Politica
La quarta estate di Depalma: «Un totale fallimento»
Il PD all'attacco: «È iniziata un'altra estate senza alcuna attività, alcuna idea, alcuna programmazione»
Giovinazzo - lunedì 6 luglio 2015
1.23
«È iniziata la quarta estate di Amministrazione Depalma. Un'altra estate senza alcuna attività, alcuna idea, alcuna programmazione. Ancora un'altra estate di vuoto totale. Sembra tutto inconcepibile, incredibile, assurdo, ma è proprio così».
Il Partito Democratico ha stilato una specie di bilancio dell'Amministrazione comunale, ponendo l'accento su alcuni risultati negativi. Come sarà la quarta estate del primo cittadino Tommaso Depalma? «Un totale fallimento», rispondono i Dem.
«Sarà ancora un'altra estate senza la rimozione delle transenne sul lungomare (nonostante i fondi fossero a disposizione dalla prima estate Depalma), - scrivono dal partito di piazza Vittorio Emanuele II - senza alcun lavoro di bonifica dell'area delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi (anche qui con i soldi a disposizione dall'inizio di questa Amministrazione), senza pulizia delle spiagge, senza quei lavori urbanistici annunciati su Facebook da anni, senza alcuna manutenzione della Villa Comunale e delle aree verdi cittadine, senza manutenzione delle strade, senza un piano urbanistico di espansione ormai distrutto».
Ed ancora: «Senza una politica sulla gestione dei rifiuti, senza alcuna idea di risoluzione per l'area cimiteriale cittadina (pur di semplice soluzione), senza alcuna idea di sostegno alle attività produttive cittadine, senza alcun piano sociale cittadino (la casa di riposo San Francesco è in chiusura), senza un piano di gestione del personale, senza una programmazione delle risorse economiche a disposizione, senza un piano di rilancio del turismo, senza una pianificazione delle manifestazioni estive (un programma confuso è stato annunciato solo qualche giorno fa e per fortuna si è riusciti a recuperare "in extremis" alcune storiche manifestazioni)».
«Non sappiamo più cosa rispondere quest'estate - continua il comunicato stampa - alle migliaia di turisti, di parenti e di concittadini residenti fuori Giovinazzo, che torneranno e rivedranno le transenne sul lungomare, ritroveranno le spiagge e tutto l'ambiente cittadino lasciato lo scorso anno (strade dissestate, verde incurato, intere aree di abbandono) e ci domanderanno ancora spiegazioni. Le probabili risposte e tutte le possibili "scuse" le abbiamo già utilizzate in queste ultime estati. Non ne abbiamo più, ormai».
Secondo il partito di Michele Delle Fontane «è il fallimento di un intero gruppo che ha voluto cimentarsi in un'attività amministrativa e politica sulla quale non aveva mai sperimentato un'adeguata esperienza. È il fallimento di un'intera proposta rappresentata dall'antipolitica incapace ed incompetente, dalla protesta vuota e strumentale nei confronti dei partiti, dall'illusione che quattro parole su Facebook date ai cittadini in rete potessero dare qualità a persone inadeguate e sostanza ad un progetto politico vuoto e senza programmazione».
«Era questo il Sindaco, l'Amministrazione e la maggioranza competente che i giovinazzesi auspicavano con il loro voto di protesta del 2012? - si chiede il PD -. Era questo il vento nuovo, la massima rappresentanza dell'antipolitica che avrebbe realizzato tanto, in modo trasparente e senza l'apporto dei partiti? Le risposte, all'inizio di questa quarta estate Depalma, sono ancora una volta impietosamente davanti ai nostri occhi».
Per i Dem «proprio la mancanza di una programmazione è una delle caratteristiche di questa Amministrazione più evidenti a tutti i cittadini».
«Un ulteriore esempio - spiega il Partito Democratico - è giunto dalla programmazione estiva delle manifestazioni, che avveniva al più tardi nel mese di aprile di ogni anno. A giugno di quest'anno molte associazioni cittadine che programmavano i calendari estivi sulle loro attività non avevano ricevuto alcuna indicazione né rassicurazione sul programma, al punto che stavano rinunciando alle loro manifestazioni. Solo una trattativa "privata" dell'ultima ora ha evitato la cancellazione di alcuni appuntamenti. Ma è possibile continuare ad amministrare in questo modo?».
«Ormai - continua la più grande forza politica riformista di Giovinazzo - l'unica attività esistente (anche questa senza programmazione), oltre a quella di cercare disperatamente di spendere in qualche modo i soldi ricevuti in eredità dalla passata Amministrazione, è quella di spendere male e illegittimamente i soldi estorti ai cittadini attraverso la triplicazione delle tasse e le circa 9.000 multe (sì avete letto bene, novemila!!!) che nel 2014 hanno portato nelle casse comunali ben 694.000 euro».
«Ottantunomila euro (ripetiamo 81.000 euro) per la rotonda alla via Molfetta di cui 29.000 euro di segnaletica stradale, - prosegue la nota - sessantottomila euro (68.000) già spesi per saggi e studi sui lavori di via Marina più altri 250.000 circa pianificati, circa 100.000 euro (centomila) in più per personale e organizzazione, 36.000 euro in più nel settore culturale a cooperative amiche (soprattutto Service Center e Aurora Apulia), circa 55.000 euro per il Giro d'Italia, 4.377 euro per le spese legali di Favuzzi poste a carico dei cittadini, 18.000 euro per la redazione di un nuovo progetto esecutivo del centro comunale di raccolta, 135.000 euro per il cofinanziamento di un progetto di inserimento di immigrati alloggiati all'interno dell'Istituto San Giuseppe, oltre 300.000 euro per spese legali e contenzioso a causa di una cattiva gestione amministrativa. La lista continua ed è lunga».
«Resta solo un'estate a disposizione di Depalma, la quinta. Cosa potrà succedere? - s'interrogano ancora i Dem -. Immaginiamo che, prima o poi, potranno iniziare i lavori attesi da un'intera legislatura. Ma il loro eventuale completamento sarà sufficiente a sollevare Depalma ed i suoi amici da ogni responsabilità su quattro anni di vuoto amministrativo, di assenza totale, di abbandono della nostra città?».
«Non basterà per niente, - sentenzia il PD - neanche montare i soliti "teatrini" tanto cari a Depalma ed ai suoi amici, né mettere le solite quattro parole su Facebook con le quali cercare di scaricare le proprie responsabilità su chi li ha preceduti, magari utilizzando le solite motivazioni stupide e strumentali che non potranno mai giustificare un ritardo di quattro anni. Non basterà ad evitare ciò che è ormai certificato ai giovinazzesi, ossia: il fallimento di Depalma e dell'antipolitica a Giovinazzo».
Come sempre la nostra redazione resta in attesa di eventuali repliche.
Il Partito Democratico ha stilato una specie di bilancio dell'Amministrazione comunale, ponendo l'accento su alcuni risultati negativi. Come sarà la quarta estate del primo cittadino Tommaso Depalma? «Un totale fallimento», rispondono i Dem.
«Sarà ancora un'altra estate senza la rimozione delle transenne sul lungomare (nonostante i fondi fossero a disposizione dalla prima estate Depalma), - scrivono dal partito di piazza Vittorio Emanuele II - senza alcun lavoro di bonifica dell'area delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi (anche qui con i soldi a disposizione dall'inizio di questa Amministrazione), senza pulizia delle spiagge, senza quei lavori urbanistici annunciati su Facebook da anni, senza alcuna manutenzione della Villa Comunale e delle aree verdi cittadine, senza manutenzione delle strade, senza un piano urbanistico di espansione ormai distrutto».
Ed ancora: «Senza una politica sulla gestione dei rifiuti, senza alcuna idea di risoluzione per l'area cimiteriale cittadina (pur di semplice soluzione), senza alcuna idea di sostegno alle attività produttive cittadine, senza alcun piano sociale cittadino (la casa di riposo San Francesco è in chiusura), senza un piano di gestione del personale, senza una programmazione delle risorse economiche a disposizione, senza un piano di rilancio del turismo, senza una pianificazione delle manifestazioni estive (un programma confuso è stato annunciato solo qualche giorno fa e per fortuna si è riusciti a recuperare "in extremis" alcune storiche manifestazioni)».
«Non sappiamo più cosa rispondere quest'estate - continua il comunicato stampa - alle migliaia di turisti, di parenti e di concittadini residenti fuori Giovinazzo, che torneranno e rivedranno le transenne sul lungomare, ritroveranno le spiagge e tutto l'ambiente cittadino lasciato lo scorso anno (strade dissestate, verde incurato, intere aree di abbandono) e ci domanderanno ancora spiegazioni. Le probabili risposte e tutte le possibili "scuse" le abbiamo già utilizzate in queste ultime estati. Non ne abbiamo più, ormai».
Secondo il partito di Michele Delle Fontane «è il fallimento di un intero gruppo che ha voluto cimentarsi in un'attività amministrativa e politica sulla quale non aveva mai sperimentato un'adeguata esperienza. È il fallimento di un'intera proposta rappresentata dall'antipolitica incapace ed incompetente, dalla protesta vuota e strumentale nei confronti dei partiti, dall'illusione che quattro parole su Facebook date ai cittadini in rete potessero dare qualità a persone inadeguate e sostanza ad un progetto politico vuoto e senza programmazione».
«Era questo il Sindaco, l'Amministrazione e la maggioranza competente che i giovinazzesi auspicavano con il loro voto di protesta del 2012? - si chiede il PD -. Era questo il vento nuovo, la massima rappresentanza dell'antipolitica che avrebbe realizzato tanto, in modo trasparente e senza l'apporto dei partiti? Le risposte, all'inizio di questa quarta estate Depalma, sono ancora una volta impietosamente davanti ai nostri occhi».
Per i Dem «proprio la mancanza di una programmazione è una delle caratteristiche di questa Amministrazione più evidenti a tutti i cittadini».
«Un ulteriore esempio - spiega il Partito Democratico - è giunto dalla programmazione estiva delle manifestazioni, che avveniva al più tardi nel mese di aprile di ogni anno. A giugno di quest'anno molte associazioni cittadine che programmavano i calendari estivi sulle loro attività non avevano ricevuto alcuna indicazione né rassicurazione sul programma, al punto che stavano rinunciando alle loro manifestazioni. Solo una trattativa "privata" dell'ultima ora ha evitato la cancellazione di alcuni appuntamenti. Ma è possibile continuare ad amministrare in questo modo?».
«Ormai - continua la più grande forza politica riformista di Giovinazzo - l'unica attività esistente (anche questa senza programmazione), oltre a quella di cercare disperatamente di spendere in qualche modo i soldi ricevuti in eredità dalla passata Amministrazione, è quella di spendere male e illegittimamente i soldi estorti ai cittadini attraverso la triplicazione delle tasse e le circa 9.000 multe (sì avete letto bene, novemila!!!) che nel 2014 hanno portato nelle casse comunali ben 694.000 euro».
«Ottantunomila euro (ripetiamo 81.000 euro) per la rotonda alla via Molfetta di cui 29.000 euro di segnaletica stradale, - prosegue la nota - sessantottomila euro (68.000) già spesi per saggi e studi sui lavori di via Marina più altri 250.000 circa pianificati, circa 100.000 euro (centomila) in più per personale e organizzazione, 36.000 euro in più nel settore culturale a cooperative amiche (soprattutto Service Center e Aurora Apulia), circa 55.000 euro per il Giro d'Italia, 4.377 euro per le spese legali di Favuzzi poste a carico dei cittadini, 18.000 euro per la redazione di un nuovo progetto esecutivo del centro comunale di raccolta, 135.000 euro per il cofinanziamento di un progetto di inserimento di immigrati alloggiati all'interno dell'Istituto San Giuseppe, oltre 300.000 euro per spese legali e contenzioso a causa di una cattiva gestione amministrativa. La lista continua ed è lunga».
«Resta solo un'estate a disposizione di Depalma, la quinta. Cosa potrà succedere? - s'interrogano ancora i Dem -. Immaginiamo che, prima o poi, potranno iniziare i lavori attesi da un'intera legislatura. Ma il loro eventuale completamento sarà sufficiente a sollevare Depalma ed i suoi amici da ogni responsabilità su quattro anni di vuoto amministrativo, di assenza totale, di abbandono della nostra città?».
«Non basterà per niente, - sentenzia il PD - neanche montare i soliti "teatrini" tanto cari a Depalma ed ai suoi amici, né mettere le solite quattro parole su Facebook con le quali cercare di scaricare le proprie responsabilità su chi li ha preceduti, magari utilizzando le solite motivazioni stupide e strumentali che non potranno mai giustificare un ritardo di quattro anni. Non basterà ad evitare ciò che è ormai certificato ai giovinazzesi, ossia: il fallimento di Depalma e dell'antipolitica a Giovinazzo».
Come sempre la nostra redazione resta in attesa di eventuali repliche.