Cronaca
La Guardia Costiera salva una tartaruga. Aveva ingerito un amo
Tempestivo intervento alla Cappella grazie alla segnalazione dei cittadini
Giovinazzo - martedì 7 giugno 2016
14.57
Nel tardo pomeriggio di ieri la Capitaneria di Porto di Molfetta ha ricevuto una segnalazione da parte del primo maresciallo Daniele Papapicco relativa al rinvenimento, nei pressi della località Cappella, di una piccola tartaruga marina in difficoltà ed ha attivato le procedure operative prescritte.
Così grazie all'intervento di alcuni pescasportivi, è stato possibile recuperare l'esemplare vivo in serie difficoltà a causa dell'ingerimento di un amo da palangaro.
La tartaruga è stata sottoposta ad un primo controllo da parte del medico veterinario appartenente al servizio veterinario area C dell'ASL di Bari, che dopo aver accertato lo stato di salute dell'animale, ha ritenuto necessario consegnarla al responsabile del Centro Recupero Tartarughe Marine del WWF di Molfetta per l'immediato trasferimento presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari.
Giunta al Dipartimento è stata sottoposta ad intervento chirurgico da parte del prof. Antonio Di Bello per l'asportazione dell'amo lungo tre centimetri, posizionato nella parte superiore dell'esofago. Da quanto riferito dal Responsabile del Centro Tartarughe Marine di Molfetta, se non si fosse intervenuti subito la tartaruga non avrebbe avuto possibilità di vita poiché erano giorni che non riusciva più ad alimentarsi a causa della posizione e delle dimensioni dell'amo.
Il piccolo esemplare, di circa 17 centimetri di lunghezza ed appartenente alla specie protetta "caretta caretta", è stato quindi salvato.
Così grazie all'intervento di alcuni pescasportivi, è stato possibile recuperare l'esemplare vivo in serie difficoltà a causa dell'ingerimento di un amo da palangaro.
La tartaruga è stata sottoposta ad un primo controllo da parte del medico veterinario appartenente al servizio veterinario area C dell'ASL di Bari, che dopo aver accertato lo stato di salute dell'animale, ha ritenuto necessario consegnarla al responsabile del Centro Recupero Tartarughe Marine del WWF di Molfetta per l'immediato trasferimento presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari.
Giunta al Dipartimento è stata sottoposta ad intervento chirurgico da parte del prof. Antonio Di Bello per l'asportazione dell'amo lungo tre centimetri, posizionato nella parte superiore dell'esofago. Da quanto riferito dal Responsabile del Centro Tartarughe Marine di Molfetta, se non si fosse intervenuti subito la tartaruga non avrebbe avuto possibilità di vita poiché erano giorni che non riusciva più ad alimentarsi a causa della posizione e delle dimensioni dell'amo.
Il piccolo esemplare, di circa 17 centimetri di lunghezza ed appartenente alla specie protetta "caretta caretta", è stato quindi salvato.