Politica
Le proposte di Forza Italia: maggiore sicurezza, sgravi fiscali alle imprese, immigrazione controllata
Ieri sera in Sala San Felice presentazione dei candidati alle Elezioni politiche con la presenza dell'On.Sisto
Giovinazzo - martedì 27 febbraio 2018
12.00
Pochi punti, ma ben chiari. Forza Italia ha presentato ieri sera in Sala San Felice il suo programma, in un evento moderato da Giangaetano Tortora, alla presenza dei candidati alla Camera ed al Senato, dei vertici cittadini del partito e dell'On. Francesco Paolo Sisto.
Dopo i saluti iniziali del Consigliere comunale, Ruggero Iannone, e del Segretario cittadino, Gaetano Depalo, la parola è andata a Dario Damiani, candidato nel collegio plurinominale al Senato, il quale si è soffermato sulla nuova proposta lanciata da Silvio Berlusconi per implementare le assunzioni: una detassazione triennale per gli imprenditori che prendono lavoratori con contratto di apprendistato. La detassazione sarebbe rinnovabile per altri tre anni se quel contratto divenisse a tempo indeterminato.
Gli ha fatto eco Carmela Minuto, candidata nell'uninominale al Senato della Repubblica, che ha raccontato la sua storia di imprenditrice impegnata nel terzo settore ed ha evidenziato la necessità di uno sgravio fiscale che «permetta agli imprenditori di respirare dopo che la sinistra li ha massacrati per anni». E su questo punto Forza Italia non intende fare sconti, come ha ricordato la vice-coordinatrice regionale, Federica De Benedetto, portando avanti la sua idea sulla Flat Tax al 23%, per cui ci sarebbero anche le necessarie coperture finanziarie.
Mariatiziana Rutigliani, candidata nel plurinominale alla Camera, ha posto l'accento anche sulla sfiducia diffusa degli elettori verso la politica, soprattutto in chi ha una età compresa tra i 35 ed i 40 anni. E questa sfiducia, secondo la Consigliera comunale forzista di Ruvo di Puglia, favorirebbe movimenti e partiti populisti. In realtà, la ricetta suggerita da Forza Italia per implementare le assunzione è, a suo avviso, l'unica risposta concreta alla disperazione di quella fetta di elettorato. La candidata si è poi soffermata sulla necessità di introdurre una regolamentazione per l'immigrazione, ritenendo lo ius soli una legge «inutile» poiché in Italia «già vi sono norme che tutelano i minori stranieri nati in questo Paese».
Un altro tema caldo nell'agone politico di queste settimane, collegato spesso all'immigrazione, è quello della sicurezza. Per Luigi Perrone, che corre nell'uninominale alla Camera dei Deputati, non vi sono dubbi: «La sicurezza è uno dei temi di maggiore importanza per la popolazione - ha detto -, lo dico come persona che ha amministrato una città. E per aumentare la sicurezza ci vogliono investimenti dello stato destinati alle forze dell'ordine, mentre il PD ed il Movimento 5 Stelle vorrebbero tagliarli ulteriormente. Su questo tema - ha chiosato - si gioca la partita più importante, a mio avviso».
Sulla stessa lunghezza d'onda il Consigliere regionale, Domenico Damascelli, che ha puntato i riflettori su una sua battaglia, quella legata alla sicurezza nelle campagne, per i lavoratori e per le aziende agricole, che rappresentano una risorsa di primaria importanza per il nostro territorio. Secondo Damascelli, primo firmatario di una proposta di legge regionale che intende aiutare l'imprenditoria agricola a vari livelli, il centrosinistra ha rovinato il rapporto con quella fetta di cittadini che lavorano in campagna. «Per questo - ha evidenziato il politico bitontino - bisogna votare centrodestra perché si tratta dell'unica coalizione in grado di dare governabilità a questo Paese, malandato dopo anni di Governi non eletti di centro-sinistra. La vittoria alle Politiche - ha chiosato - deve poi essere viatico per ribaltare il quadro regionale pugliese, mandando a casa Michele Emiliano e tutta la sinistra».
Chiusura con l'intervento dell'On. Francesco Paolo Sisto, tra i fedelissimi di Silvio Berlusconi, il quale è tornato sul concetto di governabilità, sottolineando, in una sorta di chiacchierata informale con gli elettori, come «l'unico voto utile è quello al centrodestra ed a Forza Italia. Bisogna votare Forza Italia - ha detto - per avere un Premier moderato ed un Governo stabile. Quanto a Juncker ed alla sua intromissione possiamo solo dire: "ma come ti permetti?". L'Italia - ha ribadito - avrà un Governo stabile pienamente operativo e sarà di centrodestra».
In precedenza aveva anche sottolineato alcune incongruenze ed anomalie degli schieramenti avversi. Il PD è guidato da Matteo Renzi, che si sarebbe «dimenticato del sud» durante questi anni di Governo, mentre per Sisto appare incomprensibile la scelta di Pietro Grasso di portare avanti il progetto di Liberi e Uguali, il quale da seconda carica dello Stato, «dopo essere stato messo su quella poltrona dal PD, a sei mesi dal voto ha deciso di cambiare casacca: si tratta di voltagabbanismo - ha ironizzato l'esponente forzista -, ancor più grave perché proviene da una storia di uomo delle istituzioni come la sua».
Quanto ai 5 Stelle, infine, Sisto ha detto di diffidare da Luigi Di Maio e da chi viene proposto in una lista di persone «manovrate come marionette da Grillo e Casaleggio».
Dopo i saluti iniziali del Consigliere comunale, Ruggero Iannone, e del Segretario cittadino, Gaetano Depalo, la parola è andata a Dario Damiani, candidato nel collegio plurinominale al Senato, il quale si è soffermato sulla nuova proposta lanciata da Silvio Berlusconi per implementare le assunzioni: una detassazione triennale per gli imprenditori che prendono lavoratori con contratto di apprendistato. La detassazione sarebbe rinnovabile per altri tre anni se quel contratto divenisse a tempo indeterminato.
Gli ha fatto eco Carmela Minuto, candidata nell'uninominale al Senato della Repubblica, che ha raccontato la sua storia di imprenditrice impegnata nel terzo settore ed ha evidenziato la necessità di uno sgravio fiscale che «permetta agli imprenditori di respirare dopo che la sinistra li ha massacrati per anni». E su questo punto Forza Italia non intende fare sconti, come ha ricordato la vice-coordinatrice regionale, Federica De Benedetto, portando avanti la sua idea sulla Flat Tax al 23%, per cui ci sarebbero anche le necessarie coperture finanziarie.
Mariatiziana Rutigliani, candidata nel plurinominale alla Camera, ha posto l'accento anche sulla sfiducia diffusa degli elettori verso la politica, soprattutto in chi ha una età compresa tra i 35 ed i 40 anni. E questa sfiducia, secondo la Consigliera comunale forzista di Ruvo di Puglia, favorirebbe movimenti e partiti populisti. In realtà, la ricetta suggerita da Forza Italia per implementare le assunzione è, a suo avviso, l'unica risposta concreta alla disperazione di quella fetta di elettorato. La candidata si è poi soffermata sulla necessità di introdurre una regolamentazione per l'immigrazione, ritenendo lo ius soli una legge «inutile» poiché in Italia «già vi sono norme che tutelano i minori stranieri nati in questo Paese».
Un altro tema caldo nell'agone politico di queste settimane, collegato spesso all'immigrazione, è quello della sicurezza. Per Luigi Perrone, che corre nell'uninominale alla Camera dei Deputati, non vi sono dubbi: «La sicurezza è uno dei temi di maggiore importanza per la popolazione - ha detto -, lo dico come persona che ha amministrato una città. E per aumentare la sicurezza ci vogliono investimenti dello stato destinati alle forze dell'ordine, mentre il PD ed il Movimento 5 Stelle vorrebbero tagliarli ulteriormente. Su questo tema - ha chiosato - si gioca la partita più importante, a mio avviso».
Sulla stessa lunghezza d'onda il Consigliere regionale, Domenico Damascelli, che ha puntato i riflettori su una sua battaglia, quella legata alla sicurezza nelle campagne, per i lavoratori e per le aziende agricole, che rappresentano una risorsa di primaria importanza per il nostro territorio. Secondo Damascelli, primo firmatario di una proposta di legge regionale che intende aiutare l'imprenditoria agricola a vari livelli, il centrosinistra ha rovinato il rapporto con quella fetta di cittadini che lavorano in campagna. «Per questo - ha evidenziato il politico bitontino - bisogna votare centrodestra perché si tratta dell'unica coalizione in grado di dare governabilità a questo Paese, malandato dopo anni di Governi non eletti di centro-sinistra. La vittoria alle Politiche - ha chiosato - deve poi essere viatico per ribaltare il quadro regionale pugliese, mandando a casa Michele Emiliano e tutta la sinistra».
Chiusura con l'intervento dell'On. Francesco Paolo Sisto, tra i fedelissimi di Silvio Berlusconi, il quale è tornato sul concetto di governabilità, sottolineando, in una sorta di chiacchierata informale con gli elettori, come «l'unico voto utile è quello al centrodestra ed a Forza Italia. Bisogna votare Forza Italia - ha detto - per avere un Premier moderato ed un Governo stabile. Quanto a Juncker ed alla sua intromissione possiamo solo dire: "ma come ti permetti?". L'Italia - ha ribadito - avrà un Governo stabile pienamente operativo e sarà di centrodestra».
In precedenza aveva anche sottolineato alcune incongruenze ed anomalie degli schieramenti avversi. Il PD è guidato da Matteo Renzi, che si sarebbe «dimenticato del sud» durante questi anni di Governo, mentre per Sisto appare incomprensibile la scelta di Pietro Grasso di portare avanti il progetto di Liberi e Uguali, il quale da seconda carica dello Stato, «dopo essere stato messo su quella poltrona dal PD, a sei mesi dal voto ha deciso di cambiare casacca: si tratta di voltagabbanismo - ha ironizzato l'esponente forzista -, ancor più grave perché proviene da una storia di uomo delle istituzioni come la sua».
Quanto ai 5 Stelle, infine, Sisto ha detto di diffidare da Luigi Di Maio e da chi viene proposto in una lista di persone «manovrate come marionette da Grillo e Casaleggio».