Eventi e cultura
Le scuole giovinazzesi celebrano il "Giorno del Ricordo"
Due eventi in programma alla "Marconi" ed alla "San Giovanni Bosco"
Giovinazzo - lunedì 13 febbraio 2017
Ore 9.00 alla scuola secondaria di primo grado "Guglielmo Marconi" ed alle ore 11.00 alla primaria "San Giovanni Bosco". Sono questi i due appuntamenti odierni con la celebrazione del "Giorno del Ricordo", istituito nel 2004 e dedicato alla memoria dell'eccidio e dell'esodo delle popolazioni istriane, giuliane e dalmate, avvenuto tra il settembre 1943 ed il febbraio 1947.
La celebrazione ufficiale è caduta il 10 febbraio, ma l'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo ha voluto riunire in questa data i due interventi a scuola del prof. Giuseppe Dicuonzo Sansa, esule a pochi anni come altri 350.000 suoi conterranei, scacciati dalle violenze e dalle persecuzioni dei comunisti titini, capaci di infoibare circa 10.000 italiani, stando alle ultime stime ufficiali fornite dal nostro Stato. Tra di essi non solo ex fascisti, ma anche bambini, donne, ex partigiani bianchi e sacerdoti, oltre ad un numero imprecisato di cittadini comuni innocenti.
Dicuonzo Sansa è Vicepresidente nazionale dell'associazione di esuli istriani "Famiglia Dignanese" e già lo scorso anno presenziò a Giovinazzo in un incontro dedicato ai martiri delle foibe.
Quelli odierni saranno due appuntamenti a stretto contatto con gli alunni, che potranno porgere domande al professore vissuto in Puglia e una delle ultime vere memorie storiche di quello che accadde nel dopoguerra in quelle zone che oggi sono Slovenia e Croazia.
La ratio di questo appuntamento, ha spiegato l'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino, è quella di «portare una testimonianza concreta, vera, autentica tra i nostri ragazzi e farli riflettere sull'importanza del ricordo, della memoria condivisa e di valori come la tolleranza e l'accettazione dell'altro».
La celebrazione ufficiale è caduta il 10 febbraio, ma l'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo ha voluto riunire in questa data i due interventi a scuola del prof. Giuseppe Dicuonzo Sansa, esule a pochi anni come altri 350.000 suoi conterranei, scacciati dalle violenze e dalle persecuzioni dei comunisti titini, capaci di infoibare circa 10.000 italiani, stando alle ultime stime ufficiali fornite dal nostro Stato. Tra di essi non solo ex fascisti, ma anche bambini, donne, ex partigiani bianchi e sacerdoti, oltre ad un numero imprecisato di cittadini comuni innocenti.
Dicuonzo Sansa è Vicepresidente nazionale dell'associazione di esuli istriani "Famiglia Dignanese" e già lo scorso anno presenziò a Giovinazzo in un incontro dedicato ai martiri delle foibe.
Quelli odierni saranno due appuntamenti a stretto contatto con gli alunni, che potranno porgere domande al professore vissuto in Puglia e una delle ultime vere memorie storiche di quello che accadde nel dopoguerra in quelle zone che oggi sono Slovenia e Croazia.
La ratio di questo appuntamento, ha spiegato l'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino, è quella di «portare una testimonianza concreta, vera, autentica tra i nostri ragazzi e farli riflettere sull'importanza del ricordo, della memoria condivisa e di valori come la tolleranza e l'accettazione dell'altro».