Politica
Le opposizioni a Giunta e Consiglieri di maggioranza: «Dimissioni immediate!»
Nota congiunta per ribadire la loro posizione dopo la vicenda che ha riguardato l'Ufficio Tecnico
Giovinazzo - martedì 26 gennaio 2021
«Solitamente è "la goccia che fa traboccare il vaso". E quel vaso per i cittadini giovinazzesi è già colmo ormai da tempo: una sequela infinita di ritardi, omissioni, cattiva gestione, bugie da parte di chi la amministra. Non potevamo però immaginare che a farlo traboccare arrivasse una vera e propria cascata. A questo può paragonarsi, infatti, la vicenda di questi ultimi due/tre mesi al Comune di Giovinazzo: uno tsunami in un vaso già colmo».
IL CASO DEL TERZO SETTORE DEGLI UFFICI COMUNALI
Inizia così una lunga nota firmata dai direttivi di PrimaVera Alternativa, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Articolo Uno e La Nostra Città che intende controreplicare a quanto scritto dal Sindaco Tommaso Depalma in risposta al video con cui il Consigliere comunale Daniele de Gennaro aveva denunciato la situazione riguardante il Terzo Settore degli uffici comunali, quello che coinvolge Lavori Pubblici ed Urbanistica.
«Il Collegio dei Revisori dei Conti - spiegano i partiti ed i movimenti di opposizione -, organo che vigila sull'operato amministrativo e contabile di ogni Comune, ha formalmente richiesto di revocare e/o annullare tutti gli atti a firma del Dirigente del Terzo Settore a partire dal 1° novembre 2020, data del suo pensionamento, ad oggi, a causa della totale illegittimità del rinnovo del suo incarico da parte di sindaco e giunta. Annullamento che mette a serio rischio quasi tre mesi di attività amministrativa in un settore nevralgico come quello dell'Urbanistica e dei Lavori Pubblici.
Non serve essere esperti - sottolineano dal coordinamento dei gruppi - per comprendere la gravità della situazione, nonostante le tardive e del tutto inutili dimissioni del Dirigente medesimo di questi giorni. Che ne sarà ora delle decine di atti, autorizzazioni, sanatorie, aggiudicazioni di procedure, affidamenti di incarichi prodotti in questo periodo e magari attese da mesi dai cittadini?», si domandano gli oppositori.
«Sarebbe troppo semplice puntare il dito e dire "noi ve l'avevamo detto" - insistono -. Perché, è vero, glielo avevamo detto in tutte le lingue che andavano dritti contro un muro a piena velocità. Gliel'avevamo detto anche istituzionalmente, ponendo serie pregiudiziali in Consiglio Comunale nel tentativo disperato di salvaguardare gli interessi dei cittadini in procedimenti palesemente viziati sin dalla loro origine. Per non essere complici di tali illegittimità i Consiglieri Comunali di opposizione hanno abbandonato l'aula tutte le volte che la maggioranza ha voluto ostinatamente discutere e approvare quegli atti.
Ma ciò che sconvolge maggiormente è che a metterli sull'avviso non eravamo stati solo noi dell'opposizione, "quelli che remano sempre contro, che gettano sabbia negli ingranaggi, che vogliono frenare a tutti i costi l'attività di questa amministrazione", come per l'ennesima volta prova a fare il Sindaco nella sua nota stampa: una vergognosa arrampicata sugli specchi, cercando di sviare le proprie responsabilità nel merito attaccando singoli Consiglieri su questioni che nulla hanno a che fare con la vicenda».
Dalle opposizioni continuano a pensare che «quella nomina fosse contro ogni buon senso, contro ogni legge, lo aveva confermato anche la Corte dei Conti, rispondendo ad un parere richiesto dallo stesso Sindaco. E, come non bastasse, lo aveva ribadito poi persino la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite l'Ispettorato della Funzione Pubblica: "fate un passo indietro, state sbagliando". E loro, invece, cosa fanno?! Incuranti, vanno avanti imperterriti; anzi, imprimono una "inspiegabile" accelerazione alla produzione di atti, anche strategici, a firma del Dirigente illegittimo».
LA VICENDA DEL RILEVATORE DI VELOCITÀ
«E che dire anche del grande pasticcio dell'autovelox sulla strada Giovinazzo-S. Spirito? Tutto in spregio alle regole, tutto in sprezzo della legalità, tutto in un delirio di onnipotenza nonostante le evidenze e gli autorevoli pareri espressi dagli enti preposti al controllo».
GLI INTERROGATIVI E LE RICHIESTE DELLE OPPOSIZIONI
La nota diffusa anche attraverso i canali social continua e si arricchisce con interrogativi e risposte prettamente dal sapore politico: «Viene spontaneo chiedersi: Perché??? Perché questa ostinazione? Perché questo incedere scellerato e pericoloso?
In questo periodo storico i cittadini hanno bisogno di certezze, di rassicurazioni, di opportunità e non certo di un Comune che gioca a poker con le istituzioni e con gli atti amministrativi. Difficile trovare risposte apparentemente sensate.
C'è da chiedersi: chi opera veramente al servizio dei cittadini?
Un'Amministrazione politicamente pasticciata ed inconsistente, espressione di una accozzaglia di interessi politici personali e di parte, spesso in contrasto fra loro, che pur di garantire vantaggi al proprio orticello agisce spesso sul filo della legittimità e sopra l'asticella della inopportunità?
O una opposizione che, con grande fatica, spesso coperta da insulti e soprusi, deve costantemente vigilare sulla bontà di tale operato, preoccupandosi che gli interessi di TUTTI i cittadini siano difesi e salvaguardati?
Il segreto della propaganda - sottolineano PVA, PD, SI, ART1 e LMC -, si sa, sta nel ripetere ossessivamente una bugia fin tanto che chi l'ascolta finisce per crederla vera. Loro ci hanno provato con il mantra "Giovinazzo Cresce". Beh, lasciateci dire che neanche la migliore delle tecniche di propaganda può reggere alla quotidiana prova di incompetenza, superficialità e cinismo in cui è precipitato il Depalma bis.
Sarebbe più opportuno chiedersi: chi davvero cresce a Giovinazzo? La città tutta e i suoi cittadini? No, ora è lampante che in questo paese ci sono opportunità solo per i pochi privilegiati che vantano rapporti diretti con l'amministrazione, la sua giunta, i consiglieri di maggioranza.
Quasi 10 anni fa - rimarcano gli oppositori dentro e fuori l'aula consiliare - si presentarono come il cambiamento, la ventata di freschezza, la rinascita. Ci crede ancora qualcuno? Ci credono i commercianti? Gli imprenditori? I professionisti? Le famiglie? Crediamo proprio siano rimasti davvero in pochi. Giovinazzo è diventato un Comune al servizio di una sparuta minoranza, di una piccola casta arroccata e inavvicinabile, che esercita il proprio potere in totale disprezzo del diritto di ogni cittadino a ricevere pari opportunità.
Esiste una sola, dignitosa soluzione - è la chiusa eloquente - , per tutti gli attori di questo teatrino, a partire dal Sindaco, passando per la Giunta e per i singoli Consiglieri. Una soluzione che chiediamo a gran voce per il bene di Giovinazzo: dimissioni immediate!».
IL CASO DEL TERZO SETTORE DEGLI UFFICI COMUNALI
Inizia così una lunga nota firmata dai direttivi di PrimaVera Alternativa, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Articolo Uno e La Nostra Città che intende controreplicare a quanto scritto dal Sindaco Tommaso Depalma in risposta al video con cui il Consigliere comunale Daniele de Gennaro aveva denunciato la situazione riguardante il Terzo Settore degli uffici comunali, quello che coinvolge Lavori Pubblici ed Urbanistica.
«Il Collegio dei Revisori dei Conti - spiegano i partiti ed i movimenti di opposizione -, organo che vigila sull'operato amministrativo e contabile di ogni Comune, ha formalmente richiesto di revocare e/o annullare tutti gli atti a firma del Dirigente del Terzo Settore a partire dal 1° novembre 2020, data del suo pensionamento, ad oggi, a causa della totale illegittimità del rinnovo del suo incarico da parte di sindaco e giunta. Annullamento che mette a serio rischio quasi tre mesi di attività amministrativa in un settore nevralgico come quello dell'Urbanistica e dei Lavori Pubblici.
Non serve essere esperti - sottolineano dal coordinamento dei gruppi - per comprendere la gravità della situazione, nonostante le tardive e del tutto inutili dimissioni del Dirigente medesimo di questi giorni. Che ne sarà ora delle decine di atti, autorizzazioni, sanatorie, aggiudicazioni di procedure, affidamenti di incarichi prodotti in questo periodo e magari attese da mesi dai cittadini?», si domandano gli oppositori.
«Sarebbe troppo semplice puntare il dito e dire "noi ve l'avevamo detto" - insistono -. Perché, è vero, glielo avevamo detto in tutte le lingue che andavano dritti contro un muro a piena velocità. Gliel'avevamo detto anche istituzionalmente, ponendo serie pregiudiziali in Consiglio Comunale nel tentativo disperato di salvaguardare gli interessi dei cittadini in procedimenti palesemente viziati sin dalla loro origine. Per non essere complici di tali illegittimità i Consiglieri Comunali di opposizione hanno abbandonato l'aula tutte le volte che la maggioranza ha voluto ostinatamente discutere e approvare quegli atti.
Ma ciò che sconvolge maggiormente è che a metterli sull'avviso non eravamo stati solo noi dell'opposizione, "quelli che remano sempre contro, che gettano sabbia negli ingranaggi, che vogliono frenare a tutti i costi l'attività di questa amministrazione", come per l'ennesima volta prova a fare il Sindaco nella sua nota stampa: una vergognosa arrampicata sugli specchi, cercando di sviare le proprie responsabilità nel merito attaccando singoli Consiglieri su questioni che nulla hanno a che fare con la vicenda».
Dalle opposizioni continuano a pensare che «quella nomina fosse contro ogni buon senso, contro ogni legge, lo aveva confermato anche la Corte dei Conti, rispondendo ad un parere richiesto dallo stesso Sindaco. E, come non bastasse, lo aveva ribadito poi persino la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite l'Ispettorato della Funzione Pubblica: "fate un passo indietro, state sbagliando". E loro, invece, cosa fanno?! Incuranti, vanno avanti imperterriti; anzi, imprimono una "inspiegabile" accelerazione alla produzione di atti, anche strategici, a firma del Dirigente illegittimo».
LA VICENDA DEL RILEVATORE DI VELOCITÀ
«E che dire anche del grande pasticcio dell'autovelox sulla strada Giovinazzo-S. Spirito? Tutto in spregio alle regole, tutto in sprezzo della legalità, tutto in un delirio di onnipotenza nonostante le evidenze e gli autorevoli pareri espressi dagli enti preposti al controllo».
GLI INTERROGATIVI E LE RICHIESTE DELLE OPPOSIZIONI
La nota diffusa anche attraverso i canali social continua e si arricchisce con interrogativi e risposte prettamente dal sapore politico: «Viene spontaneo chiedersi: Perché??? Perché questa ostinazione? Perché questo incedere scellerato e pericoloso?
In questo periodo storico i cittadini hanno bisogno di certezze, di rassicurazioni, di opportunità e non certo di un Comune che gioca a poker con le istituzioni e con gli atti amministrativi. Difficile trovare risposte apparentemente sensate.
C'è da chiedersi: chi opera veramente al servizio dei cittadini?
Un'Amministrazione politicamente pasticciata ed inconsistente, espressione di una accozzaglia di interessi politici personali e di parte, spesso in contrasto fra loro, che pur di garantire vantaggi al proprio orticello agisce spesso sul filo della legittimità e sopra l'asticella della inopportunità?
O una opposizione che, con grande fatica, spesso coperta da insulti e soprusi, deve costantemente vigilare sulla bontà di tale operato, preoccupandosi che gli interessi di TUTTI i cittadini siano difesi e salvaguardati?
Il segreto della propaganda - sottolineano PVA, PD, SI, ART1 e LMC -, si sa, sta nel ripetere ossessivamente una bugia fin tanto che chi l'ascolta finisce per crederla vera. Loro ci hanno provato con il mantra "Giovinazzo Cresce". Beh, lasciateci dire che neanche la migliore delle tecniche di propaganda può reggere alla quotidiana prova di incompetenza, superficialità e cinismo in cui è precipitato il Depalma bis.
Sarebbe più opportuno chiedersi: chi davvero cresce a Giovinazzo? La città tutta e i suoi cittadini? No, ora è lampante che in questo paese ci sono opportunità solo per i pochi privilegiati che vantano rapporti diretti con l'amministrazione, la sua giunta, i consiglieri di maggioranza.
Quasi 10 anni fa - rimarcano gli oppositori dentro e fuori l'aula consiliare - si presentarono come il cambiamento, la ventata di freschezza, la rinascita. Ci crede ancora qualcuno? Ci credono i commercianti? Gli imprenditori? I professionisti? Le famiglie? Crediamo proprio siano rimasti davvero in pochi. Giovinazzo è diventato un Comune al servizio di una sparuta minoranza, di una piccola casta arroccata e inavvicinabile, che esercita il proprio potere in totale disprezzo del diritto di ogni cittadino a ricevere pari opportunità.
Esiste una sola, dignitosa soluzione - è la chiusa eloquente - , per tutti gli attori di questo teatrino, a partire dal Sindaco, passando per la Giunta e per i singoli Consiglieri. Una soluzione che chiediamo a gran voce per il bene di Giovinazzo: dimissioni immediate!».