L'Assessore Depalo
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Attualità

Lavori Pubblici: la nostra intervista all'assessore Gaetano Depalo

Sotto la lente di ingrandimento Casa di Riposo San Francesco, velostazione e accessi al mare per disabili

Riprendono quest'oggi le nostre interviste ai protagonisti della vita politica cittadina.
Partiamo da un esponente importante della Giunta comunale, l'assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Depalo, per fare il punto sulla situazione su quanto si sta facendo (o non facendo) a Giovinazzo nel settore di sua competenza. Nelle prossime settimane, come da accordi già presi, daremo voce a Daniele de Gennaro, candidato sindaco di PVA alle prossime elezioni amministrative e uno dei principali esponenti della opposizioni in Consiglio comunale. Poi seguiranno altre interviste a rappresentanti delle varie aree politiche.


L'INTERVISTA

Assessore grazie per la disponibilità. Partiamo dal nodo più importante della sua gestione da amministratore del settore Lavori Pubblici: la Casa di Riposo "San Francesco". A che punto siamo? È passato tanto tempo dall'inizio dei lavori, poi a lungo interrotti. Riuscirete a cantierizzare nuovamente lo stabile per fine mandato?
La casa di riposo San Francesco è stata attiva sino al febbraio 2012. Veniva chiusa, dopo le numerose e formali sollecitazioni della Regione Puglia, proprio perché, negli anni dell'amministrazione 2007/2012, operava contra legem, cioè in assenza delle autorizzazioni necessarie per poter svolgere il sevizio a cui era deputata.
Ciò detto, viene facile affermare che forse la passata amministrazione (2007-2012) avrebbe dovuto investire risorse comunali prima che questa carenza autorizzativa fosse conclamata o, in alternativa, avrebbe potuto finanziare progetti utili per ottenere risorse regionali o di altra natura, tali da anticipare l'incancrenirsi della situazione e scongiurare ciò che poi è divenuto inevitabile.
Solo per fare chiarezza, occorre ribadire che è stata l'Amministrazione Depalma ad ottenere i fondi senza i quali nemmeno un cantiere si sarebbe potuto avviare; tutto ciò, a prescindere dalle imprevedibili dinamiche fattuali e normative sopraggiunte. Mi permetto anche di elogiare la scelta di mantenere la proprietà della Casa di Riposo in capo al Comune di Giovinazzo, con l'evidente finalità di tutelare maggiormente i lavoratori della struttura perché, chiaramente, sarebbe stato molto più semplice immaginare di vendere l'immobile ad un privato che avrebbe però potuto fare scelte imprenditoriali non a salvaguardia dei posti di lavoro.
Di sicuro posso asserire, questo dice la storia recente, che l'affidamento dei lavori è avvenuto mediante procedura ad evidenza pubblica nel 2016 (in quel tempo non ero assessore ai Lavori Pubblici, lo sono diventato nel 2017). Una commissione esterna ha avuto il compito di individuare l'impresa con il miglior punteggio tra più di venti concorrenti.
Successivamente i lavori furono appaltati ed iniziati. La risoluzione del contratto, avviata ad ottobre del 2019, è una procedura ovviamente e chiaramente prevista dal codice degli appalti ed è stata dettata delle inadempienze della ditta vincitrice, tutte ritualmente e puntualmente contestate dagli uffici preposti al controllo. Ora, però, si guarda avanti ma non ci si può dimenticare che nel frattempo, dopo il 17/01/2018, sono state introdotte nuove disposizioni normative, cioè le nuove Norme Tecniche di Attuazione, che impongono l'adeguamento delle strutture ai nuovi parametri di sicurezza ed ai criteri minimi ambientali, a cui si è aggiunto il Regolamento Regionale 21 gennaio 2019, afferente le nuove disposizioni in materia di residenze sanitarie assistenziali, che impone standard, spazi e sistemazioni completamente variati ma imprescindibili ai fini dell'ottenimento delle autorizzazioni per l'effettivo esercizio.
Questi nuovi obblighi, soprattutto il citato regolamento, hanno oggettivamente comportato un notevole aggravio di costi per la realizzazione di opere ineludibili ai fini dell'effettiva ripresa delle attività della struttura.
Giova sottolineare che non è consentito bandire una nuova gara che abbia alla base un progetto esecutivo non attualizzato alle norme vigenti ed è per questo che l'Amministrazione Depalma ha finanziato un nuovo progetto esecutivo con il quale battere tutte le strade utili per ottenere le risorse da utilizzare per completare l'opera.

In questo caso sentite di aver fatto in passato davvero tutto il possibile?
In sintesi, rispondendo alla domanda, non so se la gara partirà prima delle prossime elezioni ma assicuro che tutto ciò che si è fatto, sino ad oggi, è stato portato avanti rispettando il Codice degli Appalti e le leggi vigenti, con l'unico obbiettivo di risolvere, anche questa volta, un danno che proviene dal passato, una risorsa che, invece di essere tale, ha finora generato purtroppo contenziosi nonché buchi finanziari per le casse comunali quando era in esercizio prima della sua chiusura.

C'è un'altra opera che sta a cuore a tanti cittadini, soprattutto a coloro i quali amano lo sport, vale a dire il Campo Sportivo "De Pergola". Lei ha illustrato dalle nostre pagine il progetto. Anche in questo caso la domanda è semplice: quando iniziano i lavori e quando Giovinazzo avrà un impianto finalmente degno di tal nome?
Le procedure sono tutte concluse. La consegna del cantiere arriverà dopo le feste e contiamo di partire con i lavori per fine gennaio. Dopo decenni Giovinazzo potrà vantare un terreno di gioco adeguato ed in grado di ridare linfa al calcio locale, riportandolo magari ai fasti del passato.
Inoltre è notizia di questi giorni l'ottenimento di un ulteriore finanziamento per il Campo Sportivo Depergola di ben 1.783.000 euro, intercettati sempre dal mio assessorato, che consentirà di rendere la struttura un gioiellino e farla divenire così una vera e propria cittadella dello sport, com'era nei miei auspici. In totale per il Campo Sportivo Depergola sono stati ottenuti tra primo e secondo finanziamento (2.423.000 euro).
Evidenzio che questo finanziamento, (1.783.000) insieme ad altri tre per un totale di quasi 4.000.000 di euro, sono stati ottenuti in Italia da appena 480 comuni sugli oltre 8000 presenti nello stivale e sono stati concessi sulla base del numero di abitanti.
Giovinazzo, ad esempio, diversamente da Bari, Molfetta e Bisceglie, città chiaramente con un maggior numero di abitanti, avrebbe potuto ottenere un finanziamento massimo di 5.000.000 di euro in base alla propria popolazione presentando ovviamente progetti validi ed attinenti l'oggetto del medesimo (il decreto in merito ai finanziamenti erogabili dispone che essi "ai sensi dell'articolo 2 del citato DPCM del 21 gennaio 2021, possono essere nel limite massimo di 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti").
Chi scrive diversamente racconta cose inesatte o peggio ancora volutamente fuorvianti.

Avevate intercettato fondi per 800mila euro per il progetto di rafforzamento del cavalcaferrovia di via Daconto. La gara è stata completata? Partono i lavori? Ci conferma che all'incrocio con l'asse che porta alle provinciali per Bitonto e Terlizzi verrà una rotatoria che richiami il nostro territorio?
Gli 800.000 euro sono frutto di un lavoro sinergico portato avanti dal sottoscritto e dall'ex Consigliere Regionale di Forza Italia Domenico Damascelli. Attraverso il suo interessamento abbiamo pensato di convocare la commissione regionale di riferimento e siamo riusciti, dopo un acceso ma costruttivo confronto con tutti (RFI compresa) ad ottenere i fondi necessari per la manutenzione straordinaria del cavalcaferrovia di Via Daconto.
Confermo che sarà realizzata la rotatoria quale miglioria all'opera e che il tema che verrà scelto apparterrà alla nostra storia ed alla nostra identità.

Gli oppositori continuano a battere sulla chiusura della velostazione di piazza Stallone, che effettivamente non è in funzione. L'area ci sembra riqualificata, ma ciò che avevate promesso non si è ancora verificato, cioè una velostazione autenticamente attiva. Cosa è successo?
La velostazione ed il suo finanziamento ha consentito di accendere i riflettori su un altro lembo di città che necessitava di essere rigenerato. Ricordo perfettamente i cassonetti maleodoranti ed il degrado che imperavano in quel contesto urbano. Oggi, invece, tra riqualificazione della stazione ferroviaria, nata grazie anche al rapporto intrapreso tra RFI e l'Ente comunale ai tempi in cui si parlava della concessione dell'area dello scalo ferroviario per adibirlo per cinque anni ad uso parcheggio, la green way, la Piazzetta Stallone con appunto la velostazione ed anche Piazza Risorgimento (dove non sono più presenti i pericolosissimi alberi, sostituiti con nuove alberature, con tanto di pavimentazione sconnessa) nonché la nuova illuminazione, abbiamo donato a quel contesto urbano un`oggettiva possibilità rinascita.
A margine, mi permetto di stigmatizzare che, rispetto a ciò che viene scritto dagli oppositori a prescindere, vi è davvero poca conoscenza del bando che, come detto, ha consentito dì riqualificare l'intera piazzetta dove oggi insiste la velostazione.
Così come si conosce ben poco, mi viene da dire, di tutto ciò che concerne la realizzazione delle piste ciclabili quando, ad esempio, si parla di cordoli. A chiunque è noto che ciò che viene installato per strada e che attiene la circolazione è normato dal codice e dalle circolari dei vari ministeri. Immaginate se una autovettura perdesse il controllo in ambito urbano mentre sulla ciclabile vi sono bambini o altri soggetti. Un cordolo in gomma non avrebbe nessuna funzione protettiva, cosa evidentemente diversa se si parla delle protezioni previste, come detto, ed utilizzate per la green way.
Tornando invece sul tema velostazione e sul servizio connesso alla struttura e cioè il "bike sharing" la nostra priorità la scorsa estate era di riconsegnare alla città ed alla fruibilità pubblica la Piazza in un momento oggettivamente triste per tutti: ricordo, non vorrei fosse stato dimenticato, che eravamo in piena emergenza Covid e che sono ormai anni che i tempi dei lavori e l`approvvigionamento dei materiali sono compromessi dalla situazione pandemica in atto. E noi, nonostante questa assoluta difficoltà, siamo riusciti a portare avanti le opere e ad ottenere altri importantissimi finanziamenti. La gestione arriverà con la
nuova stagione estiva ed a curare la gara, sempre mediante procedura ad evidenza pubblica, sarà l`assessorato alla cultura, trattandosi prevalentemente di servizi per il turismo.


Capitolo illuminazione pubblica. Abbiamo notato che altre arterie del centro cittadino godono ora di luci a led e di un impianto sicuramente più performante, non così altrove, dove spesso ci sono interruzioni e problemi. Ecco, quanto è costato per ora questo intervento e quali sono i prossimi tratti che saranno interessati dai lavori?
Per la pubblica illuminazione abbiamo utilizzato prevalentemente risorse e finanziamenti ministeriali. L'intervento che si sta concludendo, è costato 260.000 euro comprensivo di IVA, quindi circa 200.000 euro di lavori. A seguire ce ne sarà un altro di ulteriori 130.000 euro. La scelta è ricaduta sulle arterie stradali principali, sui lungomari e sul centro storico ma, ovviamente, pian piano questa sorta di raggiera, con al centro Piazza Vittorio Emanuele, si andrà completando.
Oggi dei circa 2000 corpi illuminanti presenti in città, ne abbiamo circa 700 efficientati e scelti sulla base di studi illuminotecnici. Giova, anche qui, evidenziare che la scelta dei corpi illuminanti da installare su strade, piazze o ville non è discrezionale ma si basa su calcoli illuminotecnici ben precisi dovuti per evitare che si crei inquinamento luminoso e quindi si vada in violazione alle vigenti normative in materia.

Molti cittadini lamentano ancora troppe buche nell'asfalto. Cosa sente di rispondere?
Le buche, purtroppo, sono fisiologiche durante il periodo invernale: freddo ed agenti atmosferici favoriscono il distacco di parti di bitume. Abbiamo appaltato il servizio, abbiamo chiuso già molte brecce pericolosissime e stiamo per intervenire sulle altre. In primavera e con un condizioni atmosferiche più clementi contiamo di procedere ad asfaltare altre parti di città oltre che lavorare sul basolato del centro storico, utilizzando un altro finanziamento regionale. Sempre nel centro storico verrà utilizzato il finanziamento di 1.130.000 euro ottenuto solo pochi giorni fa e finalizzato alla sistemazione del basolato ed alla realizzazione dei sottoservizi.

A suo avviso quando sarà completo il parco giochi di via Toselli dove sorgeva la vecchia pesa pubblica?
Molte sono le aree risistemate e gli spazi utilizzati come luoghi di aggregazione dai bambini. Se penso a quante superfici ludiche c'erano prima e quante invece sono presenti oggi nel nostro territorio, possiamo affermare che quasi ogni rione può vantare la sua piccola o grande area giochi. Cito, solo per fare degli esempi tangibili di interventi già realizzati, le due presenti nella zona 167, Piazzetta Stallone, Piazza Kennedy e Jacobellis, la Villa Comunale. I prossimi interventi riguarderanno la sistemazione delle aree di Via Papa Giovanni XXIII, con un importo lavori di quasi 700.000 euro già disponibili ed ottenuti sempre attraverso un bando, oltre al rifacimento ed alla sistemazione dell'area giochi del Parco Scianatico, quest'ultima prevista prima dell'estate.
Per quanto attiene, invece, l'ex pesa pubblica, ormai parliamo di un ricordo.
In quel sito sta per nascere un parco inclusivo ed anzi, posso anticipare che sono già in corso le lavorazioni; penso in primavera l'intervento sarà concluso.

Chiudiamo con una domanda che appare stranissima in gennaio, ma che tra quattro mesi tornerà di stretta attualità: gli accessi al mare per disabili sono stati completati? E i lavori di sostituzione delle vecchie ringhiere e dei passamano?
Il progetto esecutivo è in pratica pronto ed è stato già valutato dalla Sovrintendenza duranti i vari incontri effettuati. Tra pochissimo, dopo le autorizzazioni finali ed i pareri degli enti preposti, sarà cantierizzato.
Ringrazio i progettisti dello studio IDEAM per aver interpretato al meglio lo spirito dell'intervento che si intende realizzare e che persegue finalità di "accessibilità universale", con opere architettonicamente e paesaggisticamente integrate al fine di attuare il superamento delle barriere architettoniche per tutti (inclusi anziani, bambini, donne in attesa) e non creare deprecabili percorsi differenziati.
L'affidamento avverrà mediante contratto attuativo alla ditta già aggiudicataria di opportuno accordo quadro, che è stata già individuata.
Sono in completamento anche gli interventi di sostituzione delle parti ammalorate delle balaustre dei lungomari e delle scale di accesso alla battigia. La scelta del materiale "acciaio inox" e non più "ferro zincato" consentirà in prospettiva di abbattere i costi della manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché di elevare gli standard di sicurezza rispetto all'ipotesi di affaccio. Anche questo intervento è in dirittura di arrivo.
I ritardi, come già ricordato, sono tutti determinati dalla difficoltà di approvvigionamento dei materiali, causa Covid. Inoltre non vanno dimenticati anche altri aspetti, come i contagi tra operai e quindi lavorazioni ferme, uffici in smart-working o chiusi per le stesse motivazioni. Tutti questi fattori hanno limitato e compromesso l'avanzamento degli interventi che, nonostante tutto, stanno andando avanti e si avviano a conclusione.
Le aree della 167, il Pala Pansini, la Villa Comunale, la Green Way, le varie piazzette con gli spazi giochi, la Cittadella della Cultura, solo per citarne alcune, oltre alla risoluzione di problemi atavici come il Campo Sportivo ed il Ponte di Via Daconto sono cantieri in avvio, opere concluse o in conclusione nonostante questo periodo nefasto.
Anche il Palazzetto di Via Devenuto, struttura senza nemmeno un impianto a norma ed inadeguata agli standard attuali, sta avanzando e speriamo di chiudere il cantiere nel minor tempo possibile. Ricordo ai distratti ed a coloro i quali parlano con poca conoscenza della materia, che di quella struttura è rimasto solo l'involucro esterno, a testimonianza della complessità dell'intervento.
Stessa cosa per la Scuola Media Marconi, altro importante finanziamento intercettato di 2.500.000 euro, che alcuni oppositori definirono illegittimo o peggio illegale. Nonostante la graduatoria stilata dalla Regione sia stata oggetto di ricorso al TAR con relativi ed ovvi rallentamenti, la gara è stata già bandita con ben 27 partecipanti. Si conta di partire con i lavori subito dopo la chiusura dell'anno scolastico, in modo da impattare il meno possibile sulle attività, già penalizzate dal Covid.
Concludo sottolineando che mai nessuno si è trovato ad amministrare una città in un momento storico così complesso e triste, ma la determinazione, la dedizione e l'amore verso la nostra Giovinazzo hanno alimentato la forza per andare avanti sempre. Di questo va dato atto anche ai tanti tecnici e dipendenti comunali che non hanno mai fatto venir meno il loro contributo.
Grazie GiovinazzoViva per questa intervista e per avermi dato la possibilità di chiarire al meglio alcuni aspetti.
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  • Gaetano Depalo
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