Vita di città
«La pizza è un’arte»: tutta la passione di Giuseppe Piscitelli, giovane pizzaiolo di Giovinazzo
Di recente ha partecipato al campionato mondiale della pizza a Parma
Giovinazzo - martedì 16 aprile 2024
11.05
La nostra città "sforna", è il caso di dire, un nuovo interessante talento, Giuseppe Piscitelli, pizzaiolo, nel mondo dell'arte bianca da circa dieci anni. A noi piace scoprire e raccontare di arte a trecentosessanta gradi, di creatività, di innovazione, di sperimentazione.
Giuseppe Piscitelli, autentico artista classe 1995, è un ragazzo che ha creato uno speciale connubio tra la pizza e la sua carriera mettendoci impegno e passione. Sta portando alto il nome di Giovinazzo partecipando a svariati campionati mondiali della pizza con notevole successo e riscontro del pubblico oltre che degli addetti ai lavori.
La sua è una bella storia e abbiamo pensato di raccontarla ai nostri lettori. Gli abbiamo subito chiesto circa la scoperta della passione per la pizza, che è diventata la sua professione e l'importanza dell'impasto definito "arte bianca". Ecco cosa ci ha detto il giovane e talentuoso pizzaiolo.
«La pizza è alimento importante perché simbolo delle giornate passate in campagna da piccolo, e anche ora, con i miei genitori e chiunque ci fosse - ci ha raccontato Giuseppe - Tutti impegnati nell'impastare, stendere, farcire, cucinare e mangiare pizze nei giorni di festa e d'estate. Ogni occasione era buona per riunirsi. Ho scoperto la passione per la pizza, non solo come cibo da mangiare, per puro caso. Dopo aver terminato la scuola superiore ho cercato lavoro e d'estate ho lavorato come aiuto pizzaiolo in un locale a Giovinazzo; dopo è arrivata una proposta lavorativa sempre in questo mondo in un altro locale, all'outlet di Molfetta, in cui ho avuto più responsabilità. Un bel giorno sono stato chiamato dallo chef Onofrio Cafagna che mi ha proposto di andare a fare il pizzaiolo nella pizzeria in cui lavoro tuttora a Trani, poiché erano alla ricerca di un pizzaiolo. Questa pizzeria è stata una delle prime in Puglia a offrire una pizza gourmet.
La cosa mi spaventava, visto che era qualcosa di nuovo che avrei dovuto affrontare e soprattutto da solo, ma allo stesso tempo, era una cosa che m'intrigava. Ed è proprio qui che ho iniziato a gestire da solo la parte di impasti e quindi ho iniziato pian piano ad approcciarmi a questo mondo con un altro occhio. Ho iniziato a documentarmi e frequentare corsi che hanno sempre più arricchito la mia conoscenza e voglia di sperimentare. Ho iniziato a capire che la pizza è un'arte e quindi è iniziato il mio percorso di ricerca continua in questo mondo dell'arte bianca. Il mio obiettivo e quello di offrire alla clientela un impasto digeribile con l'uso di farine di qualità. Non voglio che si abbia la sensazione di pesantezza dopo aver gustato una pizza. Inoltre c'era e c'è sempre uno studio continuo e diverso sulle materie prime dei topping che sono le guarnizioni e i condimenti». C'è molta attenzione per il prodotto pizza, dai condimenti basici e tradizionali si è giunti alle pizze gourmet. Giuseppe Piscitelli ci ha raccontato di essere un innovatore e sperimentatore ma di valorizzare i prodotti tipici del territorio.
«C'è molta attenzione al prodotto che noi vendiamo nel suo complesso-ha affermato il giovane pizzaiolo. I nostri menù sono studiati e cambiano ogni stagione a seconda dei prodotti che offre il nostro territorio. La materia prima deve essere fresca e di qualità ed essere valorizzata al meglio. Oggi ormai si parla di sostenibilità e si fa attenzione a cosa si mangia. A me piace sperimentare sia sugli impasti, offrendo anche impasti alternativi utilizzando curcuma e farina ai multicereali e sia sui topping, ossia trovare sempre degli abbinamenti particolari tra gli ingredienti utilizzati per i condimenti». I gusti della gente sono cambiati; in tutti questi anni di esperienza Giuseppe Piscitelli riesce a stare al passo su questo aspetto.
«La gente è molto attenta a quello che mangia soprattutto cerca la qualità ma anche la novità, infatti, accanto alla richiesta di pizze tradizionali, ultimamente i nostri clienti sono incuriositi dagli abbinamenti innovativi e dai nuovi gusti: la materia prima resta la stessa, cambia la lavorazione e gli abbinamenti, la tradizione incontra l'innovazione».
La pizza è un alimento diffuso ormai in tutto il mondo tanto che si svolgono i campionati mondiali a molti dei quali Giuseppe Piscitelli ha partecipato. Tra le esperienze professionali vissute, ultimamente, c'è la partecipazione alla 31^ edizione del Campionato Mondiale della pizza svoltosi a Parma lo scorso 9 aprile. Il pizzaiolo ci ha raccontato l'esperienza.
«Nei campionati si mette in risalto proprio la bellezza di questo prodotto. Di solito i giudici valutano tre aspetti: la cottura, l'aspetto e il gusto che sono le tre caratteristiche importanti. È bello quindi vedere l'impegno che ciascuno di noi mette per studiare e portare il miglior prodotto possibile in una gara alla presenza di tanti professionisti. Ognuno con il proprio impasto, i propri prodotti e la propria identità. La pizza buona, ormai, la si può trovare in tutte le parti del mondo; partecipando ai campionati mondiali ho scoperto che la passione dei pizzaioli stranieri nasce spesso da viaggi in Italia. Dopo tutto la pizza nasce in Italia quindi è comprensibile.
Ci sono anche molti italiani che sono in giro per il mondo. Ciascuno con il proprio prodotto. La cosa importante è metterci passione e impegno in quello che si offre. La pizza è anche una cosa seria» ha concluso.
Per concludere la nostra piacevole chiacchierata con Giuseppe Piscitelli abbiamo soffermato l'attenzione sul suo futuro ricco di belle idee che lui stesso ci ha espresso. «Prima di terminare il racconto della mia esperienza professionale e di vita, ci tengo a ringraziare Onofrio Cafagna (di cui vi abbiamo raccontato varie volte in passato su GiovinazzoViva ndr) e la collega, oltre che amica, Felicia Todisco che mi ha accompagnato a tutti i campionati aiutandomi a mettere in pratica le ricette di Onofrio».
«Per il futuro mi auguro di poter aprire un locale in cui portare la mia identità creativa attraverso il mio prodotto; un locale dove la gente non venga solo per mangiare la pizza ma, per fare un'esperienza sensoriale e di gusto che si possa ricordare. Il mio obiettivo, inoltre, è quello di usare prodotti che offre il nostro territorio attraverso una collaborazione tra aziende e artigiani.
Infine, mi auguro di attirare la gente da ogni parte d'Italia e del mondo in modo che tutti possano assaporare la bontà dei nostri prodotti e allo stesso tempo possano ammirare anche la bellezza della nostra città, della nostra campagna e del nostro mare».
Giuseppe Piscitelli, autentico artista classe 1995, è un ragazzo che ha creato uno speciale connubio tra la pizza e la sua carriera mettendoci impegno e passione. Sta portando alto il nome di Giovinazzo partecipando a svariati campionati mondiali della pizza con notevole successo e riscontro del pubblico oltre che degli addetti ai lavori.
La sua è una bella storia e abbiamo pensato di raccontarla ai nostri lettori. Gli abbiamo subito chiesto circa la scoperta della passione per la pizza, che è diventata la sua professione e l'importanza dell'impasto definito "arte bianca". Ecco cosa ci ha detto il giovane e talentuoso pizzaiolo.
«La pizza è alimento importante perché simbolo delle giornate passate in campagna da piccolo, e anche ora, con i miei genitori e chiunque ci fosse - ci ha raccontato Giuseppe - Tutti impegnati nell'impastare, stendere, farcire, cucinare e mangiare pizze nei giorni di festa e d'estate. Ogni occasione era buona per riunirsi. Ho scoperto la passione per la pizza, non solo come cibo da mangiare, per puro caso. Dopo aver terminato la scuola superiore ho cercato lavoro e d'estate ho lavorato come aiuto pizzaiolo in un locale a Giovinazzo; dopo è arrivata una proposta lavorativa sempre in questo mondo in un altro locale, all'outlet di Molfetta, in cui ho avuto più responsabilità. Un bel giorno sono stato chiamato dallo chef Onofrio Cafagna che mi ha proposto di andare a fare il pizzaiolo nella pizzeria in cui lavoro tuttora a Trani, poiché erano alla ricerca di un pizzaiolo. Questa pizzeria è stata una delle prime in Puglia a offrire una pizza gourmet.
La cosa mi spaventava, visto che era qualcosa di nuovo che avrei dovuto affrontare e soprattutto da solo, ma allo stesso tempo, era una cosa che m'intrigava. Ed è proprio qui che ho iniziato a gestire da solo la parte di impasti e quindi ho iniziato pian piano ad approcciarmi a questo mondo con un altro occhio. Ho iniziato a documentarmi e frequentare corsi che hanno sempre più arricchito la mia conoscenza e voglia di sperimentare. Ho iniziato a capire che la pizza è un'arte e quindi è iniziato il mio percorso di ricerca continua in questo mondo dell'arte bianca. Il mio obiettivo e quello di offrire alla clientela un impasto digeribile con l'uso di farine di qualità. Non voglio che si abbia la sensazione di pesantezza dopo aver gustato una pizza. Inoltre c'era e c'è sempre uno studio continuo e diverso sulle materie prime dei topping che sono le guarnizioni e i condimenti». C'è molta attenzione per il prodotto pizza, dai condimenti basici e tradizionali si è giunti alle pizze gourmet. Giuseppe Piscitelli ci ha raccontato di essere un innovatore e sperimentatore ma di valorizzare i prodotti tipici del territorio.
«C'è molta attenzione al prodotto che noi vendiamo nel suo complesso-ha affermato il giovane pizzaiolo. I nostri menù sono studiati e cambiano ogni stagione a seconda dei prodotti che offre il nostro territorio. La materia prima deve essere fresca e di qualità ed essere valorizzata al meglio. Oggi ormai si parla di sostenibilità e si fa attenzione a cosa si mangia. A me piace sperimentare sia sugli impasti, offrendo anche impasti alternativi utilizzando curcuma e farina ai multicereali e sia sui topping, ossia trovare sempre degli abbinamenti particolari tra gli ingredienti utilizzati per i condimenti». I gusti della gente sono cambiati; in tutti questi anni di esperienza Giuseppe Piscitelli riesce a stare al passo su questo aspetto.
«La gente è molto attenta a quello che mangia soprattutto cerca la qualità ma anche la novità, infatti, accanto alla richiesta di pizze tradizionali, ultimamente i nostri clienti sono incuriositi dagli abbinamenti innovativi e dai nuovi gusti: la materia prima resta la stessa, cambia la lavorazione e gli abbinamenti, la tradizione incontra l'innovazione».
La pizza è un alimento diffuso ormai in tutto il mondo tanto che si svolgono i campionati mondiali a molti dei quali Giuseppe Piscitelli ha partecipato. Tra le esperienze professionali vissute, ultimamente, c'è la partecipazione alla 31^ edizione del Campionato Mondiale della pizza svoltosi a Parma lo scorso 9 aprile. Il pizzaiolo ci ha raccontato l'esperienza.
«Nei campionati si mette in risalto proprio la bellezza di questo prodotto. Di solito i giudici valutano tre aspetti: la cottura, l'aspetto e il gusto che sono le tre caratteristiche importanti. È bello quindi vedere l'impegno che ciascuno di noi mette per studiare e portare il miglior prodotto possibile in una gara alla presenza di tanti professionisti. Ognuno con il proprio impasto, i propri prodotti e la propria identità. La pizza buona, ormai, la si può trovare in tutte le parti del mondo; partecipando ai campionati mondiali ho scoperto che la passione dei pizzaioli stranieri nasce spesso da viaggi in Italia. Dopo tutto la pizza nasce in Italia quindi è comprensibile.
Ci sono anche molti italiani che sono in giro per il mondo. Ciascuno con il proprio prodotto. La cosa importante è metterci passione e impegno in quello che si offre. La pizza è anche una cosa seria» ha concluso.
Per concludere la nostra piacevole chiacchierata con Giuseppe Piscitelli abbiamo soffermato l'attenzione sul suo futuro ricco di belle idee che lui stesso ci ha espresso. «Prima di terminare il racconto della mia esperienza professionale e di vita, ci tengo a ringraziare Onofrio Cafagna (di cui vi abbiamo raccontato varie volte in passato su GiovinazzoViva ndr) e la collega, oltre che amica, Felicia Todisco che mi ha accompagnato a tutti i campionati aiutandomi a mettere in pratica le ricette di Onofrio».
«Per il futuro mi auguro di poter aprire un locale in cui portare la mia identità creativa attraverso il mio prodotto; un locale dove la gente non venga solo per mangiare la pizza ma, per fare un'esperienza sensoriale e di gusto che si possa ricordare. Il mio obiettivo, inoltre, è quello di usare prodotti che offre il nostro territorio attraverso una collaborazione tra aziende e artigiani.
Infine, mi auguro di attirare la gente da ogni parte d'Italia e del mondo in modo che tutti possano assaporare la bontà dei nostri prodotti e allo stesso tempo possano ammirare anche la bellezza della nostra città, della nostra campagna e del nostro mare».