Politica
«La città delle opportunità» secondo Daniele de Gennaro
Dialogo garbato con Michele Stella per presentare il programma di coalizione
Giovinazzo - lunedì 10 aprile 2017
05.00
Un divano rosso, un microfono nel bel mezzo di via Cappuccini ed una chiacchierata con un amico. Daniele de Gennaro ha scelto un modo inusuale ma convincente per presentare alla gente di Giovinazzo il programma della coalizione che lo sostiene nella corsa a Palazzo di Città, composta da PrimaVera Alternativa, Sinistra Italiana, Abbracciamo la Città e dalla lista a supporto Per Daniele de Gennaro Sindaco.
Ieri sera lo ha fatto col garbo che caratterizza la sua campagna elettorale e che è divenuta una delle parole chiave del suo fare politica. Insieme a lui l'attore Michele Stella, apprezzatissimo a livello locale e già noto alle platee nazionali. I due hanno dialogato davanti ad una folla di simpatizzanti e sostenitori di un progetto partito da lontano e che ha vissuto dal 9 ottobre scorso, data della candidatura ufficiale, varie fasi, tutte partecipate e condivise.
Dopo la presentazione dell'uomo e non del candidato, si è passati a parlare del fair play di de Gennaro, che ha fatto gli auguri ai suoi avversari ed ha spiegato che, a suo avviso, «l'educazione è uno dei valori fondamentali nella vita. O ce l'hai o non ce l'hai e la mia concezione di politica non è quella della rissa. È come nel calcio - ha detto usando una metafora -: non vincono le gomitate o i falli, ma vincono i Messi, le giocate vincenti e spettacolari».
Grazie agli assist di Michele Stella, l'avvocato ha passato in rassegna in maniera sintetica tutte le proposte che la coalizione presenta alla città, che dovrà divenire «La città delle opportunità», come egli stesso ha spiegato. Opportunità che bisogna creare seguendo le «inclinazioni del territorio», come accaduto per lui, sostenuto dai genitori in un percorso di formazione e realizzazione professionale che lo ha portato fuori per poi tornare a Giovinazzo.
In campo sociale, ma in tutta la missione politica, de Gennaro vuol mettere al centro la persona, con un'attenzione particolare ai diritti degli ultimi. Una delle idee proposte in questo settore è un nuovo Sportello del badantato, «che sarebbe così incanalato in criteri di legge». Daniele de Gennaro ha anche sottolineato due aspetti importanti: da una parte la necessità di sicurezza nei quartieri, «per i quali non bastano le telecamere, ma bisogna non favorire il degrado, urbano e "del cuore"», dall'altro la centralità di una mobilità a misura di disabile, per far «vivere a pieno la città anche a coloro i quali hanno problemi». Ed a proposito di sicurezza, la coalizione propone una banca dati che monitori i vari quartieri, le loro esigenze sociali e che possa offrire lo spunto per agire di conseguenza.
Quanto all'urbanistica, giungono nel programma ufficiale le linee guida sulle modifiche al PUG, cercando però di riorganizzare al meglio l'azione amministrativa «evitando che le lobbies se ne approprino». Un passaggio innovativo riguarda l'APE, l'attestato di prestazione energetica, per gli edifici pubblici, onde evitare sprechi. E poi per de Gennaro ed i suoi è fondamentale varare un nuovo Piano Regolatore del porto, dando nuova linfa alla zona circostante. Interessante il suo passaggio sulla ex zona artigianale D1.1, questione da lui seguita da vicino: «la decisione del giudice arriverà, ma dal giorno dopo bisogna capire cosa fare di quell'area - ha detto -. Bisogna decidere di decidere».
Sul tema ambientale, PVA, SI ed ALC propongono di far tornare a far fruttare l'impianto di biostabilizzazione, facendolo tornare in mano pubblica, ed avviare seriamente la fase di post-gestione, mai partita davvero. Poi nel programma c'è la priorità data ad un nuovo "Piano di gestione ordinaria e straordinaria del verde pubblico" che può portare benefici in termini economici alle casse comunali, frutto della programmazione che ne deriverebbe. Una programmazione mai improvvisata, ha ribadito de Gennaro, che guardi anche a nuovi e più ampi spazi per gli animali, fondamentali per una città sempre più a misura delle esigenze dei cittadini, e che crei le premesse per realizzare un nuovo depuratore per il mare.
In chiave economica, invece, de Gennaro ha ammesso che «le leve in mano agli Enti locali sono poche, ma bisogna sforzarsi di creare una rete tra operatori del settore, realizzando i nuovi stati generali del commercio, ad esempio». Non basta un lungomare nuovo, quindi, per portare avanti un vero progetto di rilancio economico, che deve passare invece «dalla modifica del Piano Regolatore Generale, senza della quale non vi sarà futuro in fatto di servizi e balneazione». Per l'avvocato amministrativista è assurdo avere tutt'oggi una destinazione agricola per le aree prospicenti i due lungomari: «puoi realizzarne di belli, tanto di cappello - ha evidenziato -, ma se di fronte hai una stalla quei lungomari resteranno cattedrali nel deserto che non incideranno sulla nostra economia».
Chiusura dedicata alla cultura, settore in cui de Gennaro vorrebbe intensificare il lavoro di valorizzazione delle eccellenze locali, attraverso l'individuazione di nuovi spazi da dedicare alle associazioni. «Bisogna passare dalla trasparenza degli atti - ha sottolineato -. Oggi per partecipare ad un cartellone bisogna fare una domanda descrivendo l'evento che si vuole presentare in sei righi. Un'assurdità. Ci vuole programmazione anche in questo - ha ribadito - e destagionalizzare gli eventi, evitando che si sovrappongano solo in estate, facendo riemergere la meritocrazia».
Sui toni aspri della campagna elettorale e sulle continue querelle di questi anni, infine, Daniele de Gennaro ha ribadito il suo proposito: «A giugno sarò il Sindaco di Giovinazzo - ha chiosato - ma in me nessuno dovrà mai vedere un nemico. Io sarò il Sindaco che riporta la pace sociale e la mia sarà una maggioranza "garbata"»
Ieri sera lo ha fatto col garbo che caratterizza la sua campagna elettorale e che è divenuta una delle parole chiave del suo fare politica. Insieme a lui l'attore Michele Stella, apprezzatissimo a livello locale e già noto alle platee nazionali. I due hanno dialogato davanti ad una folla di simpatizzanti e sostenitori di un progetto partito da lontano e che ha vissuto dal 9 ottobre scorso, data della candidatura ufficiale, varie fasi, tutte partecipate e condivise.
Dopo la presentazione dell'uomo e non del candidato, si è passati a parlare del fair play di de Gennaro, che ha fatto gli auguri ai suoi avversari ed ha spiegato che, a suo avviso, «l'educazione è uno dei valori fondamentali nella vita. O ce l'hai o non ce l'hai e la mia concezione di politica non è quella della rissa. È come nel calcio - ha detto usando una metafora -: non vincono le gomitate o i falli, ma vincono i Messi, le giocate vincenti e spettacolari».
Grazie agli assist di Michele Stella, l'avvocato ha passato in rassegna in maniera sintetica tutte le proposte che la coalizione presenta alla città, che dovrà divenire «La città delle opportunità», come egli stesso ha spiegato. Opportunità che bisogna creare seguendo le «inclinazioni del territorio», come accaduto per lui, sostenuto dai genitori in un percorso di formazione e realizzazione professionale che lo ha portato fuori per poi tornare a Giovinazzo.
In campo sociale, ma in tutta la missione politica, de Gennaro vuol mettere al centro la persona, con un'attenzione particolare ai diritti degli ultimi. Una delle idee proposte in questo settore è un nuovo Sportello del badantato, «che sarebbe così incanalato in criteri di legge». Daniele de Gennaro ha anche sottolineato due aspetti importanti: da una parte la necessità di sicurezza nei quartieri, «per i quali non bastano le telecamere, ma bisogna non favorire il degrado, urbano e "del cuore"», dall'altro la centralità di una mobilità a misura di disabile, per far «vivere a pieno la città anche a coloro i quali hanno problemi». Ed a proposito di sicurezza, la coalizione propone una banca dati che monitori i vari quartieri, le loro esigenze sociali e che possa offrire lo spunto per agire di conseguenza.
Quanto all'urbanistica, giungono nel programma ufficiale le linee guida sulle modifiche al PUG, cercando però di riorganizzare al meglio l'azione amministrativa «evitando che le lobbies se ne approprino». Un passaggio innovativo riguarda l'APE, l'attestato di prestazione energetica, per gli edifici pubblici, onde evitare sprechi. E poi per de Gennaro ed i suoi è fondamentale varare un nuovo Piano Regolatore del porto, dando nuova linfa alla zona circostante. Interessante il suo passaggio sulla ex zona artigianale D1.1, questione da lui seguita da vicino: «la decisione del giudice arriverà, ma dal giorno dopo bisogna capire cosa fare di quell'area - ha detto -. Bisogna decidere di decidere».
Sul tema ambientale, PVA, SI ed ALC propongono di far tornare a far fruttare l'impianto di biostabilizzazione, facendolo tornare in mano pubblica, ed avviare seriamente la fase di post-gestione, mai partita davvero. Poi nel programma c'è la priorità data ad un nuovo "Piano di gestione ordinaria e straordinaria del verde pubblico" che può portare benefici in termini economici alle casse comunali, frutto della programmazione che ne deriverebbe. Una programmazione mai improvvisata, ha ribadito de Gennaro, che guardi anche a nuovi e più ampi spazi per gli animali, fondamentali per una città sempre più a misura delle esigenze dei cittadini, e che crei le premesse per realizzare un nuovo depuratore per il mare.
In chiave economica, invece, de Gennaro ha ammesso che «le leve in mano agli Enti locali sono poche, ma bisogna sforzarsi di creare una rete tra operatori del settore, realizzando i nuovi stati generali del commercio, ad esempio». Non basta un lungomare nuovo, quindi, per portare avanti un vero progetto di rilancio economico, che deve passare invece «dalla modifica del Piano Regolatore Generale, senza della quale non vi sarà futuro in fatto di servizi e balneazione». Per l'avvocato amministrativista è assurdo avere tutt'oggi una destinazione agricola per le aree prospicenti i due lungomari: «puoi realizzarne di belli, tanto di cappello - ha evidenziato -, ma se di fronte hai una stalla quei lungomari resteranno cattedrali nel deserto che non incideranno sulla nostra economia».
Chiusura dedicata alla cultura, settore in cui de Gennaro vorrebbe intensificare il lavoro di valorizzazione delle eccellenze locali, attraverso l'individuazione di nuovi spazi da dedicare alle associazioni. «Bisogna passare dalla trasparenza degli atti - ha sottolineato -. Oggi per partecipare ad un cartellone bisogna fare una domanda descrivendo l'evento che si vuole presentare in sei righi. Un'assurdità. Ci vuole programmazione anche in questo - ha ribadito - e destagionalizzare gli eventi, evitando che si sovrappongano solo in estate, facendo riemergere la meritocrazia».
Sui toni aspri della campagna elettorale e sulle continue querelle di questi anni, infine, Daniele de Gennaro ha ribadito il suo proposito: «A giugno sarò il Sindaco di Giovinazzo - ha chiosato - ma in me nessuno dovrà mai vedere un nemico. Io sarò il Sindaco che riporta la pace sociale e la mia sarà una maggioranza "garbata"»