Scuola
La Notte del Sapere al Liceo "Spinelli" di Giovinazzo (FOTO)
Tutti gli scatti di una serata che ha messo insieme classicità, cultura scientifica, poesia e storia contemporanea
Giovinazzo - sabato 18 gennaio 2020
0.18
Il Sapere come unico antidoto alla barbarie, all'ignoranza, alla guerra, all'odio, al male. Un Sapere che penetra le epoche, le attraversa ed arriva sino alla contemporaneità, per aiutarci a capire i nostri ragazzi, le loro ambizioni ed i loro talenti. Una generazione non ferma, indifferente al suo tempo come spesso la rappresentiamo, ma vivace, pronta a capire, che anela conoscenza.
Questo e molto altro è stata la Notte Nazionale del Liceo Classico andata in scena ieri allo "Spinelli" di Giovinazzo. Notte del Liceo Classico solo formalmente, perché in una contaminazione di Saperi (al plurale) anche gli studenti dell'indirizzo scientifico e gli alunni delle secondarie di primo grado si sono ritagliati un meritato ruolo da protagonisti.
Meraviglioso il Tableau Vivant dell'Aula 9 (in home) che ha rappresentato "La Scuola di Atene" di Raffaello, affresco ammirato dai turisti di tutto il mondo nella Stanza della Segnatura nei Musei Vaticani. I ragazzi giovinazzesi ne hanno dato una loro interpretazione, ben coordinati da docenti ispirati, che hanno messo in risalto il complesso ed armonioso progetto del genio urbinate.
In aula 8 eccellente dimostrazione del "Caviardage" curato dalla prof.ssa Mariella Sciancalepore, un metodo di scrittura poetica che riesce a tirar fuori versi nascosti in ciascuno di noi. "Ethos, Pathos e Logos in Shakespeare's plays" ha fatto brillare la letteratura anglosassone, mentre in "Triclinium" ha avuto il suo culmine l'interessante esperimento di contaminazione tra il "Satyricon" di Petronio e "La cena delle beffe" di Sem Benelli.
La IV A e IV C hanno curato uno spazio in Aula 11 che ha riproposto il tema dell"Ethos" nei teenagers degli anni '50 del secolo scorso, a tracciarne mode, stili e temperamento, mentre in Aula 6 i loro coetanei hanno raccontato l'esperienza dell'accoglienza attraverso il progetto SPRAR vissuto a Borgo San Lorenzo, nella Città Metropolitana di Firenze.
Dalla classicità all'oggi, dunque, il passo è stato breve, fino a celebrare i 150 anni della Tavola Periodica ed a dire un "no" consapevole alla guerra, male assoluto, che dispensa iprite nel mare di Puglia, quella stessa sostanza rappresentata chimicamente nella presentazione distribuita al pubblico di "Inferno, Canto Zero", una breve ed intensa pièce teatrale messa in scena dalla V B dell'indirizzo scientifico e che ha ricordato, con originalità scenica, il bombardamento nazista del porto di Bari del 2 dicembre 1943.
Il Liceo ha mostrato ieri sera la parte più bella di sé, ha mostrato che quel Sapere , che non si limita alle singole discipline ma sa avvolgere fino a penetrare nell'animo e nella mente dei giovani, è ancora di moda, inesorabilmente di moda. Cambieranno le metodologie di apprendimento, ma quel luogo fisico resta anche un luogo dello spirito di ogni singolo giovane individuo che ha la fortuna di frequentarlo per un quinquennio. Segna l'esistenza, la plasma, la instrada, masticando giovani vite restituendole poi al mondo consapevoli ed adulte.
Nelle nostre foto la grande festa della Notte Bianca dello "Spinelli".
Questo e molto altro è stata la Notte Nazionale del Liceo Classico andata in scena ieri allo "Spinelli" di Giovinazzo. Notte del Liceo Classico solo formalmente, perché in una contaminazione di Saperi (al plurale) anche gli studenti dell'indirizzo scientifico e gli alunni delle secondarie di primo grado si sono ritagliati un meritato ruolo da protagonisti.
Meraviglioso il Tableau Vivant dell'Aula 9 (in home) che ha rappresentato "La Scuola di Atene" di Raffaello, affresco ammirato dai turisti di tutto il mondo nella Stanza della Segnatura nei Musei Vaticani. I ragazzi giovinazzesi ne hanno dato una loro interpretazione, ben coordinati da docenti ispirati, che hanno messo in risalto il complesso ed armonioso progetto del genio urbinate.
In aula 8 eccellente dimostrazione del "Caviardage" curato dalla prof.ssa Mariella Sciancalepore, un metodo di scrittura poetica che riesce a tirar fuori versi nascosti in ciascuno di noi. "Ethos, Pathos e Logos in Shakespeare's plays" ha fatto brillare la letteratura anglosassone, mentre in "Triclinium" ha avuto il suo culmine l'interessante esperimento di contaminazione tra il "Satyricon" di Petronio e "La cena delle beffe" di Sem Benelli.
La IV A e IV C hanno curato uno spazio in Aula 11 che ha riproposto il tema dell"Ethos" nei teenagers degli anni '50 del secolo scorso, a tracciarne mode, stili e temperamento, mentre in Aula 6 i loro coetanei hanno raccontato l'esperienza dell'accoglienza attraverso il progetto SPRAR vissuto a Borgo San Lorenzo, nella Città Metropolitana di Firenze.
Dalla classicità all'oggi, dunque, il passo è stato breve, fino a celebrare i 150 anni della Tavola Periodica ed a dire un "no" consapevole alla guerra, male assoluto, che dispensa iprite nel mare di Puglia, quella stessa sostanza rappresentata chimicamente nella presentazione distribuita al pubblico di "Inferno, Canto Zero", una breve ed intensa pièce teatrale messa in scena dalla V B dell'indirizzo scientifico e che ha ricordato, con originalità scenica, il bombardamento nazista del porto di Bari del 2 dicembre 1943.
Il Liceo ha mostrato ieri sera la parte più bella di sé, ha mostrato che quel Sapere , che non si limita alle singole discipline ma sa avvolgere fino a penetrare nell'animo e nella mente dei giovani, è ancora di moda, inesorabilmente di moda. Cambieranno le metodologie di apprendimento, ma quel luogo fisico resta anche un luogo dello spirito di ogni singolo giovane individuo che ha la fortuna di frequentarlo per un quinquennio. Segna l'esistenza, la plasma, la instrada, masticando giovani vite restituendole poi al mondo consapevoli ed adulte.
Nelle nostre foto la grande festa della Notte Bianca dello "Spinelli".