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La maggioranza si spacca. Ora si fa dura per Depalma

Sifo, Lasorsa e Del Giudice assenti in due sedute. Il dato politico e la nostra analisi sui due fronti

C'è un dato politico inequivocabile che esce dalla due giorni in Consiglio comunale appena trascorsa.

L'assenza in due differenti convocazioni dei consiglieri Pietro Sifo, Angelo Lasorsa e Gianni Del Giudice dagli scranni della maggioranza rappresenta un segno tangibile della differenza di idee tra la loro nascente "Coalizione del buon governo" ed il resto dei sostenitori del sindaco Tommaso Depalma. Discontinuità, avevano annunciato in un comunicato stampa da noi pubblicato, ma in pochi pensavano si sarebbe arrivati subito a questo rendez-vous nella massima assise.

E forse più ancora fa rumore l'assenza dai banchi dell'esecutivo dell'Assessore Salvatore Stallone, in pieno dissenso nei confronti del primo cittadino e di quanti lo hanno sostenuto strenuamente sino ad oggi. La spaccatura c'era stata già con il rimpasto e le varie deleghe riassegnate un anno e mezzo fa e quel passaggio politico non era affatto andato giù al titolare dell'assessorato alla Polizia Locale.
Il dato politico lampante è questo, almeno di improbabili indisposizioni contemporanee di consiglieri e assessore.

QUALE FUTURO PER L'ATTUALE MAGGIORANZA?

L'attuale maggioranza potrebbe dunque vivacchiare sino a fine mandato, magari aspettando l'esito di tavoli politici che si starebbero susseguendo in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Il nodo è legato alla possibile candidatura di Michele Sollecito a sindaco, che qualche forte mal di pancia ha creato nel gruppo composito di cui fanno parte (ex) sostenitori dell'Amministrazione comunale ed anche Pantaleo Magarelli con i suoi. Se in queste settimane si dovesse trovare la quadra, allora potrebbe darsi il caso che tutto rientri e che si trovi un percorso comune, altrimenti potrebbero spesso mancare i numeri all'attuale maggioranza ed il percorso per Depalma ed i suoi diverrebbe in questi ultimi mesi davvero accidentato. La politica tuttavia è mutevole e ciò che sembra vero oggi - ce lo dicono continuamente i protagonisti, gli esperti, quelli che sanno - potrebbe non essere vero domani. Resta un fatto che è ormai storia del Consiglio comunale: l'approvazione dei provvedimenti di ieri, 30 settembre, è arrivata in seconda convocazione e col minimo dei voti possibile.

E LE OPPOSIZIONI?

Se Atene piange, Sparta non ride. Per ora.
In queste due giornate di lavori consiliari, le opposizioni di PrimaVera Alternativa e Partito Democratico hanno fatto il loro. Cioè, non hanno fatto nulla, come è giusto fosse da un punto di vista politico. Hanno lasciato la maggioranza con i suoi numeri risicati da sola. E con questo hanno rimarcato la crisi in atto.
La collaborazione tra i sei consiglieri in questi ultimi due anni non è mai stata messa in discussione. Hanno lavorato insieme e non ci sono stati attriti, almeno evidenti. Il punto è però tutto fuori dall'Aula Pignatelli, dove il progetto di OfficinaGiovinazzo22 sembra perdere anch'esso pezzi e le frizioni - dicono i bene informati di entrambe le sponde, nulla di inventato - tra PVA e PD sul futuro candidato sindaco sono aumentate. PVA tira dritto con Daniele de Gennaro, i Dem avanzano l'ipotesi Savino Alberto Rucci ma stanno ancora discutendo.
E così ciò che risulta una perfetta unione di intenti dei consiglieri attualmente presenti nell'assise cittadina, fuori si tramuta in una piattaforma politica con varie (troppe?) sensibilità differenti e un unico comun denominatore: essere distanti anni luce da Depalma ed i suoi. Ma non può bastare. Anche in questo caso, ciò che vale a sera potrebbe non valere quando il sole sorgerà.
La lunga partita a scacchi in vista delle amministrative è iniziata. Ci giocheranno in tanti, in tutti gli schieramenti. Ma a primavera uno solo prevarrà.
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