Eventi e cultura
La musica ed il bel canto nell’ultima serata di Giovinazzo Teatro (FOTO)
Moduloesse ha chiuso con originalità la rassegna
Giovinazzo - lunedì 12 settembre 2016
13.41
Ormai l'omaggio alla musica nell'ultimo appuntamento di Giovinazzo Teatro è diventata una tradizione. Ed è stata rispettata anche ieri sera con lo spettacolo "Una serata a Passy in casa Rossini", l'ultimo lavoro del Gruppo Teatro Moduloesse, dedicato al compositore italiano che visse a Parigi negli ultimi anni della sua vita, ed alla tradizione musicale italiana ed europea ottocentesca.
Un balzo indietro di quasi due secoli, tramite quella straordinaria macchina del tempo che è il teatro, per cui ci si è potuti appassionare all'atmosfera rilassata e godereccia che si respirava nella casa parigina di Gioacchino Rossini. Musicisti ed artisti dell'epoca si intrattenevano conversando ed eseguendo le proprie composizioni e quelle del Maestro, interpretato da Franco Martini, prima di gustare un buon pasto preparato da Rossini in persona e dalla "quella santa donna" della sua seconda moglie, Olympe Pelissier.
Illustri ospiti della serata, messa in scena eccezionalmente sul palco dell'Auditorium "Don Tonino Bello", personalità come Gaetano Donizetti, Gaetano Braga e Georges Bizet, interpretati da Adriano Cirillo, Luca de Falco e Rocco Cianciotta, e Luigi Zamboni, impersonato da Giuseppe Naviglio, che tra un bicchierino di rosolio di gelso, canti ed esecuzioni dal vivo di brani al pianoforte ed al violoncello, omaggiano il padrone di casa e deliziano il pubblico in sala con la musica dei più grandi musicisti di tutti i tempi. Non mancano però confidenze, ricordi ed aneddoti curiosi, che fanno crescere l'attesa dei tortellini, dei ravioli, del ragù alla bolognese e di ogni bontà del Bel Paese che sarà servita a fine serata.
Musica e teatro, vita vera e finzione si sono fusi sapientemente, dando vita ad uno spettacolo singolare, che ha impressionato per l'humor raffinato ed il lavoro imponente di ricostruzione storica. Il testo, infatti, è frutto della lunga ed appassionata ricerca di documenti autentici realizzata da Adriano Cirillo e della intrigante trasposizione drammaturgica di Franco Martini.
A conquistare i favori del pubblico anche "Le Troiane", messo in scena sabato dai bravi attori della compagnia di Mogliano Veneto, Arte Povera. La regia di Francesco Boschiero ha puntato sulla modernità del dramma di Euripide, proponendo una riflessione interessante sulle atrocità che ogni guerra compie sulle donne e sui bambini. Un taglio originale, supportato da belle musiche e da una scenografia curata, che non hanno lasciato indifferenti gli spettatori, accorsi ad assistere allo spettacolo nonostante il maltempo abbattutosi violentemente su Giovinazzo e su tutto il barese.
La diciassettesima edizione di Giovinazzo Teatro verrà ricordata per l'eccezionale boom di presenze, un dato che può considerarsi di buon auspicio per gli anni a venire. Come rimarcato sul palco dagli stessi organizzatori, ed in particolare dalla Presidentessa della FITA Puglia, Anna Maria Carella, la sinergia ormai rodata tra Moduloesse ed il Comitato da lei presieduto, la collaborazione costante e preziosa dell'Associazione Ascenaperta e di Daniela Logrieco, oltre al sostegno degli amministratori cittadini, hanno spinto esponenzialmente la crescita di una kermesse molto attesa all'interno del cartellone dell'Estate Giovinazzese.
Se è vero che «il teatro è nel fondo profondo della sensibilità e della coscienza di tutti», come ha affermato Franco Martini, commentando la partecipazione popolare crescente alla manifestazione, l'augurio è che questa forma d'arte diventi sempre più di casa a Giovinazzo, indirizzando l'orientamento delle politiche cittadine future in ambito culturale, nonostante il pubblico giunga spesso in buona parte da fuori.
Un balzo indietro di quasi due secoli, tramite quella straordinaria macchina del tempo che è il teatro, per cui ci si è potuti appassionare all'atmosfera rilassata e godereccia che si respirava nella casa parigina di Gioacchino Rossini. Musicisti ed artisti dell'epoca si intrattenevano conversando ed eseguendo le proprie composizioni e quelle del Maestro, interpretato da Franco Martini, prima di gustare un buon pasto preparato da Rossini in persona e dalla "quella santa donna" della sua seconda moglie, Olympe Pelissier.
Illustri ospiti della serata, messa in scena eccezionalmente sul palco dell'Auditorium "Don Tonino Bello", personalità come Gaetano Donizetti, Gaetano Braga e Georges Bizet, interpretati da Adriano Cirillo, Luca de Falco e Rocco Cianciotta, e Luigi Zamboni, impersonato da Giuseppe Naviglio, che tra un bicchierino di rosolio di gelso, canti ed esecuzioni dal vivo di brani al pianoforte ed al violoncello, omaggiano il padrone di casa e deliziano il pubblico in sala con la musica dei più grandi musicisti di tutti i tempi. Non mancano però confidenze, ricordi ed aneddoti curiosi, che fanno crescere l'attesa dei tortellini, dei ravioli, del ragù alla bolognese e di ogni bontà del Bel Paese che sarà servita a fine serata.
Musica e teatro, vita vera e finzione si sono fusi sapientemente, dando vita ad uno spettacolo singolare, che ha impressionato per l'humor raffinato ed il lavoro imponente di ricostruzione storica. Il testo, infatti, è frutto della lunga ed appassionata ricerca di documenti autentici realizzata da Adriano Cirillo e della intrigante trasposizione drammaturgica di Franco Martini.
A conquistare i favori del pubblico anche "Le Troiane", messo in scena sabato dai bravi attori della compagnia di Mogliano Veneto, Arte Povera. La regia di Francesco Boschiero ha puntato sulla modernità del dramma di Euripide, proponendo una riflessione interessante sulle atrocità che ogni guerra compie sulle donne e sui bambini. Un taglio originale, supportato da belle musiche e da una scenografia curata, che non hanno lasciato indifferenti gli spettatori, accorsi ad assistere allo spettacolo nonostante il maltempo abbattutosi violentemente su Giovinazzo e su tutto il barese.
La diciassettesima edizione di Giovinazzo Teatro verrà ricordata per l'eccezionale boom di presenze, un dato che può considerarsi di buon auspicio per gli anni a venire. Come rimarcato sul palco dagli stessi organizzatori, ed in particolare dalla Presidentessa della FITA Puglia, Anna Maria Carella, la sinergia ormai rodata tra Moduloesse ed il Comitato da lei presieduto, la collaborazione costante e preziosa dell'Associazione Ascenaperta e di Daniela Logrieco, oltre al sostegno degli amministratori cittadini, hanno spinto esponenzialmente la crescita di una kermesse molto attesa all'interno del cartellone dell'Estate Giovinazzese.
Se è vero che «il teatro è nel fondo profondo della sensibilità e della coscienza di tutti», come ha affermato Franco Martini, commentando la partecipazione popolare crescente alla manifestazione, l'augurio è che questa forma d'arte diventi sempre più di casa a Giovinazzo, indirizzando l'orientamento delle politiche cittadine future in ambito culturale, nonostante il pubblico giunga spesso in buona parte da fuori.