Politica
Lavori pubblici, Forza Giovinazzo replica a PVA: «Solo propaganda»
La nota del partito dell'assessore Depalo per rispondere all'attacco dalle opposizioni
Giovinazzo - venerdì 2 agosto 2024
Non ci stanno il gruppo consiliare e tutta la segreteria di Forza Giovinazzo. Le accuse di PrimaVera Alternativa sullo stato dei lavori pubblici in città non sono affatto piaciuti e la replica non si è fatta attendere. Di seguito il testo completo:
«Evidentemente per qualche forza politica la propaganda è l'unica cosa che i giovinazzesi meritano! Adoperarsi per migliorare la città, per renderla più attrattiva e fruibile, mettere in sicurezza tanti edifici, ridurre il consumo energetico, rendere più ecosostenibile la nostra città, intercettare finanziamenti che contribuiscono e che contribuiranno a migliorare i servizi ed aumentare la nostra economia, tutto questo per questi imbonitori sono solo "supercazzole!"
È così tanto vasto l'elenco degli interventi, delle iniziative e delle opere realizzate ed ancora in corso, tanto quanto è misera e vuota la conoscenza dei fatti e della materia di riferimento da parte di alcune persone. Ma l'evidenza, guardandoci intorno, è sufficiente a dimostrare e spiegare come stanno le cose.
Sicuramente ogni opera porta con sè dei disagi, ma è prezzo necessario da pagare di fronte a delle necessità non più prorogabili della nostra città. C'era l'assoluta necessità di riqualificare una zona degradata quale Via Fossato? Sicuramente ed il parcheggio esteticamente gradevolissimo che lì sta sorgendo è quasi concluso.
C'era da sistemare e mettere in sicurezza un ponte e, con un finanziamento ottenuto direttamente dalla Regione, i lavori stanno procedendo nonostante la complessità della struttura, anche con la creazione di una rotatoria per un miglior deflusso del traffico in entrata ed uscita dalla città e che diventa anche elemento d'arredo.
Serviva sistemare il centro storico, sia per quanto concerne l'aspetto illuminotecnico, Via Marina, Via Madonna degli Angeli, Vico Corsignano, i due lungomari, i due bracci tutte opere realizzate ed ora l'aspetto legato alla viabilità e quindi ai sottoservizi e basolato: i finanziamenti sono stati intercettati ed i cantieri avviati.
Ignorare deliberatamente che un cantiere può essere soggetto ad infinite variabili che possono ritardare la sua conclusione è un'offesa all'intelligenza dei nostri concittadini.
Banalmente, già la ritardata consegna dei materiali porta ad uno slittamento dei tempi di conclusione ed è solo una delle tantissime situazioni che impattano su un'opera. Oltre al fatto che in corso d'opera il progetto è spesso oggetto di migliorie che devono essere coperte finanziariamente ed approvate.
Verrebbe da invitare questi bravissimi amanuensi da tastiera ad informarsi, per esempio, circa i motivi tecnici che sono alla base dell'apparente stallo dei lavori dell'asilo, per il quale è in corso una modifica delle fondazioni per migliorarne le prestazioni, che quindi vanno riprogettate, fra l'altro non facendo aumentare i costi, poi verificate ed infine depositate al genio civile.
A settembre l'opera ripartirà perché ad agosto, come avviene da sempre, le imprese si fermano, così come le produzioni e le consegne dei materiali.
Da ultimo non bisogna dimenticare che i finanziamenti, soprattutto quelli derivanti dal P.N.R.R., non aspettano nessuno, hanno tempi previsti e si devono rispettare dei target, obbiettivi temporali e di avanzamento prestabiliti, altrimenti si perdono le risorse e con esse la possibilità di realizzare le opere.
Tutto quanto è stato realizzato in questi anni non è avvenuto per caso, bensì grazie a chi ha lavorato per questo, ha creduto ad un progetto piuttosto che abbandonarsi al disfattismo.
Anche la stessa casa di riposo, pur avendo avuto un alternarsi di avverse vicende, ha beneficiato di un ulteriore finanziamento P.N.R.R. di 3.000.000 di euro, non certo per fortuna ma grazie alla perseveranza di qualcuno che ha voluto inseguire e dare una prospettiva diversa ad una struttura che diversamente sarebbe andata persa e chiusa. E si potrebbe continuare con tantissimi altri cantieri, in corso o già conclusi: l'evidenza mostra la scuola Marconi, in cantiere ma operativa senza grossi disagi, i due palazzetti uno prossimo alla consegna privo di ogni elemento riferibile alla sicurezza ed agibilità, il Campo Sportivo che da campo di patate e divenuto bellissimo e che sta divenendo la cittadella dello sport, i vari parchi giochi, Don Tonino Bello, Via Toselli, Vielletta Jacobellis, Parco Scianatico e cosi via, la riqualificazione dei giardini di Papa Giovanni XXIII un fazzoletto di questa città totalmente compromesso, Piazzetta Stallone, che è stata completamente sistemata e riqualificata dall'assessorato ai lavori pubblici al quale però non spetta, è bene precisarlo, il compito della gara di gestione.
In sintesi, la differenza sta nel fatto che c'è chi guarda e chi fa! Ed è proprio chi guarda che, in mancanza di idee e soluzioni, polemizza senza costrutto.
Anche una banale rampa, che senza oneri qualcuno è riuscito a procurare, può essere una soluzione fosse anche transitoria o sperimentale, seppur rispetto ad un uso improprio di uno scalo di alaggio che naturalmente non è adibito e non può essere utilizzato come discesa in mare dei bagnanti per la fisiologica proliferazione di alghe che ne determinano la scivolosità.
La differenza sta negli occhi di chi guarda».
Forza Giovinazzo
«Evidentemente per qualche forza politica la propaganda è l'unica cosa che i giovinazzesi meritano! Adoperarsi per migliorare la città, per renderla più attrattiva e fruibile, mettere in sicurezza tanti edifici, ridurre il consumo energetico, rendere più ecosostenibile la nostra città, intercettare finanziamenti che contribuiscono e che contribuiranno a migliorare i servizi ed aumentare la nostra economia, tutto questo per questi imbonitori sono solo "supercazzole!"
È così tanto vasto l'elenco degli interventi, delle iniziative e delle opere realizzate ed ancora in corso, tanto quanto è misera e vuota la conoscenza dei fatti e della materia di riferimento da parte di alcune persone. Ma l'evidenza, guardandoci intorno, è sufficiente a dimostrare e spiegare come stanno le cose.
Sicuramente ogni opera porta con sè dei disagi, ma è prezzo necessario da pagare di fronte a delle necessità non più prorogabili della nostra città. C'era l'assoluta necessità di riqualificare una zona degradata quale Via Fossato? Sicuramente ed il parcheggio esteticamente gradevolissimo che lì sta sorgendo è quasi concluso.
C'era da sistemare e mettere in sicurezza un ponte e, con un finanziamento ottenuto direttamente dalla Regione, i lavori stanno procedendo nonostante la complessità della struttura, anche con la creazione di una rotatoria per un miglior deflusso del traffico in entrata ed uscita dalla città e che diventa anche elemento d'arredo.
Serviva sistemare il centro storico, sia per quanto concerne l'aspetto illuminotecnico, Via Marina, Via Madonna degli Angeli, Vico Corsignano, i due lungomari, i due bracci tutte opere realizzate ed ora l'aspetto legato alla viabilità e quindi ai sottoservizi e basolato: i finanziamenti sono stati intercettati ed i cantieri avviati.
Ignorare deliberatamente che un cantiere può essere soggetto ad infinite variabili che possono ritardare la sua conclusione è un'offesa all'intelligenza dei nostri concittadini.
Banalmente, già la ritardata consegna dei materiali porta ad uno slittamento dei tempi di conclusione ed è solo una delle tantissime situazioni che impattano su un'opera. Oltre al fatto che in corso d'opera il progetto è spesso oggetto di migliorie che devono essere coperte finanziariamente ed approvate.
Verrebbe da invitare questi bravissimi amanuensi da tastiera ad informarsi, per esempio, circa i motivi tecnici che sono alla base dell'apparente stallo dei lavori dell'asilo, per il quale è in corso una modifica delle fondazioni per migliorarne le prestazioni, che quindi vanno riprogettate, fra l'altro non facendo aumentare i costi, poi verificate ed infine depositate al genio civile.
A settembre l'opera ripartirà perché ad agosto, come avviene da sempre, le imprese si fermano, così come le produzioni e le consegne dei materiali.
Da ultimo non bisogna dimenticare che i finanziamenti, soprattutto quelli derivanti dal P.N.R.R., non aspettano nessuno, hanno tempi previsti e si devono rispettare dei target, obbiettivi temporali e di avanzamento prestabiliti, altrimenti si perdono le risorse e con esse la possibilità di realizzare le opere.
Tutto quanto è stato realizzato in questi anni non è avvenuto per caso, bensì grazie a chi ha lavorato per questo, ha creduto ad un progetto piuttosto che abbandonarsi al disfattismo.
Anche la stessa casa di riposo, pur avendo avuto un alternarsi di avverse vicende, ha beneficiato di un ulteriore finanziamento P.N.R.R. di 3.000.000 di euro, non certo per fortuna ma grazie alla perseveranza di qualcuno che ha voluto inseguire e dare una prospettiva diversa ad una struttura che diversamente sarebbe andata persa e chiusa. E si potrebbe continuare con tantissimi altri cantieri, in corso o già conclusi: l'evidenza mostra la scuola Marconi, in cantiere ma operativa senza grossi disagi, i due palazzetti uno prossimo alla consegna privo di ogni elemento riferibile alla sicurezza ed agibilità, il Campo Sportivo che da campo di patate e divenuto bellissimo e che sta divenendo la cittadella dello sport, i vari parchi giochi, Don Tonino Bello, Via Toselli, Vielletta Jacobellis, Parco Scianatico e cosi via, la riqualificazione dei giardini di Papa Giovanni XXIII un fazzoletto di questa città totalmente compromesso, Piazzetta Stallone, che è stata completamente sistemata e riqualificata dall'assessorato ai lavori pubblici al quale però non spetta, è bene precisarlo, il compito della gara di gestione.
In sintesi, la differenza sta nel fatto che c'è chi guarda e chi fa! Ed è proprio chi guarda che, in mancanza di idee e soluzioni, polemizza senza costrutto.
Anche una banale rampa, che senza oneri qualcuno è riuscito a procurare, può essere una soluzione fosse anche transitoria o sperimentale, seppur rispetto ad un uso improprio di uno scalo di alaggio che naturalmente non è adibito e non può essere utilizzato come discesa in mare dei bagnanti per la fisiologica proliferazione di alghe che ne determinano la scivolosità.
La differenza sta negli occhi di chi guarda».
Forza Giovinazzo