Musica
La Passione di Cristo in musica
Storico concerto delle due bande giovinazzesi unite
Giovinazzo - venerdì 25 marzo 2016
05.30
In una serata tanto suggestiva da un punto di vista emotivo quanto meteorologicamente fredda è andato in scena il concerto "Passione e Musica", inserito nel vasto cartellone della "#Primavera Musicale 2016" , che vede l'unione di intenti tra Associazione Polifonica, Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo" e la "Giuseppe Verdi".
L'evento ha visto per la prima volta insieme queste due ultime realtà ed ha saputo scaldare cuori, nonostante una gelida brezza da quadranti settentrionali sferzasse piazza Umberto I, a due passi dall'Arco Traiano, porta d'ingresso dell'incantevole centro storico giovinazzese. Quaranta musicisti tutti uniti da un'unica infinita passione e che si sono esibiti gratuitamente e per amore della città.
La scelta del luogo è risultata essere strategica, visto che tanta gente, in giro per visitare gli Altari della Reposizione, si è fermata ad apprezzare le note delle due bande locali, finalmente unite. La performance ha riaffermato la valenza delle marce funebri, che ogni anno si rinnova e riunisce intorno a sé, da decenni, un pubblico di cultori ed estimatori. In programma le particolarissime suggestioni musicali date da brani celebri quali lo "Stabat Mater" di Gioacchino Rossini, "Mamma" di Luigi Rizzola appartenente alla tradizione tarantina, "Jone" del musicista napoletano Errico Petrella, "Tramonto tragico" di Angelo Inglese e "Conzasiegge", nota marcia funebre composta dal Maestro molfettese Vincenzo Valente, amatissima nella nostra Diocesi, solo per citarne alcune.
A dirigere l'orchestra si sono avvicendati il M° Felice Bologna, Direttore del Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo", ed il M° Pasquale Turturro, Direttore dell'Associazione Culturale Musicale "Giuseppe Verdi". I saluti iniziali sono stati invece affidati al Presidente Nicola Bevilacqua per i primi ed a Felice Mastrofilippo, Responsabile della seconda formazione.
L'idea è stata quella di una sorta di particolarissimo "flash mob" che accendesse i riflettori su questo genere musicale, tanto considerato alle nostre latitudini. La stretta collaborazione che è stata così attuata tra le due bande è il primo tassello posto per un futuro ricco d'idee, progetti ed unità d'intenti, nel segno della buona musica e del rispetto delle tradizioni.
L'evento ha visto per la prima volta insieme queste due ultime realtà ed ha saputo scaldare cuori, nonostante una gelida brezza da quadranti settentrionali sferzasse piazza Umberto I, a due passi dall'Arco Traiano, porta d'ingresso dell'incantevole centro storico giovinazzese. Quaranta musicisti tutti uniti da un'unica infinita passione e che si sono esibiti gratuitamente e per amore della città.
La scelta del luogo è risultata essere strategica, visto che tanta gente, in giro per visitare gli Altari della Reposizione, si è fermata ad apprezzare le note delle due bande locali, finalmente unite. La performance ha riaffermato la valenza delle marce funebri, che ogni anno si rinnova e riunisce intorno a sé, da decenni, un pubblico di cultori ed estimatori. In programma le particolarissime suggestioni musicali date da brani celebri quali lo "Stabat Mater" di Gioacchino Rossini, "Mamma" di Luigi Rizzola appartenente alla tradizione tarantina, "Jone" del musicista napoletano Errico Petrella, "Tramonto tragico" di Angelo Inglese e "Conzasiegge", nota marcia funebre composta dal Maestro molfettese Vincenzo Valente, amatissima nella nostra Diocesi, solo per citarne alcune.
A dirigere l'orchestra si sono avvicendati il M° Felice Bologna, Direttore del Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo", ed il M° Pasquale Turturro, Direttore dell'Associazione Culturale Musicale "Giuseppe Verdi". I saluti iniziali sono stati invece affidati al Presidente Nicola Bevilacqua per i primi ed a Felice Mastrofilippo, Responsabile della seconda formazione.
L'idea è stata quella di una sorta di particolarissimo "flash mob" che accendesse i riflettori su questo genere musicale, tanto considerato alle nostre latitudini. La stretta collaborazione che è stata così attuata tra le due bande è il primo tassello posto per un futuro ricco d'idee, progetti ed unità d'intenti, nel segno della buona musica e del rispetto delle tradizioni.