Cronaca
La vetrina di Fuego centrata da 7 colpi di pistola
I Carabinieri indagano sul misterioso attentato intimidatorio. La pista: beghe e rancori familiari
Giovinazzo - sabato 7 ottobre 2017
12.15
7 colpi di pistola calibro 7.65 sono stati esplosi nel corso della notte (probabilmente intorno alle ore 00.45) contro la vetrina del negozio d'abbigliamento uomo-donna Fuego, in via Venezia. Il vetro ha retto bene e si è crepato solo intorno ai fori prodotti dai proiettili. Nessuno nella zona si è accorto di nulla.
L'attentato intimidatorio è stato scoperto questa mattina dalla titolare, al momento dell'apertura del negozio, che ha subito dato l'allarme. Sul posto sono arrivati i Carabinieri della locale Stazione coadiuvati dalla Polizia Locale. I rilievi, all'interno dell'attività commerciale e sul marciapiede, sono stati eseguiti dagli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari che hanno rinvenuto e sequestrato i bossoli.
Sull'inquietante episodio è già al lavoro la Stazione di Giovinazzo, sotto il coordinamento della Compagnia di Molfetta. I militari stanno ascoltando la titolare. Un esercente normalissimo, che ha dichiarato di non aver mai subito minacce; nessuna aggressione, nessuna richiesta di pizzo. Nemmeno un diverbio con qualche cliente o rivalità con qualche concorrente.
Gli inquirenti indagano così a 360 gradi, concentrando però l'attività investigativa sul nucleo familiare e su alcune beghe e rancori protetti dall'intimità dei muri di casa. Molto potranno fare le telecamere di videosorveglianza che monitorano la zona.
L'attentato intimidatorio è stato scoperto questa mattina dalla titolare, al momento dell'apertura del negozio, che ha subito dato l'allarme. Sul posto sono arrivati i Carabinieri della locale Stazione coadiuvati dalla Polizia Locale. I rilievi, all'interno dell'attività commerciale e sul marciapiede, sono stati eseguiti dagli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari che hanno rinvenuto e sequestrato i bossoli.
Sull'inquietante episodio è già al lavoro la Stazione di Giovinazzo, sotto il coordinamento della Compagnia di Molfetta. I militari stanno ascoltando la titolare. Un esercente normalissimo, che ha dichiarato di non aver mai subito minacce; nessuna aggressione, nessuna richiesta di pizzo. Nemmeno un diverbio con qualche cliente o rivalità con qualche concorrente.
Gli inquirenti indagano così a 360 gradi, concentrando però l'attività investigativa sul nucleo familiare e su alcune beghe e rancori protetti dall'intimità dei muri di casa. Molto potranno fare le telecamere di videosorveglianza che monitorano la zona.