Associazioni
La Fidapa Giovinazzo sempre più dalla parte delle donne vittime di violenza
Ieri sera, 25 novembre, riflessione collettiva in Sala San Felice
Giovinazzo - domenica 26 novembre 2023
11.54
Dire "no" alla violenza sulle donne non basta più, di sicuro serve far sentire la propria voce ma, evidentemente, vista la cronaca quotidiana, non basta più esprimere questa parola in segno di protesta contro i reati sempre più gravi. Certo è che non si può e non si deve abbassare la guardia su un tema scottante a carattere mondiale che va seguito con più attenzione ed intervenendo anche nella formazione delle nuove generazioni.
In questi giorni, dopo l'efferato assassinio di Giulia Cecchettin, si sta ipotizzando di inserire nei programmi scolastici l'educazione sessuale, l'educazione all'affettività e alle emozioni. Puntando a sensibilizzare la coscienza dei più giovani a scuola, l'auspicio è che si riesca a "guarire" questa piaga sociale col contributo delle famiglie, parte essenziale nell'educazione delle giovani generazioni.
Facendo rete può darsi che la situazione migliori, lo speriamo tutti.
Intanto il 25 novembre è stata celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: sul territorio nazionale numerose sono state le iniziative proposte in virtù della sensibilizzazione sociale che la giornata chiede a gran voce.
Nella nostra cittadina l'associazione Fidapa, con il patrocinio del Città di Giovinazzo, ha presentato una iniziativa dal contenuto pregno di significato. Sfidando il temporale e una tempesta di vento e grandine l'iniziativa è andata in porto. La presidente Maria Fidelia Bavaro ha introdotto la serata in Sala San Felice presentandone i contenuti, il sindaco Michele Sollecito e l'assessora alle Pari Opportunità, Vincenza Serrone, hanno rivolto il loro saluto al pubblico esprimendo un pensiero sul tema dell'incontro.
«Credo che sia doveroso - ha detto Serrone - riservare una giornata a livello internazionale che sensibilizzi tutti gli animi su un tema così delicato quale quello della violenza contro le donne, ma il mio augurio è che i riflettori su questo argomento non si spengano alla mezzanotte del 25 novembre. Purtroppo, il numero crescente di donne vittime di violenza, mi porta a pensare che il problema sia culturale; manca il rispetto per l'essere umano, mancano i valori, mancano i punti di riferimento. Vorrei dire tante cose, vorrei trasmettere con le parole quello che sento ma credo che l'unica cosa giusta da fare sia un appello a tutte le donne: non siete sole, non abbiate paura di parlare, ci sono persone che possono aiutarvi nei Centri Anti Violenza prima che sia troppo tardi».
L'appello rivolto alle donne che risuona in questo periodo è di chiamare il 1522, numero anti-violenza e stalking. Un appello che non può restare inascoltato.
Suggestiva la performance artistica a margine della serata della Compagnia Frida, a cura di Antonella Battista e Sara Sallustio, come il momento di lettura da parte di socie Fidapa, con poesie dedicate alle donne per condividere una riflessione sul tema oggetto della serata.
Il colore rosso è stato messo nuovamente in evidenza sia nella Sala San Felice, che sulla facciata del palazzo di città, sulla panchina collocata al Parco Scianatico e nell'aiuola con tanti sassi rossi posta in piazza Sant' Agostino. La speranza è che qualcosa possa cambiare nel rispetto verso le donne e verso tutti; é un augurio di cui l'umanità ha bisogno.
In questi giorni, dopo l'efferato assassinio di Giulia Cecchettin, si sta ipotizzando di inserire nei programmi scolastici l'educazione sessuale, l'educazione all'affettività e alle emozioni. Puntando a sensibilizzare la coscienza dei più giovani a scuola, l'auspicio è che si riesca a "guarire" questa piaga sociale col contributo delle famiglie, parte essenziale nell'educazione delle giovani generazioni.
Facendo rete può darsi che la situazione migliori, lo speriamo tutti.
Intanto il 25 novembre è stata celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: sul territorio nazionale numerose sono state le iniziative proposte in virtù della sensibilizzazione sociale che la giornata chiede a gran voce.
Nella nostra cittadina l'associazione Fidapa, con il patrocinio del Città di Giovinazzo, ha presentato una iniziativa dal contenuto pregno di significato. Sfidando il temporale e una tempesta di vento e grandine l'iniziativa è andata in porto. La presidente Maria Fidelia Bavaro ha introdotto la serata in Sala San Felice presentandone i contenuti, il sindaco Michele Sollecito e l'assessora alle Pari Opportunità, Vincenza Serrone, hanno rivolto il loro saluto al pubblico esprimendo un pensiero sul tema dell'incontro.
«Credo che sia doveroso - ha detto Serrone - riservare una giornata a livello internazionale che sensibilizzi tutti gli animi su un tema così delicato quale quello della violenza contro le donne, ma il mio augurio è che i riflettori su questo argomento non si spengano alla mezzanotte del 25 novembre. Purtroppo, il numero crescente di donne vittime di violenza, mi porta a pensare che il problema sia culturale; manca il rispetto per l'essere umano, mancano i valori, mancano i punti di riferimento. Vorrei dire tante cose, vorrei trasmettere con le parole quello che sento ma credo che l'unica cosa giusta da fare sia un appello a tutte le donne: non siete sole, non abbiate paura di parlare, ci sono persone che possono aiutarvi nei Centri Anti Violenza prima che sia troppo tardi».
L'appello rivolto alle donne che risuona in questo periodo è di chiamare il 1522, numero anti-violenza e stalking. Un appello che non può restare inascoltato.
Suggestiva la performance artistica a margine della serata della Compagnia Frida, a cura di Antonella Battista e Sara Sallustio, come il momento di lettura da parte di socie Fidapa, con poesie dedicate alle donne per condividere una riflessione sul tema oggetto della serata.
Il colore rosso è stato messo nuovamente in evidenza sia nella Sala San Felice, che sulla facciata del palazzo di città, sulla panchina collocata al Parco Scianatico e nell'aiuola con tanti sassi rossi posta in piazza Sant' Agostino. La speranza è che qualcosa possa cambiare nel rispetto verso le donne e verso tutti; é un augurio di cui l'umanità ha bisogno.