Politica
Lampade votive, PVA: «Depalma restituisca ai giovinazzesi quanto pagato e racconti la verità»
Ieri la conferenza stampa dei Consiglieri comunali per ribadire la posizione del movimento di opposizione
Giovinazzo - martedì 18 giugno 2019
Venti minuti di conferenza stampa per raccontare una verità emersa solo parzialmente con alcuni nostri report sul cimitero comunale.
I Consiglieri comunali di PrimaVera Alternativa, Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti e Nunzia Fiorentino hanno acceso i riflettori sulla vicenda legata alle lampade votive ed a quanto sarebbe stato versato ingiustamente dai cittadini che per mesi non hanno goduto di alcun servizio.
A corredo di quanto sostenuto durante la conferenza stampa (qui il link per rivederla) PVA ha diramato un comunicato che esplica ulteriormente quanto accaduto:
«La gravissima vicenda del degrado del cimitero e della sospensione del servizio lampade votive è emblematica dei "marchi di fabbrica" dell'Amministrazione Depalma – Forza Italia - scrivono -: la propaganda e la "banalizzazione" o "distorsione" di ogni problematica causata dalla loro incapacità gestionale!
Depalma - spiega la nota di PVA -, nella serata del 30 maggio 2019, con un post dalla sua pagina Facebook, mentre era in corso una seduta del Consiglio comunale (e questo la dice già lunga sul rispetto per la massima assise comunale!), annunciava la sospensione del servizio "lampade votive" del cimitero, assicurando che la funzionalità dell'impianto sarebbe stata ripristinata in 30 giorni. Abbiamo verificato le "carte" e, come troppo spesso accade, ci siamo resi conto che la versione sindacale della vicenda è quanto di più distante ci sia dalla realtà! Infatti, Depalma e l'Assessore Depalo, quali destinatari della relazione del Responsabile del Patrimonio sullo stato dell'illuminazione votiva del 28 maggio, sanno bene che la sospensione del servizio "lampade votive" è dovuta alla totale assenza di sicurezza dell'impianto (su cui peraltro non v'è mai stata alcuna manutenzione!), che espone i visitatori del cimitero addirittura al rischio di elettrocuzione (scarica accidentale di corrente elettrica)!».
«Depalma e l'Assessore Depalo - continuano da PrimaVera Alternativa - sanno bene che le "lampade votive" nel cimitero non funzionano da molti mesi (e non dal 29 maggio!) e che, soprattutto, resteranno spente ancora per molti mesi e non solo per trenta giorni! E resteranno spente per ancora tanti mesi perché l'impianto elettrico dell'illuminazione votiva, anche a causa della scellerata assenza di manutenzione (ricordiamo che Depalma è al secondo mandato ed è Sindaco del nostro comune da ben 7 anni) non può più essere riparato, ma deve essere rifatto ex novo! E per rifare quell'impianto servono almeno 200.000 Euro!
Tutto nero su bianco nelle carte ed omesso alla cittadinanza - attaccano i Consiglieri -! Depalma e l'Assessore Depalo sanno bene anche che quei 200.000 euro in cassa non ci sono e che per risolvere il problema c'è bisogno di mesi, se non addirittura anni, perché prima di eseguire i lavori c'è bisogno di redigere un progetto, di fare una gara pubblica, di nominare una commissione giudicatrice, di valutare le offerte pervenute, di sottoscrivere un contratto, etc!»
Quindi, secondo PVA, i due amministratori sarebbero stati al corrente dello stato di quei luoghi, ma per mera propaganda l'avrebbero omesso.
L'accusa più pesante, però, riguarda quanto sta per accadere alla cittadinanza, o meglio alle tasche dei giovinazzesi che, secondo la ricostruzione dei tre Consiglieri comunali d'opposizione «pagheranno un servizio di cui non potranno usufruire. Ed è per questo che chiediamo pubblicamente che si provveda alla immediata restituzione di quanto versato dai giovinazzesi per il servizio di lampade votive per l'anno 2019».
PrimaVera Alternativa non si ferma però alla mera denuncia ed è passata alla parte operativa con le predisposizione di «moduli per la raccolta firme per richiedere la restituzione di quanto ingiustamente pagato, moduli che potranno essere sottoscritti e/o ritirati presso la sede di PrimaVera Alternativa, in piazza Vittorio Emanuele II, civ. 25.
Perché se è grave che un'Amministrazione non racconti la verità ai propri cittadini - è la dura chiosa -, ancor più intollerabile è che i giovinazzesi, che sono già i più tar(i)tassati di tutta la Regione, debbano addirittura trovarsi a pagare servizi che non vengono erogati dall'amministrazione più costosa ed inconcludente di sempre!».
I Consiglieri comunali di PrimaVera Alternativa, Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti e Nunzia Fiorentino hanno acceso i riflettori sulla vicenda legata alle lampade votive ed a quanto sarebbe stato versato ingiustamente dai cittadini che per mesi non hanno goduto di alcun servizio.
A corredo di quanto sostenuto durante la conferenza stampa (qui il link per rivederla) PVA ha diramato un comunicato che esplica ulteriormente quanto accaduto:
«La gravissima vicenda del degrado del cimitero e della sospensione del servizio lampade votive è emblematica dei "marchi di fabbrica" dell'Amministrazione Depalma – Forza Italia - scrivono -: la propaganda e la "banalizzazione" o "distorsione" di ogni problematica causata dalla loro incapacità gestionale!
Depalma - spiega la nota di PVA -, nella serata del 30 maggio 2019, con un post dalla sua pagina Facebook, mentre era in corso una seduta del Consiglio comunale (e questo la dice già lunga sul rispetto per la massima assise comunale!), annunciava la sospensione del servizio "lampade votive" del cimitero, assicurando che la funzionalità dell'impianto sarebbe stata ripristinata in 30 giorni. Abbiamo verificato le "carte" e, come troppo spesso accade, ci siamo resi conto che la versione sindacale della vicenda è quanto di più distante ci sia dalla realtà! Infatti, Depalma e l'Assessore Depalo, quali destinatari della relazione del Responsabile del Patrimonio sullo stato dell'illuminazione votiva del 28 maggio, sanno bene che la sospensione del servizio "lampade votive" è dovuta alla totale assenza di sicurezza dell'impianto (su cui peraltro non v'è mai stata alcuna manutenzione!), che espone i visitatori del cimitero addirittura al rischio di elettrocuzione (scarica accidentale di corrente elettrica)!».
«Depalma e l'Assessore Depalo - continuano da PrimaVera Alternativa - sanno bene che le "lampade votive" nel cimitero non funzionano da molti mesi (e non dal 29 maggio!) e che, soprattutto, resteranno spente ancora per molti mesi e non solo per trenta giorni! E resteranno spente per ancora tanti mesi perché l'impianto elettrico dell'illuminazione votiva, anche a causa della scellerata assenza di manutenzione (ricordiamo che Depalma è al secondo mandato ed è Sindaco del nostro comune da ben 7 anni) non può più essere riparato, ma deve essere rifatto ex novo! E per rifare quell'impianto servono almeno 200.000 Euro!
Tutto nero su bianco nelle carte ed omesso alla cittadinanza - attaccano i Consiglieri -! Depalma e l'Assessore Depalo sanno bene anche che quei 200.000 euro in cassa non ci sono e che per risolvere il problema c'è bisogno di mesi, se non addirittura anni, perché prima di eseguire i lavori c'è bisogno di redigere un progetto, di fare una gara pubblica, di nominare una commissione giudicatrice, di valutare le offerte pervenute, di sottoscrivere un contratto, etc!»
Quindi, secondo PVA, i due amministratori sarebbero stati al corrente dello stato di quei luoghi, ma per mera propaganda l'avrebbero omesso.
L'accusa più pesante, però, riguarda quanto sta per accadere alla cittadinanza, o meglio alle tasche dei giovinazzesi che, secondo la ricostruzione dei tre Consiglieri comunali d'opposizione «pagheranno un servizio di cui non potranno usufruire. Ed è per questo che chiediamo pubblicamente che si provveda alla immediata restituzione di quanto versato dai giovinazzesi per il servizio di lampade votive per l'anno 2019».
PrimaVera Alternativa non si ferma però alla mera denuncia ed è passata alla parte operativa con le predisposizione di «moduli per la raccolta firme per richiedere la restituzione di quanto ingiustamente pagato, moduli che potranno essere sottoscritti e/o ritirati presso la sede di PrimaVera Alternativa, in piazza Vittorio Emanuele II, civ. 25.
Perché se è grave che un'Amministrazione non racconti la verità ai propri cittadini - è la dura chiosa -, ancor più intollerabile è che i giovinazzesi, che sono già i più tar(i)tassati di tutta la Regione, debbano addirittura trovarsi a pagare servizi che non vengono erogati dall'amministrazione più costosa ed inconcludente di sempre!».