Religioni
La grande emozione dell'antico rito della "Madonna sotto l'organo"
Ieri sera il primo dei riti della Settimana Santa a Giovinazzo
Giovinazzo - martedì 26 marzo 2024
0.11
La Settimana Santa a Giovinazzo è di fatto iniziata ieri sera, lunedì 25 marzo, con l'intensissimo incontro tra l'Addolorata e suo Figlio crocifisso. Il rito della "Madonna sotto l'organo" (come volgarmente viene chiamato poiché il simulacro della Vergine entra dal portale della navata centrale, posto appunto sotto l'organo a canne settecentesco) ha aperto sei giorni intensissimi, tra manifestazioni della pietà popolare, fede e liturgia, che culmineranno nella Veglia Pasquale del Sabato sera.
Lentamente i portatori della Confraternita del SS Sacramento, retta dal priore Nicola Gagliardi, sono entrati nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, mentre il crocifisso era lì, ai piedi dell'altare. Una ritualità intensissima mescolata a riflessioni struggenti da parte di padre Francesco Depalo, che hanno dato la misura del dolore della Madonna che cercava suo Figlio, Madre affranta, Madre senza consolazione eppure formata sin dal concepimento a quel destino tragico.
Tragico e necessario per il riscatto dell'umanità dal peccato, un evento, come ha ricordato il parroco, «di cui la Madonna si è caricata in tutto il suo peso».
Noi vi raccontiamo quei momenti lasciando che foto e video parlino.
Lentamente i portatori della Confraternita del SS Sacramento, retta dal priore Nicola Gagliardi, sono entrati nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, mentre il crocifisso era lì, ai piedi dell'altare. Una ritualità intensissima mescolata a riflessioni struggenti da parte di padre Francesco Depalo, che hanno dato la misura del dolore della Madonna che cercava suo Figlio, Madre affranta, Madre senza consolazione eppure formata sin dal concepimento a quel destino tragico.
Tragico e necessario per il riscatto dell'umanità dal peccato, un evento, come ha ricordato il parroco, «di cui la Madonna si è caricata in tutto il suo peso».
Noi vi raccontiamo quei momenti lasciando che foto e video parlino.