proiezione con il sottofondo della corrente che impatta sul bagnasciuga, in una ambientazione così suggestiva, meridionale, in una sera d' estate in cui la leggera frescura rinfranca l' animo, mi ha infuso il coraggio di scrivere queste righe e condividere la mia allucinazione. Ed eccomi qui, forse a rendermi ridicola, ragazza suggestionata da troppi film, le mie parole vogliono essere solo uno spunto di come, nella mia immaginazione, Giovinazzo sia un perfetto cinema tra mare e stelle, con l'inesorabile speranza che la mia visione possa diventare, un giorno, realtà».
Giovanna Fanelli
La lettera che vi proponiamo e pubblichiamo quest'oggi è di una ragazza barese di 26 anni, Giovanna Fanelli, che ha sempre visto Giovinazzo come meta dei suoi momenti di relax. Un amore a prima vista, consolidatosi col tempo. Giovanna non sa, non conosce i pregi e i difetti della sua politica, delle Amministrazioni succedutesi nel tempo, dei problemi della gente comune talvolta palesati con forza.
Per lei, pura da questo punto di vista, Giovinazzo, la vostra Giovinazzo, è tutto ciò che abbiamo descritto in apertura e forse tanto di più. La sua lettera meritava di essere pubblicata integralmente perché è una dichiarazione d'amore, una resa incondizionata alla sua bellezza artistica e paesaggistica, alla sua capacità evocativa, ma è anche sprone a fare sempre meglio, a renderla ancor più bella. Questo ciò che ci ha scritto ed abbiamo trovato sulla posta della nostra pagina Facebook della nostra testata. Buona lettura. (G.B.)
«Magari questo messaggio non verrà mai letto, o mai avrà un esito, una risposta, eppure mi sento di scrivere come l'atmosfera e la passeggiata nel vostro paese abbia evocato in me un'idea, una allucinazione. Piccolo preambolo, ho 26 anni e, praticamente da quando sono nata, Giovinazzo è stata la meta delle piacevoli passeggiate con i miei genitori. In questi anni ho assorbito ogni scorcio, ogni angolo, sono entrata nelle botteghe, ho assaporato i vostri prodotti, ho respirato il vostro mare. Il rifacimento del nuovo lungomare una sorpresa graditissima: le scalette, che sembrano portarti in un luogo solo a te conosciuto, e le alte mura, che ti "costringono" a fiancheggiare il mare che si infrange sui candidi frangiflutti, rappresentano degli elementi tra i più incantevoli sulla nostra costa. Qualche sera fa, con il cielo che chiamava tempesta, arrivata al primo slargo, una immagine si è materializzata nella mia mente. Gente entusiasta, raccolta gioviale di animi, di fronte a quella parete bianca trasformata in un cinema sotto le stelle. Come nel film "Nuovo Cinema Paradiso", il mare da un lato e le panche gremite di persone estasiate dalle mille storie proiettate su quella che, un attimo prima, era una semplice pila di mattoni. La veduta di Giovinazzo, ora, nella mia fantasia, si accosta, inesorabilmente, alle immagini del film di Giuseppe Tornatore, la vivacità del Totò bambino, il romanticismo sprigionato da uno dei baci più iconici del cinema italiano, il pensiero di godere dalla proiezione con il sottofondo della corrente che impatta sul bagnasciuga, in una ambientazione così suggestiva, meridionale, in una sera d' estate in cui la leggera frescura rinfranca l' animo, mi ha infuso il coraggio di scrivere queste righe e condividere la mia allucinazione. Ed eccomi qui, forse a rendermi ridicola, ragazza suggestionata da troppi film, le mie parole vogliono essere solo uno spunto di come, nella mia immaginazione, Giovinazzo sia un perfetto cinema tra mare e stelle, con l'inesorabile speranza che la mia visione possa diventare, un giorno, realtà».
Giovanna Fanelli